Sabato 15 febbraio, mentre all’esterno del Cie di Caltanissetta si tiene un un presidio per la chiusura del Centro, cinque prigionieri approfittano della confusione creatasi all’interno e tentano la fuga superando muri e cancelli. La polizia riesce a catturare tre fuggiaschi, ma due riescono a far perdere le proprie tracce e a riconquistare la libertà. Sempre a Caltanissetta, meno di due settimane fa altri quattro prigionieri erano riusciti a fuggire col favore delle tenebre.
Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio, spenti i riflettori di Roma, alcuni reclusi tentano la fuga dal Cie di Ponte Galeria. Purtroppo scatta l’allarme e i fuggiaschi vengono ripresi subito dalla polizia di guardia. Sempre a Ponte Galeria, lunedì 17 febbraio un politico non meglio identificato, in visita al Centro, viene accolto a male parole, urla, fischi e… una bottigliata in testa.
Al Cie di Bari, lunedì 17 febbraio due reclusi salgono sui tetti per protestare contro la pessima situazione sanitaria del Centro.
E, infine, guarda il video del presidio e della fuga da Caltanissetta, visti da dentro.
16 febbraio. Crocetta. Ignoti, durante la messa, si introducono nella casa parrocchiale sfondando le due porte che la chiudono. Dalle stanze dei catechisti vengono rubati registratori, casse audio e dvd per il valore di un migliaio di euro.
15 febbraio, Ferrara. Un presidio contro l’isolamento di Claudio nel carcere di Ferrara si trasforma in un piccolo corteo spontaneo che blocca il traffico vicino al centro della città, aperto dagli striscioni «Claudio fuori dall’isolamento, La lotta no tav non si isola e non si arresta, Libertà per Claudio, Mattia, Nico e Chiara» e «Solidarietà con i prigionieri in Alta Sorveglianza, Liberi tutti».
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Evidentemente, nel loro attuale delirio di onnipotenza, i Pm torinesi Padalino e Rinaudo devono sentirsi investiti, oltre che del legittimo mandato assegnato loro dallo Stato italiano, anche di una sorta di mandato divino. A voler dar retta alle farneticanti motivazioni che continuano a produrre per spiegare le loro decisioni, sembra proprio si sentano in missione per conto di Dio. L’attuale isolamento in cui hanno confinato Claudio, a detta loro dipenderebbe infatti dalla volontà di evitargli spiacevoli frequentazioni con altri anarchici che potrebbero influenzarlo negativamente, rafforzando le sue idee e i suoi principi.
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Dopo la partita di calcetto dentro a Ponte Galeria della settimana scorsa Filippo Bubbico – già esponente del Pci, poi dei Ds e ora viceministro degli Interni in quota Pd – ha continuato ieri il suo giro nei Centri per senza-documenti dello stivale. Nel corso della mattinata è riuscito a far visita al Cie di Trapani Milo, al Cara di Salinagrande e al Centro di Accoglienza “Serraino Vulpitta” di Trapani (dove, chiuso il Cie, ora stanno i richiedenti asilo). La situazione secondo Bubbico? «Soddisfacente», quello trapanese sarebbe un «modello di accoglienza importante da replicare in altre parti del Paese».
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14 febbraio. Saronno. Nella notte vengono appesi diversi striscioni all’uscita dell’autostrada Como-Chiasso in solidarietà ai NoTav arrestati: «Nico, Claudio, Chiara, Mattia liberi. Terrorista è lo Stato»e «Terrorista è lo Stato. NoTav liberi, liberi tutti».

13 febbraio. Nella notte viene imbrattata la sede del Pd di via Cervino, nella Barriera di Milano. Sulle serrande si può ora leggere «Esposito, Bubbico dietro ai Cie ci siete voi», «Fuoco ai CIE» e ancora «Le belle parole non cancellano le colpe, pagherete tutto». Non contenti gli ignoti imbrattatori hanno anche lanciato uova piene di vernice sui muri dello stabile. (more…)
Come già avvenuto il 18 dicembre scorso, in serata nove reclusi nel CPA di Elmas, alla periferia di Cagliari, hanno tentato la fuga. La particolare collocazione del Centro – all’interno di un aeroporto militare, a pochi passi da quello civile – ha fatto sì che lo scalo cagliaritano rimanesse di fatto chiuso dalle 19.40 alle 21.12, quando è stato verificato che sulla pista non si nascondesse nessuno. (more…)
12 febbraio: In serata una ventina di solidali più qualche familiare si reca al solito pratone dietro il carcere delle Vallette per salutare i reclusi con petardi, slogan e cori. Da dentro non si fanno attendere e prontamente da tutti i blocchi visibili rispondono con battiture, urla, pezzi di carta bruciati. C’è chi manda baci alla fidanzata, chi saluta amici di vecchia data, chi intrattiene chiaccherate su come vanno le cose dentro. Dopo un quarto d’ora circa di “colloquio selvaggio” i solidali se ne vanno indisturbati con la promessa di tornare presto.
12 febbraio. Roma. Ignoti solidali con i No Tav prigionieri, indignati in particolar modo per l’isolamento di Claudio, bloccano il Frecciarossa per Napoli delle 18.27 in partenza dalla stazione Tiburtina, gettandogli della catramina sul lunotto ed esponendo lo strioscione: «No Tav liberi Terrorista è lo Stato».