
A qualche ora di distanza siamo in grado di dirvi qualche cosa di più dettagliato intorno agli arresti di questa mattina. I dati, i nomi e le accuse, intanto: la polizia è riuscita ad arrestare Erika, Paolo, Toshi e Luigi mentre Marco, fortunatamente, è uccel di bosco. Qualcuno è stato preso a casa propria, qualcun altro – pedinato, evidentemente, dagli scorsi giorni – a casa di amici. La polizia ha fatto irruzione anche nella casa occupata di via Lanino a cercare chi mancava e a notificare il divieto di dimora a un suo coimputato. Non sappiamo ancora se saranno portati alle Vallette o, come è già successo in passato in casi analoghi, in altre carceri più lontane: ve lo comunicheremo appena possibile. I divieti di dimora, cinque in tutto, sono da Torino e provincia. L’episodio che viene contestato ai compagni ve l’abbiamo già raccontato al tempo qui su Macerie: i fatti di quella sera sono stati riassunti dall’accusa nei capi di imputazione di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata, con tutte le aggravanti del caso (il numero di persone intervenute, e il fatto che qualcuno degli intervenuti fosse “travisato”). Loretta Bianco, il Gip che ha convalidato gli arresti, ha firmato le carte esattamente tre settimane fa rimandandole al Pm – che secondo quanto dicono i lanci di agenzia sarebbe il solito Rinaudo – per l’esecuzione. Ad arresti convalidati, dunque, bisognerà aspettare qualche settimana per avere novità da un punto di vista giudiziario.
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Arresti all’alba a Torino. Cinque mandati di cattura e quattro divieti di dimora sono stati emessi dal Gip Loretta Bianco contro nove compagni di Porta Palazzo, accusati di aver tentato di bloccare una retata contro i senza-documenti del quartiere il 2 febbraio passato. Non sappiamo ancora se abbiano arrestato tutti e cinque i ricercati o solo quattro. Tra di loro c’è Paolo, che domani avrà l’udienza per la Sorveglianza speciale. Tra qualche ora saremo in grado sicuramente di raccontarvi di più.
Intanto, ascoltate uno dei primi racconti della mattinata, e qualche valutazione, fatti ai microfoni di Radio Onda Rossa:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/ror-150520_0936-0949-asiloarresti.mp3]
Appuntamento questo pomeriggio all’Asilo di via Alessandria alle 17,30 per rispondere agli arrestati di questa mattina. Tenetevi anche liberi domani mattina, per andare a salutare Paolo alla udienza per la Sorveglianza speciale (ore 10, aula 4), e domenica pomeriggio per il presidio già previsto alle Vallette durante il quale potremo salutare chi, dei quattro arrestati, risulterà essere detenuto lì.
Dopo l’occupazione di via Biella e i successivi due giorni di assedio della settimana appena passata, non si fermano gli sgomberi in città. Questa volta è la polizia che attacca a bocce ferme, e gli obiettivi che colpisce sono due contemporaneamente, apparentemente opposti: l’occupazione italianissima di via Pinelli, nata poco più di un mese fa sotto l’ala del consigliere fascista Marrone, e la casa occupata di Via Soana, una esperienza autonoma vecchia oramai di tre anni, senza santi protettori e da sempre popolata di gente proveniente da vari angoli del pianeta. (more…)

«Quasi un anno fa la Procura di Torino ha fatto arrestare noi e altri compagni, ed è riuscita a farci tenere sei mesi in cella o agli arresti domiciliari per aver lottato con tanti uomini e donne perché tutti abbiano una casa in questa città. Il prossimo 21 maggio ci presenterà invece il conto anche per decine di altri episodi di lotta per i quali non è riuscita – o prevede di non riuscire – a farci punire come e quanto avrebbe desiderato: questa volta chiederà al Tribunale di sottoporci alla sorveglianza speciale, grazie alla quale spera di recuperare il terreno perduto e di forzare l’inefficacia del diritto penale nel contrastare i conflitti sociali e punire chi vi partecipa.
È di questo che stiamo parlando, difatti, è di questo che parlano i fascicoli che la pubblica accusa ha prodotto per l’occasione: in quelle pagine non ci sono solo le biografie devianti di otto sovversivi, ma il ritratto di una città divisa e delle lotte che la attraversano. (more…)
19 maggio. Nel pomeriggio un ragazzo dà fuoco al materasso della sua cella. Tre secondini intervenuti per spegnere l’incendio e lo stesso detenuto sono rimasti intossicati dalle esalazioni.

