Semafori No Tav

14 novembre. Torino. Nel giorno della richiesta delle condanne per Claudio, Chiara, Niccolò e Mattia, alcune centraline semaforiche di importanti incroci cittadini vengono messe fuori uso. Il danneggiamento ha interessato, tra l’altro, i semafori che regolano l’incrocio tra corso Regina Margherita e via Rossini e quelli di corso Vittorio Emanuele II angolo corso Massimo d’Azeglio. In quest’ultima centralina è stato rinvenuto un volantino No Tav.

Ai cancelli

14 novembre. Chiomonte. Duecento No Tav si ritrovano davanti al cancello della Centrale di Chiomonte sotto una pioggia battente. Con cori, petardoni e una costante battitura si esprime la propria solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò e ci si organizza per i prossimi appuntamenti.

Tango down

14 novembre. Torino. Oscurato da Anonymous il sito della Procura nel giorno delle richieste di condanna contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò.

Per un pugno di multe

12 novembre. In via Chiesa della Salute alcuni esercenti cercano di impedire ai vigili di emettere delle multe per divieto di sosta. Visto che i civich non vogliono sentire ragioni, i toni si alzano, mentre un nutrito gruppo di passanti assiste alla scena insultando i “multatori”. All’arrivo di pattuglie di rinforzo, i vigili caricano in macchina uno degli esercenti arrestandolo per resistenza e lesioni mentre l’altro viene denunciato a piede libero.

Paolo e Forgi liberi

12 novembre. Nell’udienza d’appello i due No Tav, arrestati il 30 agosto 2013 poco prima di un’iniziativa al cantiere di Chiomonte, sono condannati a 1 anno e 7 mesi e 3000 euro di multa. In primo grado erano stati invece condannati a 2 anni e 2 mesi e il giudice aveva disposto che rimanessero agli arresti domiciliari. Oggi, dopo 15 mesi di reclusione tra carcere e domiciliari sono quindi di nuovo liberi.

Prima della requisitoria

13 novembre. Milano. Presi a martellate 5 bancomat e vandalizzate alcune auto di lusso in solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò e agli altri prigionieri anarchici.

Ritenta

11 novembre. Intorno alle tre, ignoti sfondano la vetrina di una banca in Corso Casale con un carro attrezzi per portarsi via il bancomat. Un passante, però, allerta le forze dell’ordine e i ladri si danno alla fuga, senza il bottino.

Pd, sgomberi e tav

11 novembre. Milano. Una ventina di persone incappucciate irrompe nella sede del Pd di via Mompiani, nella zona di Corvetto. Dopo aver srotolato uno striscione «Blocchiamo gli sgomberi, No alla Tav», svuotato un estintore, danneggiato i locali e acceso dei fumogeni, gli incappucciati se ne vanno prima che arrivino le forze dell’ordine.

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Corrispondenza da Bologna

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Dopo quello di Corelli a Milano, anche il Cie di via Mattei a Bologna riapre i battenti non più come Centro d’Identificazione ed Espulsione ma come Centro di prima accoglienza.  Su questa riapertura vi proponiamo un contributo arrivatoci da Bologna.

Bologna. Il Centro di via Mattei ha riaperto cambiando veste e da Cie è diventato Cara. Nel febbraio 2013, il Cie di Bologna fu chiuso dopo che diverse rivolte avevano reso inagibili alcune aree e dopo che il consorzio “L’Oasi”, che l’aveva in gestione, aveva smesso di pagare gli stipendi non riuscendo più a trarre sufficiente profitto da una convenzione ottenuta con una gara d’appalto all’estremo ribasso: 20/25 euro a recluso

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Fuan a Palazzo Nuovo

8 novembre. Militanti del Fuan (Fronte universitario d’azione nazionale) provano a piazzare nell’atrio di Palazzo Nuovo un banchetto e cominciano a distribuire dei volantini per chiedere all’Ente per il diritto allo studio l’erogazione di borse di studio solo per gli studenti italiani. Ma, nel giro di una decina di minuti, il tempo di un rapido tam tam, vengono cacciati a spintoni da un gruppo nutrito di studenti antifascisti e antagonisti.