Esiste nei vostri codici…

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«Esiste nei vostri codici di legge una violenza legale e una illegale.

Noi siamo accusati della seconda, voi vi fate forza della prima ed essa è fondamento della legge a cui vi appellate.

La vostra violenza legale è quella che rende possibile lo sfruttamento di milioni di persone, che uccide con le sue guerre “umanitarie”, che butta in strada chi non riesce a pagarsi un affitto, che devasta i territori in cui viviamo, che ingabbia vite umane dentro Cie e galere.

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Gepsa in corso Brunelleschi

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Sta per terminare, dopo 15 anni di onorato servizio, la gestione del Cie di corso Brunelleschi da parte della Croce Rossa Italiana. Non c’è naturalmente alcun ripensamento etico sulla giustezza dei Cie alla base di questo abbandono, ma questioni molto più venali. La costante opera di distruzione delle strutture da parte dei reclusi, portata avanti negli ultimi tempi ancora più sistematicamente, ha reso sempre meno redditizia la gestione dei Centri. Venendo pagati un tot al giorno per ogni immigrato recluso, meno uomini e donne si possono tener chiusi, meno si guadagna. Dopo aver provato quindi a chiedere un aumento della cifra pro die/pro capite, di fronte al rifiuto della Prefettura, la Cri ha deciso che l’affare non era più conveniente. Scaduto nell’aprile scorso l’ultimo contratto triennale, il Cie è rimasto ufficialmente in mano alla Croce Rossa fino a qualche giorno fa attraverso un serie di proroghe, giusto il tempo di espletare tutte le pratiche burocratiche necessarie al passaggio di consegne.

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Tornando indietro

2 ottobre. In serata una ventina di solidali con i senza documenti si raduna sotto il Cie di corso Brunelleschi per un saluto veloce ai reclusi, che ricambiano rumorosi. Dopo dieci minuti di urla e slogan il gruppo si scioglie; lungo la via del ritorno una macchina viene però fermata dalla Digos, subito raggiunta da un’altra pattuglia, per un controllo documenti. Gli amici dei fermati non ci stanno e, dopo aver bloccato per un po’ via Lancia, si riuniscono tutti intorno alla macchina e con cori e battiture sui cassonetti cercano di accelerare le procedure di identificazione.

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Problemi

2 ottobre. Patrizia Alessi, capogruppo della circoscrizione di Aurora per Fratelli d’Italia, ha richiesto tramite un’interpellanza l’intervento dei vigili presso i campi da calcetto di Via Carmagnola 23. Il problema? «Anarchia in via Carmagnola, giovani stranieri padroni dei campi
I giovanissimi usano questi campi in orario di chiusura – spiega Alessi –. E nessuno dice loro niente
».

Week end sotto le carceri

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Sabato e domenica sono in programma due presidi davanti le carceri di Alessandria e Bologna.

Sabato 4 ottobre l’appuntamento è alle ore 17.30 davanti al carcere di San Michele ad Alessandria, in via Casale 50, per salutare tutti i detenuti e in particolare Niccolò, Mattia, Ivano e Gianluca detenuti nella sezione di AS2. I numerosi presidi e saluti fatti negli ultimi tempi a San Michele devono aver fatto innervosire non poco la direzione di questo carcere, se a molti tra coloro che vi hanno partecipato sono stati notificati dei fogli di via dal comune di Alessandria con varie accuse che vanno dall’adunata sediziosa all’invasione di terreni, fino al vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. Un motivo in più, insomma, per essere numerosi e rumorosi così da mostrare a lorsignori la considerazione che abbiamo dei loro divieti.

Domenica 5 ottobre l’appuntamento è invece alle ore 16.00 davanti al capolinea del 25/A dietro il carcere di Bologna per salutare tutti i detenuti e in particolare Andrea, trasferito da poco tempo alla Dozza. Se volete, potete leggere e far girare il manifesto d’indizione di questo presidio.

Retata

30 settembre. Dopo gli sgomberi di questi mesi, stamattina una cinquantina tra vigili urbani e poliziotti fanno irruzione nel campo rom di Lungo Stura Lazio e sottopongono a controllo tutti gli abitanti. Il risultato è di otto veicoli sequestrati e una denuncia. Pare che il blitz sia stato programmato in relazione al tentato sequestro del bambino di Borgaro, poi rivelatosi falso.

Solidarietà elvetica

28 settembre. Locarno (Svizzera). Nella notte nel centro di Locarno vengono calati alcuni grossi striscioni  in solidarietà con tutti i No Tav arrestati mentre un imponente “No tav liberi” fa bella vista di sé sui vetri di una passerella pedonale sovrastante una via di grosso passaggio. I giornali locali non trovano meglio da dire se non domandarsi se tali atti siano da imputarsi a “gruppi organizzati” o semplici ragazzi indecisi su come passare la serata.

Sugli scioperi della spesa

C’eravamo lasciati con la notizia che il 10 settembre sarebbe iniziato uno sciopero della spesa anche nel carcere di Asti, per protestare contro l’aumento del prezzo delle bombolette del gas.  Lo sciopero ha avuto luogo, ma con una partecipazione un po’ inferiore rispetto alle attese: la decisione di tirarsi indietro della sezione di Alta Sorveglianza ha minato l’unità e fatto prevalere lo scetticismo. Ad astenersi dalla spesa sono stati una quarantina di detenuti, la cui protesta si è spenta nel giro di un paio di settimane.

Diversa la storia di Aosta, dove la protesta, iniziata a fine agosto e portata avanti dalla stragrande maggioranza dei detenuti, si è andata via via affievolendo. La mancanza di scorte, dovuta al poco tempo in cui è stato organizzato lo sciopero, ha via via ridotto sempre più il numero dei detenuti che si astenevano dalla spesa, fino a farne rimanere pochissimi, che alla fine, pochi giorni fa, hanno terminato anche loro la protesta.

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Da Ponte Galeria a Bari

Sabato scorso Fatì, recluso nel Cie di Bari, dopo 6 giorni di sciopero della fame e della sete, ha deciso di cucirsi le labbra per protestare contro la propria detenzione e per essere liberato. Ogni tentativo di convincerlo a porre fine alla protesta fatto finora dai gestori del Centro è stato vano: Fatì continua a ripetere che smetterà solo quando verrà liberato. Prima di essere spostato a Bari, Fatì era rinchiuso nel Cie di Ponte Galeria, da cui è stato trasferito anche in seguito ai suoi racconti, che non devono aver fatto molto piacere alla cooperativa Auxilium e alle forze dell’ordine, già parecchio in difficoltà a mantenere l’ordine all’interno del Centro romano.

Di ieri pomeriggio, inoltre, la notizia della tentata fuga da Ponte Galeria di un gruppo di reclusi, che hanno provato a calarsi con delle funi ma sono stati purtroppo bloccati dagli agenti nei pressi della recinzione.

Ruspe in Falchera

28 settembre. Demoliti con una ruspa gli orti urbani abusivi di Via degli Ulivi, vicini ai laghetti della Falchera. Nei piani dell’assessore alla circoscrizione Nadia Conticelli, a demolizione ultimata, saranno 150 gli orti in meno, alcuni dei quali ospitavano baracche di fortuna usate come abitazioni o per la custodia degli attrezzi. Si tratta di uno dei tasselli della riqualificazione green del quartiere, fortemente sostenuta dal Comune di Torino, ATC, Circoscrizione 6, enti privati e Tavolo sociale di Falchera.