Un saluto

25 agosto. Cremona. Una trentina di compagni saluta con botti e urla Francesco e gli altri detenuti, ricordando l’appuntamento per il presidio del 6 settembre davanti al carcere.

Autolesionismi

Domenica sera, nell’area viola del Cie di Corso Brunelleschi, un ragazzo ha ingoiato delle pile e si è cucito la bocca per protestare contro la sua reclusione e tentare di farsi liberare, ma le forze dell’ordine lo hanno portato nell’infermeria del Centro e, di lì a poco, gli altri reclusi hanno cominciato a sentire urla e richieste d’aiuto. I ragazzi di tutte le aree hanno chiesto a gran voce di poter vedere il loro compagno di reclusione e potersi così sincerare delle sue condizioni, ma senza risultato; hanno infatti appreso dalle forze dell’ordine che il ragazzo sarebbe stato arrestato per aver tirato un pugno a un poliziotto. Nel frattempo, alcuni solidali, avvertiti di quanto stava accadendo, si sono incontrati in via Mazzarello, vicino all’infermeria, per farsi sentire dal ragazzo con urla e petardi. Nella mattinata di oggi è arrivata infine la conferma: il ragazzo è stato arrestato e attualmente si trova nel carcere delle Vallette.

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Sul libro paga

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Per poter funzionare ed essere un tassello così importante della macchina delle espulsioni, un Cie come quello di Corso Brunelleschi necessità di una svariata gamma di servizi e attività, oltre a quelle svolte da militari, forze dell’ordine e personale della Croce Rossa. Sono quindi numerose le aziende che in maniera diversa concorrono alla reclusione degli immigrati senza documenti e che da essa traggono un profitto.

Naturalmente, una parte consistente del lavoro che si svolge all’interno del Centro è di tipo strettamente burocratico: comunicazioni con uffici dell’Anagrafe, questure, commissariati, consolati, ambasciate etc., sia per tentare di dare un nome a coloro che sono rinchiusi, che per organizzare poi la loro espulsione. La guerra all’immigrazione clandestina ha dunque, molto banalmente, non solo bisogno di manganelli e lacrimogeni ma anche di un piccolo esercito d’impiegati, armati di fotocopiatrici, fax, telefoni e di una buona connessione internet.

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Monza No Pd

23 agosto. Monza. Scavalcata la recinzion del Circolo 1 del Pd Monza, ignoti imbrattano la sede con scritte contro il Pd e in solidarietà con la resistenza No Tav.

Cani da guardia

22 agosto. Oggi dalle 8 alle 12, tra lo stadio Olimpico e corso Novara, ad affiancare i controllori sul tram 4 ci saranni i vigili con le unità cinofile. Se la presenza di civich e pastori tedeschi è per il momento ancora un esperimento, congegnato dal comandante dei vigili Alberto Gregnanini insieme con Gtt, non è da escludere che le unità cinofile possano diventare una presenza fissa, su alcuni tram particolarmente a rischio, già dalla prossima settimana.

Il fascino della divisa

21 agosto. Un uomo sulla cinquantina, che aveva alzato un po’ troppo il gomito, comincia ad inveire contro un addetto alla sicurezza di Eataly, che chiama i Carabinieri. Ma l’arrivo dei militari non calma l’uomo, che, anzi estrae un coltello e cerca di difendersi dal loro intervento. Riescono però a disarmarlo e a trarlo in arresto per violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Neanche le telecamere

18 agosto. Alla richiesta di esibire il biglietto di viaggio, un giovane avrebbe invece deciso di rispondere insulti ai due controllori che glielo chiedevano. Fatto scendere dalla metropolitana all’altezza di Porta Nuova, il ragazzo avrebbe aggredito uno dei due dipendenti GTT colpendolo al volto. Ne è nata una colluttazione interrotta solo dall’arrivo della Polizia Ferroviaria che ha fermato il giovane.
Damiano De Padova, sindacalista Rsu dell’Ugl, si rammarica: «Neanche le telecamere scoraggiano più le aggressioni».

Fughe tentate, fughe riuscite

Approfittando del fatto che l’attenzione delle forze dell’ordine era tutta rivolta verso il campo di calcio, dove alcuni reclusi stavano giocando, ieri sera nove uomini sono fuggiti dal Cie di Ponte Galeria a Roma. Altri due reclusi ci hanno provato senza purtroppo riuscirvi e prima di essere riportati al Centro sono stati condotti in ospedale. Uno ha tutte e due le mani rotte, l’altro se l’è cavata solo con una bendatura.

Qui puoi ascoltare quanto accaduto a Ponte Galeria direttamente dalla voce di un recluso.

Un altro tentativo di fuga non andato in porto si era verificato domenica sera nel Cie di Corso Brunelleschi. Tre reclusi dell’area viola erano stati scoperti dalla polizia e subito bloccati. In seguito alla tentata evasione l’area era stata immedatamente perquisita ed è aumentato il controllo notturno da parte dei militari.

Emergenza oro rosso

16 agosto. Il furto di 70 metri di cavi di rame a Borgo Vercelli sta creando grossi rallentamenti, sin dalle prime ore del mattino, sulla linea ferroviaria Torino-Milano. Contro il furto di rame la proposta del ministro degli Interni è quella di costituire un consorzio tra numerose aziende che garantisca la tracciabilità dell’ “oro rosso”, così da impedire la vendita di quello rubato. «I furti di rame -ha spiegato Alfano- comportano l’interruzione dell’energia elettrica e della produzione e provocano quindi un danno economico enorme. Solo la tracciabilità può aiutare a prevenirli, perchè per quanto le forze dell’ordine presidino il territorio, non possono controllarlo metro per metro per tutta l’estensione della rete».