21 febbraio. Trento. Nella notte viene danneggiata una filiale della Banca di Trento e Bolzano, del gruppo Intesa-San Paolo. Vernice e scritte contro il Tav e in solidarietà con i detenuti nell’AS2 di Ferrara sui muri, rotte le vetrate e colpiti con mazze e martelli i bancomat.

Sabato 28 febbraio 2015 alle ore 15
Presidio in Corso Giulio Cesare angolo Corso Palermo a Torino
Contro la sorveglianza speciale, continuare a lottare
Con una cadenza sempre più fitta e con modalità sempre più violente continuano i controlli e le retate in Aurora, in particolare in corso Giulio Cesare all’altezza di corso Brescia e dei giardini ex-Gft. E ieri toccava ai Carabinieri mostrare i muscoli. Intorno alle dieci di sera alcune gazzelle sono piombate in zona e hanno cominciato a fermare e perquisire i passanti di evidente origine straniera. Senza tanti complimenti e senza neanche chiedere i documenti, semplicemente sbattendoli contro il muro. Il quartiere è piccolo e le voci corrono e ovviamente nel giro di poco sul posto è arrivato qualche solidale che ha provato protestare per riportare i militi alla calma. Ma i solidali erano pochi, e i Carabinieri particolarmente esagitati, e così il controllo contro i passanti si interrompe per trasformarsi nel fermo di chi protestava. In mezzo una compagna molto conosciuta in zona, Manuela, che viene aggredita e portata via dopo essersi rifiutata di farsi identificare.
Da quel che si è potuto scoprire ha passato la notte in stato di arresto in cella di sicurezza non si sa in quale caserma dell’Arma della città e verrà processata per direttissima tra oggi e domani. Appena avremo notizie più dettagliate vi aggiorneremo; per adesso ascoltate un racconto della serata andato in onda questa mattina ai microfoni di Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/arresto-manuela-18-febb-2015.mp3]
Aggiornamento 20 febbraio: Manuela è stata scarcerata e si trova ora agli arresti domiciliari, con tutte le restrizioni del caso.
18 febbraio. Contestato il premier Renzi durante la sua partecipazione all’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino. Circa 500 persone, tra studenti e lavoratori, hanno bloccato Corso Duca degli Abruzzi all’altezza dell’ingresso della facoltà, dopo aver tentato, invano, di entrare nel blindatissimo polo universitario.
17 febbraio. I tassisti in sciopero danno vita a un corteo che da Piazza Arbarello sfila fino alla Prefettura. Da lì, i taxi radunati in presidio si sono poi diretti, nel pomeriggio, davanti alla sede dell’Autorità dei Trasporti, al Lingotto, con una colonna di auto bianche che bloccava il traffico. In venti provano a fare irruzione nella sede dell’Authority, oggetto di lancio di uova, fumogeni e petardi.
16 febbraio. Nella notte alcuni automezzi di proprietà dell’ASL utilizzati dal Centro di Salute Mentale e parcheggiati nel cortile della Circoscrizione 7 vengono imbrattati con scritte contro gli psichiatri e la polizia.
Bari, 10 febbraio 2014
«Cie, giallo sul decesso del 25enne: in rigor mortis all’arrivo del 118
Preoccupazione e incredulità sulla morte e sui primi soccorsi. Sono i sentimenti dell’operatore del Centro di identificazione ed espulsione di Bari, che ha deciso di riferirci i suoi dubbi sul decesso del 25enne egiziano, stroncato il 7 febbraio – secondo le fonti ufficiali – da un arresto cardiorespiratorio irreversibile.
(more…)
14 febbraio. Padova. La sede del PD nel quartiere di Voltabarozzo è stata coperta di scritte contro l’alta velocità e insulti. In particolare viene riportato lo slogan: “Fuoco al Tav”.
13 febbraio. Settebagni. Nei pozzetti in cui passano i cavi dell’alimentazione sulla tratta AV Roma-Firenze sono state trovate due bottiglie incendiarie, una delle quali parzialmente bruciata. Tra le 12:30 e le 14:45, nel tratto di binari interessato la velocità dei treni è stata ridotta a 30 chilometri orari al fine di consentire l’effettuazione dei sopralluoghi in sicurezza.

12 febbraio. Un ragazzo senza biglietto viene fermato a bordo di un bus della linea 14 all’altezza di corso Re Umberto. Prima di riuscire ad arrestarlo, due controllori e tre vigili finiscono all’ospedale presi a calci, pugni e morsi dal “portoghese”.