Spazzatura
15 febbraio. Nella notte la sede della Lega Nord di via Cenischia a Torino viene imbrattata da vernice rossa, scritte inneggianti alla rivolta greca, e un bel cumulo di spazzatura
15 febbraio. Nella notte la sede della Lega Nord di via Cenischia a Torino viene imbrattata da vernice rossa, scritte inneggianti alla rivolta greca, e un bel cumulo di spazzatura
15 febbraio. In solidarietà con gli arrestati No Tav, nella notte ignoti danneggiano la vetrata di un ufficio del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria in via Brindisi.
13 febbraio. Il Tribunale del Riesame di Torino dispone gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni per altri sei No Tav arrestati il 26 gennaio. Si tratta di Tobia, Samuele, Gabriela, Jacopo, Giuseppe e Lorenzo. In carcere restano dunque in otto. Qui trovate i loro nomi e i recapiti.
13 febbraio. Su richiesta del pubblico ministero Roberto Sparagna, il giudice del Tribunale di Torino Alessandra Pfiffner condanna 26 giovani a 8 mesi di carcere per aver manifestato a volto coperto da kefie, sciarpe e fazzoletti al corteo contro il G8 universitario del 19 maggio 2009.
10 febbraio. Il sito internet del carcere di Torino viene attaccato dagli hacker di Anonymous, che pubblicano sulla sua homepage un lungo comunicato di solidarietà agli arrestati dell’operazione del 26 gennaio contro il movimento No Tav, e a tutti i prigionieri delle Vallette, costretti a un regime di privazioni e miseria durissime.
9 febbraio. Una cinquantina di No Tav si raduna davanti alla libreria “La Torre di Abele” per aspettare il Parruccone Capo Giancarlo Caselli, grande mente dietro l’inchiesta del 26 gennaio. Traffico bloccato, fumogeni e interventi al megafono. Ma la salma non si presenta, così i manifestanti partono in corteo fino a Piazza Castello.
Per chi smaniasse dalla voglia di incontrarlo, annotiamo che Giancarlo Caselli nel frattempo si sta preparando per un bel weekend in Liguria e in Versilia. Sabato 11 febbraio sarà prima a Lavagna (Genova), alle 12.30 al Palazzo Municipale; e poi a Pietrasanta (Lucca), dove alle ore 18 lo trovate al Chiostro di Sant’Agostino. Mentre domenica mattina alle 11 lo potete incontrare alla Chiesa di San Cristoforo in Via Fillungo a Lucca. L’ingresso è libero.
9 febbraio. Il Tribunale del Riesame scarcera altri due No Tav arrestati il 26 gennaio, Federico e Zeno. Contemporaneamente, l’Amministrazione Penitenziaria ne trasferisce cinque in altrettanti carceri piemontesi. Qui trovate i nomi e gli indirizzi. Al momento, sembra che alle Vallette siano rimasti in tre: Giuseppe, Alessio e Gabriela.
7 febbraio. Fuori dal carcere delle Vallette, alcune centinaia di persone si radunano per un presidio in solidarietà con gli arrestati del 26 gennaio. Dentro, due di loro – Giorgio e Tobia – protestano contro l’assenza delle cosiddette “ora d’aria” e “ora di socialità” e contro la miseria della vita quodidiana in carcere. Il giorno dopo, scriveranno una lettera per raccontare l’accaduto.
6 febbraio. Una cinquantina di solidali con i No Tav arrestati il 26 gennaio occupa per quasi un’ora il binario 16, da cui doveva partire in perfetto orario il Freccia Rossa per Roma Termini delle 18.02. Bandiere No Tav, volantini, slogan, palle di neve, interventi al megafono e saluti ai treni dei poveri pendolari che partivano con un normale ritardo di 30 minuti a causa del maltempo.
2 febbraio. Alla stazione di Torino Porta Nuova una quarantina di solidali con gli arrestati del 26 gennaio occupa per protesta la saletta vip dei viaggiatori dei treni Freccia Rossa. Per un’ora tengono lo striscione «Il Tav è ovunque, blocchiamolo – Solidarietà agli arrestati» e distribuiscono volantini, tra bandiere No-Tav, interventi al megafono e slogan.