Il Guerriero
20 Febbraio. Legnano. Appeso striscione con scritto “contro la repressione / liberi tutti” sul monumento al guerriero poi adottato dalla Lega come simbolo. Lasciate anche scritte sulla locale sede del partito di Salvini.
20 Febbraio. Legnano. Appeso striscione con scritto “contro la repressione / liberi tutti” sul monumento al guerriero poi adottato dalla Lega come simbolo. Lasciate anche scritte sulla locale sede del partito di Salvini.
È trascorso appena un giorno dall’operazione congiunta di Digos e Ros che ha portato all’arresto di 7 compagni in Trentino. I reati contestati sono quelli di associazione sovversiva con finalità di terrorismo (art.270bis) e attentato per finalità terroristiche o di eversione (art.280).
Il poco tempo trascorso e le dimensione dell’operazione – oltre agli arresti sono state effettuate più di 30 perquisizioni – non permettono ancora di avere un quadro preciso degli episodi contestati e dell’ipotesi investigativa, allo stesso modo non si conoscono ancora in quali carceri i compagni sono stati rinchiusi.
Non abbiamo bisogno però di altro tempo o notizie più precise per dire chi sono i compagni arrestati e gli altri a vario titolo coinvolti nell’operazione di ieri.
Sono compagni da anni impegnati, nelle città in cui vivono e non solo, nelle lotte contro guerra e militarismo, contro le frontiere, le retate e il vento reazionario che sempre più ammorba l’aria un po’ a tutte le latitudini. Contro le carceri e la violenza poliziesca. Compagni determinati a non lasciare alcuno spazio e agibilità ai fascisti, a battersi contro i tanti progetti di devastazione dell’ambiente, dalla linea ad alta velocità Verona-Brennero al vallo tomo di Mori. Compagni che in tante occasioni sono stati al fianco di chi lotta contro il continuo peggiorare delle condizioni di lavoro.
Compagni che nel corso di tanti anni abbiamo avuto modo di conoscere e stimare, per il loro coraggio e la loro serietà. Compagni preziosi.
19 Febbraio. Lecce. Imbrattata la sede del Movimento 5 Stelle
19 Febbraio. Berlino. Striscione al Sama32 in solidarietà con i compagni colpiti dall’operazione Scintilla e anche con i compagni trentini arrestati nella mattina.
Ritornare sotto le mure della prigione per senza-documenti di corso Brunelleschi è ovvio e necessario. La lotta contro questo lager e la solidarietà portata ai reclusi rivoltosi è il fulcro delle indagini dell’operazione “Scintilla” e nuovo pretesto per mettere sotto processo e arrestare sei compagni.
Da quando sono stati creati i centri per i rimpatri si sono scatenati al loro interno numerosi e incessanti tentativi per riconquistare la libertà, che si trattasse di evasioni di massa piuttosto che di incendi e distruzione dei dormitori. Al di fuori in parecchi si sono messi a discutere della costituzionabilità delle strutture o della democraticità delle condizioni di detenzione, tanti altri hanno iniziato a rispondere al consiglio che arrivava direttamente da chi la sofferenza della prigionia la viveva sulla propria pelle. Per essere liberi bisogna distruggere queste carceri, non arrendersi alla disumanizzazione dilagante.
18 Febbraio. Pola (Croazia). Esposti striscioni in solidarietà con i compagni arrestati a Torino.
17 Febbraio. Stadio. Numerosi striscioni di solidarietà esposti da squadre di calcio popolari questa domenica. Dal Dal Pozzo alla Polisportiva Gagarin, passando per il MFC 1871 (Parigi).
17 Febbraio. Corfu (Grecia). Azione simbolica al consolato italiano e striscioni esposti nel centro cittadino.
17 Febbraio. Torre Pellice. Scritte contro lo sgombero dell’asilo, per i compagni arrestati e contro i 5 Stelle compaiono proprio nella notte dei fuochi valdesi. Divertenti reazioni di questi ultimi e carta stampata.