Mentre il presidio in piazza Sassari si sta pian piano facendo più numeroso e ci si prepara a partire in corteo, dal tetto di via Biella 21 arrivano alcune novità. Visibilmente scocciati per la magra figura fatta con il blitz di ieri e non sapendo bene che pesci pigliare, i digossini cominiciano a togliere un po’ di tegole dal tetto per innervosire i compagni che resistono ormai da 24 ore, continuando poi a minacciarli di arresto se non scenderanno a breve.
Contemporaneamente alcuni agenti in borghese stanno perquisendo gli appartamenti di fianco allo stabile occupato per cercar di scovare, tra i vicini, eventuali complici che hanno dato una mano a passare coperte, maglioni e cibo a chi resiste. Per lo stesso motivo un digossino staziona ormai in pianta stabile da alcune ore sul tetto di fianco per avvistare eventuali lanci di tabacco, biscotti o bottiglie d’acqua. Un’operazione riuscita, non c’è che dire, quella preparata in fretta e furia ieri mattina dalla questura torinese che pensava probabilmente di risolvere il problema con un operazione lampo e si trova invece non solo a militarizzare da ormai un giorno le strade del quartiere, ma anche a perquisire le case di alcuni dei suoi abitanti.
Leggi il volantino distribuito al presidio, e ascolta il punto della situazione, raccolto intorno alle dieci del mattino da Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/otto-sul-tetto_sabato-mattina.mp3]
Aggiornamento ore 12 – Il corteo è partito da piazza Sassari e dopo aver percorso le strade del quartiere per parlare dello sgombero e della determinazione di chi resiste, si è fermato in punto in cui si riescono a vedere e salutare i compagni sul tetto. Per chi è in zona e vuole venire a sostenere chi resiste ci vediamo quindi all’angolo tra via Ciriè e via Biella.
Aggiornamento ore 16 – Dopo più di 24 ore, gli 8 compagni decidono di scendere dal tetto. Viste le ripetute minacce di arresto fatte dai digossini, inizialmente scendono solo 4 compagni che vengono portati in questura per essere identificati, gli altri 4 restano sul tetto così da sconsigliare alle forze dell’ordine di arrestare chi è già sceso. A far pressione fuori dalla casa ci sono poi numerosi solidali che da diverse ore percorrono le strade del quartiere con urla, slogan e interventi al megafono.
Quando i 4 compagni portati in questura vengono rilasciati dalle forze dell’ordine, anche i 4 rimasti sul tetto scendono e vengono portati via per essere identificati. Una volta che tutti sono fuori dalla Questura il presidio si scioglie. Alla prossima occupazione!
Una lunga giornata di lotta e di resistenza a Torino: una nuova occupazione, l’assedio immediato da parte della polizia, sei persone fermate e portate in questura e diversi denunciati a piede libero. Ma otto occupanti riescono a salire sul tetto, e sono intenzionati a rimanerci a lungo, nonostante un temporale e le minacce dei poliziotti. Nel pomeriggio, un presidio di solidarietà si trasforma in un piccolo corteo per le strade del quartiere, per raccontare agli abitanti le ragioni dell’occupazione e la tenacia di chi resiste. Quando i solidali passano vicino a via Biella per salutare gli occupanti sul tetto, parte una carica a freddo della celere, che sghignazzando riesce anche a far cadere qualche bambino, ma senza altre conseguenze. E mentre arriva la notizia che i fermati vengono pian piano rilasciati, e che sul tetto sono pronti a passarci la notte, i solidali si danno appuntamento domani, e siete tutti invitati a partecipare.
Sabato 16 maggio, alle ore 10.00 in piazza Sassari
Corteo di solidarietà con gli occupanti
Ascolta il racconto del corteo, da Radio Ondarossa di Roma
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/ror-15052015-via-biella-carica.mp3]
Ascolta il racconto della giornata, fatto da un redattore di macerie ai microfoni di Radio Blackout
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo-15052015-via-biella-fine-giornata.mp3]

Non è durata molto l’occupazione in via Biella 21, giusto il tempo di vedere in che condizioni è la casa e iniziare a fare le prime pulizie. Verso le 12 e 30 compaiono improvvisamente una cinquantina di celerini e diversi agenti della digos, al solito molto nervosi. La strada viene chiusa, il portone della casa occupata sfondato, chi si trova all’interno dell’abitazione viene identificato e sei solidali sono condotti in questura per accertamenti. Il blitz delle forze dell’ordine non riesce però a bloccare tutti, otto occupanti raggiungono infatti il tetto pronti a resistere. Dopo poco, insieme ad alcuni mezzi dei vigili del fuoco muniti di scale e teloni, arriva anche la pioggia che però non crea grossi fastidi a chi è sul tetto che grazie a un telo di plastica riesce a rimanere all’asciutto.
Ascolta una diretta dal tetto con un occupante durante il GR delle 13.00 di Radio Blackout
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo-15052015-gr-tetto-via-biella.mp3]
Ascolta un’altra diretta dal tetto, delle ore 15.30, durante Macerie su Macerie, sempre su Radio Blackout
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo-15052015-macerie-tetto-via-biella.mp3]
Fuori nel frattempo iniziano a radunarsi alcuni solidali e insieme decidono di dare un appuntamento nel pomeriggio per tutti quelli che vogliono sostenere chi resiste sul tetto e contrastare l’ennesimo sgombero di una casa a Torino.
L’appuntamento è per le 17 e 30 in Piazza Sassari.
Da Metix Flow, trasmissione di Radio Blackout, ascolta una diretta dal presidio.
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo-15052015-metixflow-presidio-via-biella.mp3]

Scarica qui il volantino di questa nuova occupazione in arabo, e ascolta il racconto di uno degli occupanti raccolto da Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/occupazione-via-biella.mp3]
