27 maggio. Secondo quanto denuncia il Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, nel pomeriggio, un detenuto recluso nel blocco C del carcere delle Vallette di Torino ha aggredito due secondini mentre si recava all’aria, i quali sono ricorsi alle cure ospedaliere.

In attesa della sentenza del processo contro Lucio, Graziano e Francesco, intorno alle 11,30 i solidali cominciano ad affollarsi nei pressi dei cancelli della centrale di Chiomonte, cancelli per il momento irraggiungibili visto che il ponte è bloccato dalle camionette della celere. Ascolta una prima diretta da Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/ai-cancelli.mp3]
Una ventina di minuti dopo, da Torino arriva la notizia della sentenza. I tre sono stati condannati in primo grado, con rito abbreviato, a 2 anni e 10 mesi di carcere. Oggi stesso saranno trasferiti ai domiciliari, con tutte le restrizioni. Ascolta un primo commento, sempre da Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/notizia-condanna.mp3]
Rimanete connessi: seguiranno aggiornamenti sulla giornata a Chiomonte.

«…Crediamo che sia importante identificare i collaboratori della macchina delle espulsioni. Chi, dalle espulsioni, dai pestaggi ed anche, a volte, dalle rivolte ci guadagna. Che sia importante portare la lotta contro i Centri anche al di fuori di quelle mura, che la lotta è ovunque per chi sa guardare con i giusti occhi. L’elenco che segue e che compone buona parte di questo opuscolo è solo una minima parte di quel lungo elenco che sarebbe l’intera macchina delle espulsioni ma è un buon inizio per capirne il funzionamento.»
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24 maggio. Nella notte un’ottantina tra facchini e solidali si trova davanti ai cancelli del centro Agro Alimentare Torinese per protestare contro il licenziamento di 40 dipendenti lasciati a casa dopo il fallimento di alcune cooperative, e per lamentare le condizioni lavorative di oltre settecento persone. La protesta termina dopo qualche ora con la concessione di un tavolo di trattativa.

Un centinaio di solidali, chi arrivato dalla Valsusa, chi dalle strade di Barriera, chi da altre città danno vita a un presidio che per alcune ore tiene compagnia con petardoni, fumogeni e cori a tutti i detenuti dei blocchi B e C che si affacciano sul pratone dietro al carcere delle Vallette. La celere si schiera sin da subito davanti alle recinzioni, ma il perimetro del carcere è talmente lungo che i poliziotti non riescono ad impedire la comunicazione con i detenuti che si addossavano alle sbarre delle finestre. Un saluto particolare viene indirizzato a Erika, Toshi, Luigi, Paolo, Lucio, Francesco e Graziano e qualcuno di loro riesce anche a farsi sentire dai solidali. Con il calare della sera il presidio si scioglie con le luci dei fuochi d’artificio.
L’appuntamento è ora per il 27 maggio, giorno della sentenza contro Lucio, Francesco e Graziano, alle 11 ai cancelli della centrale di Chiomonte.
Se volete potete ascoltare il resoconto del presidio andato in onda su Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/racconto-settimana-e-invito-al-27.mp3]

Ieri pomeriggio decine di complici e solidali con Erika, Paolo, Luigi e Toshi si sono ritrovati in una parte specifica delle strade di Aurora: quella in cui tante volte si svolgono retate contro i senza-documenti. Proprio per uno di questi episodi i nostri compagni sono stati arrestati, per aver provato ancora una volta a ostacolare il lutulento lavoro di deportazione che la polizia svolge meticolosamente in tutto il quartiere. L’incrocio tra Corso Giulio Cesare e Corso Emilia, il posto scelto per l’iniziativa, è tuttavia un punto ancor più sensibile nella mappa quotidiana di chi vive da queste parti. E se è vero che crocchi di persone tutti i giorni si radunano là vicino per far due chiacchere davanti ai vari mini market internazionali, kebabbari e frullaterie, lo è anche il fatto che molti tra loro, quelli senza carte in regola, devono sempre tener alta l’attenzione. Il pericolo di trovarsi all’improvviso la via serrata dai cellulari delle forze dell’ordine, di finire reclusi nel Cie, è sempre dietro l’angolo.
La polizia quando interviene in questo punto specifico della città, infatti, arriva sempre con ampio dispiegamento di forze perché – oramai si sa – fortunatamente non fila sempre tutto secondo le previsioni della Questura in centro.
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23 maggio. Una trentina di solidali si ritrovano intorno alle 21 davanti all’ingresso del carcere delle Vallette per salutare Erika e tutte le detenute. Cori, petardoni, fumogeni e una battitura sui lampioni riescono a raggiungere la sezione femminile da cui infatti dopo poco si sentono arrivare delle risposte. Il saluto termina dopo una ventina di minuti con dei fuochi d’artificio.

Un presidio contro retate, sgomberi e arresti iniziato tranquillo, una scritta proibita, la solidarietà dei passanti, un inseguimento per delle bottiglie d’acqua, la figura barbina della polizia. In attesa di farvene un racconto dettagliato, ascoltate un audio-riassunto di questo lungo pomeriggio in borgo Aurora. Ovviamente, dagli archivi di Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/presidio-23-maggio.mp3]
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