I muri parlano pt.3

16 Febbraio. Alba. La città si risveglia invasa da scritte di solidarietà. Un bel “Salvini appeso” viene tracciato sui muri della locale sede della Lega.

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Occupazione militare

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Un’occupazione militare.

Come altro chiamare il dispositivo predisposto dalle autorità cittadine per lo sgombero dell’Asilo occupato. Da ormai più di una settimana alcune strade di Aurora sono chiuse da blindati della celere muniti di grate, quelle dei G8 per intenderci, idrante, e da cordoni di celerini che notte e giorno controllano l’identità di chi deve passare. Chi ha la sfortuna di abitare da quelle parti deve quindi passare attraverso i varchi lasciati aperti dalla polizia e consegnare la propria carta d’identità e lo deve fare ogni volta che entra ed esce di casa: per andare a lavorare, portare i figli a scuola, fare la spesa, portare il cane a fare i suoi bisogni e per tutte quelle attività che caratterizzano la vita quotidiana di ognuno di noi. Non c’è quindi molto da meravigliarsi che in diversi abbiano deciso, nell’ultima settimana, di andare a dormire altrove e farsi ospitare da amici o familiari, per evitare lo stress e il fastidio che sottoporsi a questo stillicidio di controlli deve provocare. Se poi non si ha la fortuna di essere residenti in zona ma solo domiciliati, o se si vuole raggiungere il proprio fidanzato o qualche amico che vive nelle strade sotto assedio, le procedure della polizia si fanno ancora più invasive e si è scortati dai celerini fin davanti al portone del palazzo in cui si deve entrare. Per chi infine desta qualche sospetto per il suo abbigliamento o aspetto fisico si aggiunge il rischio di controlli più accurati delle generalità e perquisizione di eventuali zaini e borsette.

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I muri parlano pt.2

15 Febbraio. Salerno. In città compaiono scritte in solidarietà ai compagni arrestati.

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Vetrine rotte pt.2

14 Febbraio. Milano. Nella notte colpite a martellate vetrate e bancomat della filiale Intesa SanPaolo in via Meda, scritto sull’entrata “Libertà per i compagni arrestati a Torino”. Qui il comunicato di rivendicazione.

“In Aurora non vi passa più”

13 febbraio. Un’assemblea con più di duecento persone si è riunita al Cortile del Maglio per parlare di come andare avanti nella lotta, con un’agenda di iniziative che aumentano giorno dopo giorno e soprattutto con la voglia, dopo anni di torpore, di far diventare questi giorni una scintilla per davvero, alla faccia di amministrazione, del governo, della questura e dell’esercito che circonda Aurora. L’assemblea si è poi naturalmente trasformata in un corteo verso l’Asilo, intonando slogan contro il M5s e la polizia, girando intorno ai cordoni di celere già posizionati insieme a all’idrante. Per l’ennesima volta c.so Giulio Cesare è stato bloccato per alcune ore.

Blocco madrileno

13 Febbraio. Madrid. Traffico interrotto e bloccato in Calle de la Oca, imbrattata un’agenzia immobiliare ed esposti due striscioni: “Contro la gentrificazione e la  speculazione capitalista: azione diretta”. Azione rivendicata anche in solidarietà ai compagni arrestati a Torino e contro lo sgombero dell’Asilo.