Accampamenti

29 aprile. Scaduti i dieci giorni di ospitalità offerti dalla Caritas, l’unica famiglia della Barriera sfrattata nella giornata del 16 aprile si accampa davanti al Municipio. Ad accompagnarli una quindicina di solidali: alcuni minacciano lo sciopero della fame, altri promettono di fermarsi a dormire con loro sul selciato. Dichiarano di non volersi muovere da lì finché qualcuno non darà loro una casa, un po’ nella speranza di ottenere un aiuto istituzionale un po’ per protesta. Un mese prima, difatti, un sottopiffero comunale aveva garantito loro che, se per vedersi assegnata una casa nuova bisognava aspettare e verificare e studiare la situazione e poi aspettare ancora, in ogni caso nessuno li avrebbe sfrattati. Si era dimenticato di aggiungere, l’uomo delle Istituzioni, che questa moratoria di fatto che vige da settembre in Barriera di Milano vale soltanto per chi si organizza per resistere e che senza la minaccia delle barricate la lotta si trasforma in richiesta di aiuto, richiesta che per di più… rischia di sprofondare nel vuoto.

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Campi rom nel mirino

26 aprile. Si chiama “Operazione Alto Impatto” il blitz che stamattina ha avuto luogo nei campi nomadi torinesi di Lungo Stura Lazio e di Via Germagnano. Sono state identificate circa 200 persone e verificati un’ottantina di veicoli. Il bilancio è di 5 arresti, tra cui un minorenne, tutti di etnia rom.

Invisibili tricolori (o marroni?)

25 aprile. Una decina di senzatetto occupa una palazzina abbandonata in zona Lingotto. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, si tratterebbe di alcuni dei partecipanti alla manifestazione dei cosiddetti invisbili di due mesi fa. Ad accompagnarli e aiutarli nei lavori di pulizia dei locali, alcuni militanti di Soccorso Tricolore, associazione legata al partito politico Fratelli d’Italia. Capitanati dal consigliere Comunale Maurizio Marrone, i militanti appendono sulla casa il solito striscione color marrone con scritto “Casa: diritto di civiltà”. E se volete capire come una protesta di senzatetto si trasformi nella prima occupazione abitativa reazionaria della città, potete ascoltare questa breve intervista trasmessa da Radio Blackout.

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La carta è solo carta

24 aprile. Nella notte un incendio divampa in via Saffi 21, in uno studio di commercialisti su cui il Tribunale si appoggia per le esecuzioni fallimentari. Le fiamme – e l’acqua per domarle – hanno distrutto gran parte dei documenti all’interno e reso i locali inagibili.

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Per chi non sta a guardare

Aggiornamento 2 maggio. Tutti liberi, tutti banditi: il tribunale del riesame sostituisce gli arresti domiciliari di Greg e Marta in divieti di soggiorno nella provincia di Torino; la stessa misura viene applicata al quarto compagno che era riuscito a non farsi arrestare.

Aggiornamento 24 aprile. Paolo è libero!

Aggiornamento 23 aprile. Ieri pomeriggio anche Greg e Marta sono usciti dal carcere delle Vallette per andare ai domiciliari, con tutte le restrizioni.

Aggiornamento 18 aprile. Da ieri sera Paolo è stato messo agli arresti domiciliari, con tutte le restrizioni. Rispetto agli altri due arrestati ancora si aspettano notizie.

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Scarica, stampa e diffondi la locandina del presidio

in solidarietà con gli arrestati e i banditi dell’11 aprile

Ferrante Aporti/2

22 aprile. È stata inaugurata una nuova sezione del carcere minorile, che porterà la capienza dell’istituto da 29 posti a 46. Il vescovo Nosiglia ha tagliato il nastro, ma, oltre a lui, erano presenti il sindaco Piero Fassino, il questore Antonino Cufalo e il capo del dipartimento della Giustizia Minorile Caterina Chinnici.

All’anagrafe

19 aprile. Una cinquantina di profughi che vivono da circa un mese nelle palazzine dell’ex Villaggio Olimpico hanno occupato l’ufficio dell’anagrafe centrale di Via della Consolata. Tra le richieste, quella della residenza, che non è possibile ottenere in una casa occupata.

Presidio al Cie di Modena

Sabato 20 aprile – ore 15.00 – PRESIDIO

al Cie di viale La Marmora a Modena

da nociemodena.noblogs.org

Ascolta l’intervista di un compagno di Modena al telefono con Radio Blackout 105.250, oppure scarica il file mp3.

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/rbo_19042013_intervista_cie_mo.mp3]

Servi dei padroni

16 aprile. Due giovani vengono sorprese dalla Digos a oscurare le telecamere e a scrivere “servi dei padroni” sui muri della sede della Uil in via Bologna, e riescono ad abbrancarne una. L’arrivo immediato di alcuni compagni evita l’arresto, e quando ne arrivano altri i poliziotti vengono scacciati. Scornati, gli agenti andranno a farsi visitare al Cto; il parlamentare del Pd Esposito solidarizza con la polizia e chiede lo sgombero dell’Asilo; mentre la Uil incassa il complimento e tace.