Coi cassonetti
Posted by macerie on September 13, 2012
Picchetto antisfratto movimentato in via Ascoli, nel quartiere San Donato, nella mattina di mercoledì 12 settembre. Stretto tra un padrone di casa particolarmente aggressivo e desideroso di rientrare immediatamente in possesso del suo immobile, e una famiglia che ha deciso di resistere, l’ufficiale giudiziario propone una proroga di appena 6 giorni. Un rinvio troppo corto per permettere agli inquilini di trovare una soluzione, e che sposta il problema in un giorno in cui sono già previsti almeno una dozzina di sfratti. Eccesso di zelo o provocazione che sia, gli sfrattandi rifiutano sdegnosamente l’offerta, e i solidali cominciano a inveire contro l’ufficiale, il padrone e i poliziotti presenti.
La situazione si scalda rapidamente: la polizia chiama rinforzi, i solidali pure, e in pochi minuti il picchetto cresce fino a raggiungere la cinquantina di persone. All’arrivo delle prime volanti, due cassonetti vengono messi di traverso sulla strada per proteggere il portone, e vengono usati come tamburi per scandire il tempo degli slogan “Basta sfratti” e “La casa si prende, l’affitto non si paga”. Diversi passanti si fermano a guardare, i vicini si affacciano alle finestre, mentre il proprietario e il suo avvocato spariscono rapidamente e l’ufficiale giudiziario si mette a confabulare con i funzionari della Questura. Dopo un quarto d’ora di baccano, l’ufficiale propone – e in molti erano disposti a scommettere sulla data – un rinvio a martedì 16 ottobre. Gli inquilini accettano, la situazione torna rapidamente alla normalità e un lungo applauso saluta la determinazione di tutti.
Non è la prima volta che a Torino si spostano cassonetti per resistere a uno sfratto, ma certo è la prima volta che questo succede per protestare contro una proroga offensiva e insidiosa. Se da un lato questo è indice di intelligenza e disponibilità a battersi da parte degli inquilini sotto sfratto e dei solidali, dall’altro è altrettanto chiaro che sta diventando difficile ottenere senza sforzo un rinvio dignitoso. I margini di trattativa si assottigliano, e il livello dello scontro sale. Nei prossimi giorni si vedrà fin dove le parti sono disposte ad arrivare, e la forza e la determinazione che sapranno mettere in campo.
Per ora, ci limitamo a registrare che «quando non hai scelta devi resistere, per forza» come dice Hassan di via Ascoli ai microfoni di Radio Blackout 105.250. Ascolta l’audio oppure scarica il file mp3.
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo_via_ascoli_12_settembre.mp3]Filed under Diario