Cie di Torino: un appuntamento per oggi

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Dopo le proteste, le cariche, gli incendi e gli arresti di ieri, i reclusi del Cie di Torino non vogliono mollare.

Un appuntamento per tutti i solidali che vogliono sostenerli è fissato per oggi mercoledì 13 maggio dalle ore 18 fuori dalle mura del Centro, in corso Brunelleschi angolo via Monginevro.

Aspettando l’ora dell’appuntamento, vi consigliamo di ascoltare questo riassunto della giornata di ieri e della nottata, dalla voce dei reclusi stessi:

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/la-rivolta-da-dentro-13-maggio-2014.mp3]

Aggiornamento 14 maggio – Dentro al Centro il clima è sempre teso, ma le proteste sono quasi totalmente rientrate: i reclusi sono scesi dai tetti e in pochi continuano lo sciopero della fame. Dal Tribunale arriva qualche notizia dei tre ragazzi arrestati durante i casini di due giorni fa: il processo che si è aperto oggi è stato rinviato di alcune settimane e il giudice avrebbe disposto la scarcerazione dei tre. Trattandosi di senza-documenti questo significherà con tutta probabilità un ritorno dentro le gabbie del Cie.

Proteste e manganellate al Cie di Torino

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Mentre sui quotidiani locali si improvvisa un inutile e imbarazzante dibattito intorno al futuro del Cie di Torino, dentro le mura del Centro la tensione si è improvvisamente alzata. Dopo una mattinata di provocazioni e insulti da parte dei militari, diversi reclusi hanno deciso di reagire. In particolare i reclusi dell’Area Bianca hanno rifiutato il pranzo e gettato il cibo fuori dalle gabbie, mentre nell’Area Rossa un recluso avrebbe tentato di impiccarsi. La reazione della polizia non si è fatta attendere e circa un’ora fa la celere è entrata nelle aree Bianca e Rossa e ha iniziato a manganellare i reclusi: almeno un recluso è stato catturato e portato in isolamento, altri sono finiti in infermeria.

Aggiornamento ore 22 – Nel tardo pomeriggio un gruppo di solidali si è ritrovato fuori dalle mura del Centro e anche se la celere era già fuori ad attenderli hanno salutato rumorosamente i reclusi. Nel Centro la tensione resta alta: nell’Area Verde sarebbero scoppiati alcuni incendi, diversi reclusi hanno rifiutato la cena, alcuni sono saliti sui tetti delle baracche e il direttore del Centro ha minacciato di far intervenire nuovamente la celere. Tre dei quattro ragazzi portati in infermeria questo pomeriggio, un senegalese e due marocchini, non sono ritornati nelle sezioni: non è chiaro se siano stati rinchiusi nelle celle di isolamento o arrestati, come riferito dalla Questura di Torino e riportato da alcune agenzie di stampa.

Aggiornamento 13 maggio – ore 12 – Nel Centro in tanti continuano lo sciopero della fame e alcuni reclusi continuano a rimanere sui tetti. Sono state effettuate delle perquisizioni e per tutta la notte la celere è rimasta schierata, con l’evidente intento di intimidire i reclusi. È da confermare la notizia che alcuni moduli abitativi siano inagibili dopo gli incendi di ieri. Emilio Agnello, direttore del Centro per conto di Acuarinto, ha tentato a più riprese di convincere i reclusi a terminare le proteste, promettendo miglioramenti e minacciando l’uso della forza. Ma i reclusi sembrano molto determinati e sostengono di voler continuare a lottare.

Ascolta un racconto dettagliato della giornata di ieri e della nottata che ne è seguita, trasmesso questa mattina sulle frequenze di Radio Onda Rossa:

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rivolta-cie-12magigio2015.mp3]

I numeri della Procura

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È il giorno della requisitoria e delle arringhe nel processo contro Lucio, Francesco e Graziano. Nonostante i pm non siano riusciti, almeno al momento, a far processare i tre per terrorismo, decidono comunque di spararla grossa.

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Scalo ferroviario

10 maggio. Continuano i controlli sui vagoni tra le stazioni Lingotto e Porta Nuova. L’operazione, svolta da Polizia ferroviaria e unità cinofile della Questura di Torino, ha portato all’identificazione di una quindicina di persone, tutte multate, mentre per tre stranieri è stato emesso il decreto prefettizio di allontanamento dal territorio nazionale. Qualche ora prima, sempre nella medesima area ferroviaria, è stato rintracciato un cittadino gabonese inottemperante al decreto di espulsione.

Scabbia alle Vallette?

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La scabbia, o almeno l’allarme scabbia, ha fatto nuovamente la sua comparsa alle Vallette e ancora una volta nel blocco C. Non sappiamo se la questione riguardi tutto il blocco o se sia invece confinata soltanto in alcune sezioni. L’unica informazione certa è che al momento Lucio, Francesco e Graziano si trovano in quarantena. Giovedì scorso il loro avvocato si è recato al carcere per incontrarli ed è stato rimandato indietro dagli agenti penitenziari: «I detenuti sono sottoposti a un totale isolamento dall’esterno perché potrebbero avere la scabbia», queste le scarne motivazioni fornite dagli agenti penitenziari senza precisare se ci fossero altri detenuti in quarantena né la durata dell’isolamento sanitario.
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Mercedes

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9 maggio. Avigliana (TO). Nella notte va a fuoco una Mercedes parcheggiata fuori dall’Hotel Ninfa, già salito agli onori delle cronache per aver ospitato poliziotti e carabinieri di stanza in Val Susa, nonché un convengo organizzato dal PD a sostegno dell’Alta Velocità.  A quanto pare l’automobile è di proprietà del titolare dell’albergo, Enzo Savant.

All’Auchan

9 maggio. All’ingresso del supermercato Auchan di corso Romania, un presidio di sindacati e lavoratori protesta contro l’annunciato licenziamento di 67 dipendenti dell’ipermercato. Nel corso della mattinata si sono spostati sulla rotonda all’imbocco dell’autostrada Torino-Milano, creando qualche disagio al traffico delle auto in entrata e in uscita dalla città.

Vendetta?/2

9 maggio. Due uomini sono stati denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in seguito a un controllo contro i parcheggiatori abusivi in Piazza Madama Cristina. L’episodio segue di pochi giorni la denuncia da parte del sindacato di polizia Siap del taglio di una gomma dell’auto di un poliziotto nella stessa piazza.

Consigli di lettura / 2

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Eccovi oggi qualche consiglio di lettura, e di ascolto, per non arrivare impreparati alla serata di venerdì, quando presenteremo l’opuscolo “Errico Malatesta e la violenza rivoluzionaria” e ne discuteremo insieme all’autore. Intanto, qualche passo di Malatesta intorno al tema della violenza, e quindi l’audio dell’intervento al convegno «A centocinquant’anni dalla nascita di Errico Malatesta, anarchico» che ha dato origine all’opuscolo. A venerdì.

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