Aggiornamenti sullo sgombero

Una resistenza lunga, sul tetto e per le strade, accese ieri da più cortei selvaggi, una resistenza che andrà avanti nonostante lo sgombero sia stato portato a termine.

Dopo trentasei ore i compagni sono scesi tutti dal tetto, i primi tre intorno alle 9.30. Larry è stato condotto in arresto per l’accusa di associazione sovversiva, gli altri hanno raggiunto subito il presidio sotto all’Asilo. Riferiscono di operai con particolare zelo per le commesse degli sbirri che lavorano di buona lena per sigillare tutto, murare ogni varco, rendere la struttura inutilizzabile. Gli ultimi tre sono scesi verso le 11:30 e sono ancora dentro a via Alessandria 12. Un presidio ostinato li aspetta sotto.

Hanno arrestato sei compagni, hanno sgomberato l’Asilo.

Il nostro odio e la nostra rabbia non si possono pesare, ma una cosa la sappiamo bene: hanno tutta la città per esprimersi.

I nostri cuori si scaldano continuando a cospirare con compagni e solidali, organizzando una risposta all’ennesimo attacco, a Torino e in tutte le città da cui arrivano già notizie di azioni contro lo sgombero.

Ci vediamo stasera, ore 20:00 all’Edera in via Pianezza 115, per parlare del corteo di domani pomeriggio.

Corteino selvaggio

7 Febbraio.Bologna. Un corteino di una trentina di persone si muove per le strade della Bolognina per raccontare le operazioni poliziesche della mattina a Torino e per supportare i compagni sul tetto dell’Asilo. Attacchinaggi, scritte e infrante vetrate e bancomat di una filiale BPM

Asilo sotto assedio

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4:40, boati all’improvviso su c.so Brescia, decine di agenti in borghese stanno sfondando il cancello dell’Asilo occupato, un minuto ed ecco decine di camionette, volanti, carabinieri in antisommossa, celerini e finanzieri con il mitra puntato.

I compagni salgono sul tetto, nel tempo di un lampo blu tutta l’ex scuola materna di via Alessandria 12 è circondata: in atto sgombero e arresti, ma ora inutile dilungarsi sulle specifiche, si avrà tempo per scriverne e parlarne.

Durante la mattina arrivano gruppi di solidali ad Aurora, impossibile per ora avvicinarsi all’Asilo, tant’è che le forze dell’ordine iniziano presto con inseguimenti e cariche di allegerimento.

Chi può accorra in zona immediatamente.

Per coloro che non possono arrivare subito un primo appuntamento è indetto alle 18:00 in via Cecchi 21/a nella sede di Radio Blackout.

P.s. Alla sindaca Appendino, che già si è espressa via social sull’operazione congratulandosi con forze dell’ordine,  dedicheremo a tempo dedito la nostra attenzione.

Scritte sulla sede della Lega

7 Febbraio. Trento.In serata lasciate scritte in solidarietà con gli arrestati e contro il Ministro degli Interni in numerosi punti della città. Una in particolare “Salvini terrorista. Libertà per I compagni” proprio sulla sede della Lega in Piazza Battisti.

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Striscioni

7 Febbraio. Bologna, Trento, Firenze, Oulx. Appena saputo delle operazioni ancora in corso di sgombero dell’Asilo e dell’arresto dei compagni striscioni compaiono in diversi punti di diverse città.

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Ma quale Barattolo

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È passato un altro sabato e lo spostamento di una parte del Balon deciso dal Comune è ancora rimandato. Tanti venditori hanno ancora una volta mostrato la loro volontà di resistenza presidiando il retro del Cortile del Maglio e il parcheggio di San Pietro in Vincoli già dalle 15:00 di venerdì scorso; hanno fatto nottata all’addiaccio e con loro alcuni gruppi di solidali, tutti attorno al fuoco per scaldarsi, ascoltando musica e chiacchierando della situazione.  I civich hanno presidiato l’ingresso all’area con alcune volanti e qualche agente della Digos ha fatto capolino per controllare i presidianti, ma nessun intervento, forse in attesa di organizzare meglio l’operazione di cacciata degli indesiderati. 

La sindaca non demorde, l’obiettivo è quello di allontanarli da lì, fare spazio a parcheggi per i nuovi avventori di Porta Palazzo, del futuro polo del food, della Spa e dell’ostello hipster. Del resto la sua giunta tutta retorica e decoro mica può arrendersi davanti a dei venditori di stracci. Infatti non si è fatta attendere la reazione della prima cittadina che dopo il normale svolgimento mercatale del sabato passato ha subito diffuso un comunicato per ribadire la sua decisione:

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Aspettando sabato

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Nella mattinata di oggi, all’interno della Scuola Holden era in programma la presentazione di Holden Accademy, un nuovo corso di studi attivo dal prossimo autunno che rilascerà un diploma equiparabile a una laurea triennale. Di tutto rispetto il parterre degli ospiti, oltre naturalmente al Preside della scuola, Baricco, era prevista la presenza del Sindaco Appendino, del Governatore Chiamparino e dei rispettivi assessori alla Cultura. Alcuni tra i più autorevoli responsabili, insomma, di una questione molto sentita in questi giorni in quartiere: lo spostamento di gran parte del Balon.

E alla stessa ora, a pochi metri dalla scuola Holden, era in programma proprio un’assemblea di quegli ambulanti che dovrebbero abbandonare il Balon e spostarsi in via Carcano. Dopo essere riusciti a tenere la posizione sabato scorso, si trovano ora a ragionare su cosa fare sabato prossimo.

Nella notte, intanto, qualcuno ha pensato bene di lasciare davanti alla Holden un chiaro messaggio di sostegno alla resistenza dei mercatari, rimarcando al contempo le responsabilità di Baricco & C.

Aspettando sabato, se avete voglia di capire un po’ meglio cos’è accaduto lo scorso fine settimana, vi consigliamo di ascoltare alcune dirette dal Balon andate in onda su Radio Blackout.

Rom vs sindaco

19 gennaio. Nel centro di Moncalieri l’auto del sindaco viene circondata da un gruppo di rom. Dopo aver riconosciuto il primo cittadino, il gruppo di blocca l’auto e incomincia a prenderla a calci, inveendo contro il sindaco. Le ragioni della rabbia sembra siano da ricercare nello smantellamento del campo di Freylia Mezzi deciso dall’amministrazione comunale all’interno del «patto per la legalità» stretto con alcune delle famiglie che vi vivevano.

Raccolta differenziata

19 gennaio. Licenziato dopo 10 anni di servizio un custode del centro Amiat di via Arbe dopo un fermo dei carabinieri di Lingotto che lo hanno trovato in possesso di alcuni lampadari, tre stelle alpine, sei bicchieri in vetro, un vecchio orologio a muro, un trapano guasto e della rubinetteria, tutti oggetti recuperati nei cassonetti dell’immondizia. Una perquisizione a casa ha poi permesso ai militari dell’Arma di sequestrare alcuni orologi a muro, una sedia pieghevole in tela, due radioline, un mulinello da pesca, delle serrature, un ombrello, una lampada, uno sparagraffette, tre pompe per gonfiare le ruote delle biciclette e degli appendiabiti. Assolto dalla denuncia per appropriazione indebita «per tenuità del fatto», l’uomo è stato comunque licenziato dall’Amiat.