
20 maggio. A fine mattinata, una trentina tra sfrattandi, occupanti di case e solidali si materializzano tutto intorno allo sportello mobile che da qualche mese l’Atc sta facendo girare tra i blocchi di case popolari della città in modo da sembrar “più vicina” ai propri inquilini. In coda allo sportello non c’è nessuno – segno evidente che la vicinanza dell’Istituto non ha smosso troppo interesse – e i contestatori non debbono far troppa fila per spiegar le proprie ragioni ad un impiegato fino a quel momento molto annoiato e a quel poco di gente nei cortili o affacciata al balcone. (more…)
Sradicato bancomat Monte dei Paschi di Siena in strada San Mauro a Torino
„19 maggio. Intorno alle 3 di notte, ignoti sradicano il bancomat del Monte dei Paschi di Siena di Strada San Mauro 43 e lo caricano sul loro furgone, facendo perdere le proprie tracce. L’importo del bottino è ancora da quantificare.

19 maggio. Bologna. Forti ritardi e ingenti danni sulla linea ad Alta Velocità tra Bologna e Milano, provocati dall’incendio nella notte di alcuni cavi in fibra ottica a fianco dei binari, avvenuto nei pressi di Lavino di Mezzo in provincia di Bologna. Inizialmente attribuito a ladri di rame, il danneggiamento pare spiegato dalla scritta «No Tav» rinvenuta lì vicino.
18 maggio. Alessandria. Verso sera una quarantina di solidali si reca sotto le mura del carcere di Alessandria per salutare Niccolò, Mattia, Gianluca, Paolo e Ivano e tutti i detenuti lì rinchiusi. Un’ora sentita e rumorosa, scandita da botti, cori e canzoni. Nonostante il vento che rende difficile la comunicazione, se non le parole, tra una folata e l’altra arrivano chiaramente le voci dei compagni. Voci felici e rabbiose, voci che risuonano di gioia e libertà. Finché, dopo un esplosione di fuochi d’artificio, ci si saluta con la promessa di vedersi in aula al processo.

Giovedì mattina uscendo dalla propria abitazione romana un consigliere di amministrazione della Cooperativa Auxilium ha trovato i vetri della propria auto in frantumi. Se per ora nessuno ha avanzato l’ipotesi che i vetri se li sia rotti da solo, magari per incassare i soldi dell’assicurazione, a parlar chiaro ci ha pensato il presidente della cooperativa, il cattolicissimo Pietro Francesco Chiorazzo. Secondo Chiorazzo l’episodio dei vetri rotti è in qualche modo collegato con l’incendio scoppiato in un magazzino del Cara di Bari e con la rivolta nel Cara di Castelnuovo di Porto, entrambi gestiti dalla Cooperativa Auxilium: «È evidente, a questo punto, di essere vittime di un attacco rivolto ad Auxilium». Solidarietà e vicinanza all’Auxilium, che che oltre ai Cara di Bari e Castelnuovo di Porto, gestisce i Cie di Roma e Caltanissetta, sono state subito espresse da Rosario Altieri, presidente dell’AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane).
17 maggio. Nel tardo pomeriggio un gruppo di solidali con i senza-documenti prigionieri e le loro lotte si ritrova davanti al Centro di corso Brunelleschi per un rumoroso saluto. Dentro, intanto, i reclusi si dan da fare a modo loro e tentano di dar fuoco a qualche masserizia nell’unica area ancora attiva nel Centro ma vengono bloccati quasi subito dalla polizia, che ne porta via uno malmenandolo. (more…)

Annullata dalla Corte di Cassazione la sentenza del Tribunale della Libertà del 9 gennaio scorso, limitatamente al 280 e 280 bis. Non sussistono insomma, per la Cassazione, l’attentato con finalità di terrorismo e l’attentato terroristico con ordigni micidiali ed esplosivi. La palla torna ora nelle mani del Tribunale della Libertà che, tenendo conto del verdetto del Palazzaccio, dovrà pronunciarsi nuovamente sulla legittmità delle misure cautelari in carcere per Claudio, Chiara, Mattia e Niccolò. La sentenza di oggi, è bene ricordarlo, non avrà un effetto diretto sul processo, in cui si continueranno a contestare ai compagni anche il 280 e 280bis, oltre agli altri reati, anche se evidentemente apre delle grosse crepe nell’inchiesta formulata dalla Procura di Torino.
«Rivolta al Cara di Castelnuovo: migranti barricati nel centro. E al Cie è di nuovo protesta delle “bocche cucite”
Più di duecento persone hanno bloccato i cancelli di ingresso nel centro di accoglienza. A Ponte Galeria un tunisino si è cucito le labbra per alcune ore
È rivolta al Cara di Castelnuovo di Porto. Più di duecento immigrati reclusi nel centro si sono barricati all’interno: questa mattina hanno chiuso con le catene il cancello di ingresso non permettendo ai militari di vigilanza di uscire a agli addetti ai lavori di entrare. La dura protesta sarebbe nata per il mancato pagamento mensile che spetta a ciascun ospite del centro per le spese minime. Tensione con le forze dell’ordine giunte sul posto. La polizia in mattinata avrebbe fatto irruzione nel Cara per sedare la protesta “caricando gli immigrati” racconta il direttore del centro Vincenzo Lutrelli. Secondo alcune testimonianze sarebbero stati usati anche idranti per contenere la rivolta. Alcuni migranti avrebbero lanciato sassi e altri oggetti contro le forze del’ordine. Una vettura dei carabinieri della compagnia di Bracciano sarebbe stata danneggiata.
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Sbloccati, dopo quasi quattro mesi, i colloqui con i conviventi per Chiara, Mattia e Niccolò. Per Claudio, a cui non li avevano invece mai accordati, bisognerà attendere ancora qualche giorno per sapere se li autorizzeranno. Terminato anche il divieto di incontro tra i 4 coimputati. Niccolò e Mattia possono quindi rincontrarsi nel carcere di Alessandria e tutti e 4 potranno dunque vedersi e parlarsi il 22 maggio, data d’inizio del processo. Nell’invitare, ancora una volta, tutti quel giorno all’Aula bunker delle Vallette, ricordiamo anche che sono state fissate già le prime sette date del processo, fino alla chiusura estiva del Tribunale: oltre al 22, il 30 maggio e poi il 6, il 19 e il 26 giugno e infine il 3 e 16 luglio.

15 Maggio. La procura di Torino ha chiuso le indagini per la presunta aggressione subita dall’autista del pm Antonio Rinaudo. Il verdetto è: si è inventato tutto. Né le testimonianze raccolte né le telecamere di videosorveglianza hanno dei riscontri con la versione dell’aggredito. L’autista è stato denunciato per simulazione di reato.
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