Giuristi e class action per gli ospiti di un Cie

Posted by macerie on May 11, 2010

Bari, 11 maggio 2010Il Prefetto, Carlo Schilardi, nega l’ingresso al Cie, (centro di identificazione ed espulsione), alla Asl e all’ex assessore della prima giunta Vendola, Michele Losappio. E le denunce sullo stato di degrado del deputato del Pd, Dario Ginefra, assieme a una relazione di Medici senza frontiere, convincono un gruppo di giuristi baresi a scendere in campo per la tutela dei diritti degli immigrati.
Di questa mattina l’incontro tra i giornalisti e la Class action procedimentale. L’associazione ha redatto un documento al quale si può aderire on line, scaricandolo dal sito dei giuristi, finalizzato a smuovere le coscienze delle istituzioni e della società civile riguardo ai diritti internazionali dell’uomo.

Invitiamo gli enti locali, primi custodi dei diritti inalienabili dell’uomo e nell’esercizio delle loro attribuzioni istituzionali, a entrare nel Cie – spiega Luigi Paccione presidente della Cap – al fine di verificare attraverso i loro uffici tecnici l’effettiva applicazione degli standards minimi di vivibilità stabiliti dalla richiamata normativa vigente e dalla giurisprudenza comunitaria. E diffidiamo il ministero dell’Interno, nella persona del ministro Roberto Maroni, e il prefetto Carlo Schilardi, a porre in essere con immediatezza, e comunque non oltre 90 giorni dal ricevimento del nostro documento, tutti i rimedi per assicurare il rispetto degli standard minimi di vivibilità per gli ospiti del Cie’.
In caso contrario, la Class action procedimentale promuoverà senza ulteriori indugi, ogni rimedio giuridico idoneo a imporre l’applicazione delle regole del diritto universale, comunitario, nazionale e regionale al Cie di Bari.
E riguardo ai Cie Paccione ha aggiunto: “Sono dei ‘non luoghi’. Strutture carcerarie extra ordinem che mettono in evidenza il contrasto tra la legislazione italiana e la normativa, anche internazionale, sulla tutela dei diritti dell’uomo. Non può esistere un luogo impenetrabile, protetto e imperscrutabile. Si violano così l’ordinamento europeo e quello internazionale”.

 (Barisera.net)

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