Mal di pancia e saluti rumorosi

6 febbraio. Si chiude con diverse assoluzioni, e condanne dai quattro ai sette mesi, il primo grado del processo per una visita negli uffici Eni di Corso Palermo. Molto ridimensionate le alte condanne richieste dal Pm Padalino (per l’occasione accompagnato da Rinaudo) il che ha provocato una cattiva digestione all’infaticabile Pm. (more…)

Mandanti morali

6 febbraio. Piacenza. Imbrattata una sede del Pd con scritte in solidarietà alla lotta No Tav e a Claudio, Niccolò, Mattia e Chiara.

«Mani sporche e guanti bianchi»

Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato alcune «note su una comunità impossibile», un testo sui blocchi del 9 dicembre a Torino, che conteneva anche delle critiche a un “brulotto” e a un “intempestivo” di Finimondo. Com’era prevedibile, i redattori di Finimondo hanno risposto con un altro brulotto, e noi pubblichiamo dunque anche questa risposta. Se c’è qualcosa di interessante da cavar fuori da questa discussione, chi vuole contribuisca: finirà tutto tra i panni sporchi.

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Disordini e ritorsioni

5 febbraio. Mentre Alessio, il ragazzo arrestato per gli scontri di piazza Castello, è ancora in carcere nella sezione di Alta Sicurezza, arriva la prima condanna legata ai blocchi e alle proteste di dicembre. L’accusa è il possesso di una pistola lanciarazzi non denunciata, trovata durante una perquisizione a cui erano già seguiti tre giorni dietro le sbarre. Il primo condannato di questa rivolta di “bottegai e piccoli borghesi” è… un disoccupato di Pianezza.

Blocchi romagnoli

5 febbraio. Cesena e Forlì. Intorno alle otto di mattina, due strade vengono bloccate con catene, fumogeni e striscioni con scritto «Solidarietà No Tav».

Come la pioggia

5 febbraio. Così come la pioggia di questi giorni, anche i tentativi di sfratto a Torino sembrano non volersi fermare. A bloccare lo sfratto esecutivo di una signora e di sua figlia, previsto per questa mattina non lontano da Piazza Sofia, è stata però la resistenza della donna e di alcuni solidali e vicini di casa. Dopo che la prima aveva tentato da sola di convincere l’ufficiale giudiziario Gaetano Managò a concedere un’ulteriore proroga, vista l’insistenza dei proprietari che avevano chiamato la polizia, un gruppo di solidali è sbucato da dietro l’angolo e ha bloccato l’ufficiale giudiziario sul ballatoio. L’ufficiale e la proprietà, che non volevano rilasciar proroghe, hanno dovuto ricredersi e dopo un po’ di tira e molla concedere un rinvio di oltre due mesi, al terzo martedì di aprile.

Striscione

4 febbraio. Crema. Nella notte viene appeso uno striscione nei pressi del Tribunale «NO TAV Liberi Subito».

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Rassegnazione. O no?

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4 febbraio. Verso le sette la Croce Rossa tiene la prima lezione di un corso di primo soccorso nella sede di Moncalieri. Mentre i pochi partecipanti sono ancora intenti a pagare la cospicua rata di ammissione, una quindicina di nemici di frontiere e sfruttamento si reca sul posto. Per qualche minuto si spiega agli ignari astanti il ruolo meno noto dei personaggi che stanno per ascoltare. (more…)

Contestato Romano Prodi

4 febbraio. Trento. Un gruppo di anarchici interrompe l’intervento dell’ex primo ministro Romano Prodi durante una conferenza all’Università, scandendo slogan contro l’Alta Velocità e per la liberazione dei quattro accusati di terrorismo.

Chiara in isolamento, colloqui sbloccati

Dopo un paio di giorni passati in compagnia delle altre tre detenute della sezione di Alta Sorveglianza di Rebibbia, ieri pomeriggio Chiara è stata portata in isolamento, non si sa se per disposizione della Amministrazione Penitenziaria o invece della Procura torinese. Quindi è di nuovo da sola, con il blindo chiuso tutto il giorno, e questa mattina le è stata proposta una nuova modalità per usufruire dell’ora d’aria: da sola, ovviamente, e in una specie di cubicolo recintato, e solo per un’ora al mattino e una al pomeriggio. Lei ha declinato l’offerta.

Per contro, però, è di ieri la notizia che la Procura ha sbloccato i colloqui dei quattro arrestati del nove dicembre, anche se solo con i familiari stretti.