23 luglio. Susa. Uno striscione “Francesco, Lucio e Graziano liberi. Padalino e Rinaudo non ci fermerete mai” spiega il perchè del blocco dell’autostrada all’altezza di Giaglione, proprio mentre a Torino è in corso per i tre compagni l’udienza presso il Tribunale del Riesame.
23 Luglio. Susa. Picchetto davanti a La Martina, ditta edile coinvolta nei lavori al cantiere. Un folto gruppo blocca l’ingresso, un paio d’auto e un furgone sono impossibilitati ad entrare o uscire. Intanto con la vernice delle strisce pedonali si tinge l’asfalto della strada e il cemento del muro.

22 luglio. Lecce. Presidio davanti al carcere con musica, interventi e microfono aperto, per salutare tutti i prigionieri e fare gli auguri a Graziano che domani compie gli anni. Da dentro i detenuti rispondono rumorosamente.
Alle dieci di ieri sera, i reclusi dell’area verde, una delle tre aree ancora funzionanti nel Cie di Corso Brunelleschi, approfittando della momentanea distrazione delle forze di polizia hanno accatastato materassi e vestiti dentro alle loro camerate, e dopo essere usciti in cortile hanno dato fuoco al tutto.
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Il sole è prossimo a calare a Porta Palazzo e come ogni sabato si intravede un gruppetto di persone uscire dalla moschea di corso Giulio 6. Tuttavia non si tratta dei frequentatori abituali, ma di… turisti. Ormai da queste parti non è raro incontrare qualcuno che, reflex alla mano, sia pronto a immortalare ogni cosa come parte di quel mix socio-culturale che si vorrebbe ripulito dagli sprazzi di conflitto e ingovernabilità di queste strade.
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21 Luglio. Susa. “Il presidio di Susa è abusivo e va demolito” così si è espresso ultimamente il Tar. I No Tav di Susa han fatto orecchie da mercante, anzi hanno abbellito e ammodernato le roulotte che costituiscono il presidio, mutato il nome in “il Sole in un Baleno”. La gente in marcia è stata accolta nel paese da un lungo striscione srotolato lungo la collina in solidarietà ai compagni arrestati.
20 Luglio. Bruzolo. Il campeggio itinerante è arrivato nel paese. In 150 si intrufolano in stazione, chi sulla banchina, chi sui binari, chi con un drappo aperto, chi con nulla in mano, tutti a bloccare il Tgv in arrivo da oltralpe. Il treno è costretto a fermarsi in Alta Valle per un’ora. Il blocco è, inoltre, dedicato a tre operai travolti e uccisi da un treno sulla tratta regionale Gela-Licate 2 giorni prima.
19 luglio. Un recluso del Cie di Corso Brunelleschi, nel pomeriggio, sale sul tetto della sua camerata per protestare contro le condizioni detentive; subito la situazione nel Centro diventa calda, parte dei reclusi cominciano a unirsi come possono alla protesta del ragazzo, qualcuno minaccia di bruciare dei materassi. Dopo qualche ora polizia e Croce Rossa riescono a tranquillizzare gli animi e a far scendere il ragazzo dal tetto.
Nella serata un gruppo di solidali, con un saluto rumoroso, porta calore e forza a tutti i reclusi nel Centro.
19 luglio. Continuano i controlli delle forze dell’ordine a San Salvario. Controlli a san salvario, 60 persone identificate ieri sera
„Gli agenti del commissariato Barriera Nizza e i reparti Prevenzione Crimine hanno perlustrato (anche in borghese) via Morgari, via Campana, via Saluzzo, via Belfiore, via Berthollet e il Parco del Valentino. Nel corso dell’operazione notturna sono state controllate più di sessanta persone. Controlli a san salvario, 60 persone identificate ieri sera
Un ragazzo tunisino di 21 anni e un malese di 20 sono stati fermati perchè sprovvisti di documenti in un esercizio commerciale di Via Principe Tommaso.“

18 luglio. Giornata di sfratti tentati in Barriera di Milano. Attendono in casa le due famiglie sotto sfratto e con loro, dietro l’angolo, amici e solidali. Si aspetta l’ufficiale che, immancabilmente, arriva; si prova a chiedere una proroga ma l’arroganza delle carte parla chiaro: oggi si esegue lo sfratto. (more…)