A Torino

In effetti sono arrivati. Da Elmas una trentina dei reduci della rivolta dell’altro giorno sono stati portati in corso Brunelleschi. Ora sono in una gabbia a parte, isolata dal resto dei prigionieri che li hanno visti troppo di sfuggita per capire in che condizioni siano. Non appena ne sapremo di più ve lo diremo.

I desideri del Ministro

Chi con la gamba ingessata, chi in sedia a rotelle, chi con ferite vistose: così si sono presentati questa mattina nell’aula del Tribunale di Cagliari gli 11 senza-documenti arrestati ieri durante la sommossa di Elmas. Arresti convalidati, ovviamente, imputati riportati al Centro, processo rimandato di soli quattro giorni perché gli avvocati possano prepararsi e nulla osta per l’espulsione già concesso dal giudice non appena il primo grado di giudizio sarà terminato – questo almeno stando ai lanci di agenzia. In fretta in fretta, in modo da garantire una pronta deportazione e compiacere così i desideri di un certo ministro.

Ascolta un racconto della rivolta e dell’intervento dei solidali all’aeroporto fatto ieri sera da un compagno sardo ai microfoni di Radio Onda Rossa di Roma:

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/20101011corrispondenza-cie-elmas.mp3]

E leggi il resoconto della giornata scritto dal gruppo di compagni presenti all’aeroporto.

Aggiornamento 13 ottobre. A quanto riportano le agenzie di stampa, settanta dei protagonisti della rivolta dell’altro giorno sono stati trasferiti in mattinata verso i Cie in continente. Qualcuno di loro potrebbe essere arrivato pure a Torino: un gruppo di compagni questo pomeriggio è andato a dare una occhiata a Caselle, senza scoprir nulla di preciso in proposito ma cogliendo l’occasione per parlar male dei Cie ai viaggiatori in coda, con volantini, striscioni e speakeraggio.

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Maroni: nessuna regia dietro la rivolta di Elmas

Roma, 12 ottobre 2010Non c’e’ stata ”alcuna regia” dietro la rivolta e l’evasione dal Cpa di Elmas a Cagliari. A chiarirlo e’ stato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso di una audizione al Comitato Parlamentare Schengen.
Il responsabile del Viminale ha poi escluso che ”regie” vi siano anche dietro i tentativi di evasione che si sono moltiplicati negli ultimi mesi dai CIE. ”Le rivolte – ha spiegato – organizzate dai cittadini extracomunitari in attesa di rimpatrio sono spinte dalla consapevolezza che i tempi di permanenza si sono allungati e che presto saranno rimpatriati. La coscienza di tutto questo – ha concluso – li ha spinti a questi gesti”.

 

(ASCA)

Marche, Campania, Veneto, Toscana

Ancona, 12 ottobre 2010 ”Entro il 2011 puntiamo ad aprire quatto nuovi Cie in Marche, Campania, Veneto e Toscana”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, in un’audizione al Comitato Schengen. ”Queste strutture – ha osservato Maroni – sono utili ed ora non sono sovraffollate, non c’e’ un’emergenza, ma vogliamo aprirne una in ogni regione”. C’e’, ha sottolineato, ”un negoziato in corso con gli enti locali, con Veneto e Campania siamo in fase avanzata, meno con Toscana e Marche”.

(ANSA)

Malgrado tutto (sugli arresti di Bruxelles e sugli spazi della rivolta)

«Ai ribelli di qui e di altrove. Difficilmente le parole riescono ad afferrare una realtà, i sentimenti e i desideri superano sempre quanto ci offre un vocabolario. Tuttavia, è di vitale interesse parlare, tentare di esprimere ciò che pensiamo e che proviamo. Ancor più in momenti in cui il terrore dello Stato e delle sue forze dell’ordine cerca di ammutolire tutti

Da anni affermiamo che per pensare e parlare liberamente abbiamo bisogno di spazio e di tempo. Questo spazio e questo tempo non ci verranno mai dati, così non possiamo che conquistarli da soli, strappandoli con tutta la violenza alla realtà del tu non farai e del tu devi. Ecco perché abbiamo parlato e parliamo di rivolta, di atti con cui crearci lo spazio per vivere, per dare un’espressione ai nostri desideri di libertà che non tollerano minimamente la miseria nauseabonda e la turpitudine di questo mondo.

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Fatiche di Sisifo

Guardate un po’ chi è ricomparso, nel variegato panorama italiano dei collaborazionisti delle espulsioni: il consorzio siciliano Sisifo, che ha fregato solo dieci giorni fa la gestione del Cpa di Elmas agli scafatissimi affaristi di Connecting People.

Sisifo lo avevamo giù conosciuto ai tempi della grande rivolta che aveva demolito un bel pezzo del Centro di Lampedusa e ora ce lo ritroviamo di fronte in occasione di un’altra rivolta non da poco: lacrimogeni, manganellate, l’aeroporto di Cagliari bloccato per ore, senza-documenti evasi e altri arrestati, il Centro devastato – «come se ci fosse passato un ciclone», ha commentato un agente di guardia. Aderenti alla rossa Lega delle Cooperative, i padroni di Sisifo sono la dimostrazione vivente che qualsiasi discorso è buono da vendere quando bisogna confondere un po’ le carte e nascondere l’incerta nobiltà del proprio agire: loro, senza faccia, tirano addirittura in ballo gli dèi e il povero Camus. Per fortuna che alla fine gli uomini si rivoltano per davvero, e rivoltandosi sciolgono gli equivoci rimettendo ogni cosa al proprio posto.

 

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Verso la normalità?

Aeroporto di Elmas

«Sta lentamente tornando il sereno nell’aeroporto di Cagliari dopo che 11 voli in partenza e arrivo sono stati cancellati e 4 dirottati. Alle biglietterie delle compagnie aeree ci sono ancora alcune centinaia di persone che cercano di cambiare prenotazione, sperando di partire in serata. Se si esclude il grande caos della nube del vulcano islandese dello scorso inverno, quella odierna è stata una delle giornate più difficili per lo scalo cagliaritano. Per i passeggeri ci sono state quasi tre ore di incertezza e paura. Tutti in giro per lo scalo a chiedere conferme e informazioni, mentre dalle grandi vetrate si vedevano auto di Polizia e Carabinieri – l’operazione è stata coordinata dal questore vicario di Cagliari, Giuseppe Gargiulo- con i lampeggianti che correvano sulla pista principale, su quella di rullaggio e sui raccordi all’inseguimento degli immigrati. Il via libera alla ripresa dei voli è stato comunicato dalla Sogaer, la società di gestione dello scalo, alle 17,15 ma il primo velivolo, volo Meridiana diretto a Fiumicino, ha lasciato la pista di Elmas alle 18,15, un’ora più tardi per le operazioni di bonifica della pista.»

Fonte: “L’Unione Sarda“, 11 ottobre 2010

Schiamazzi e frequentazioni equivoche

Milano, 09 ottobre 2010“Stiamo rispondendo alle richieste dei cittadini – sottolinea De Corato, dopo il fermo di dieci viados brasiliani – che ci hanno segnalato il degrado dell’area apportato da questi trans che provocano schiamazzi, attirano frequentazioni equivoche e criminalità”.
“Soggetti – prosegue De Corato – che sono poi spesso violenti, clandestini e quasi tutti brasiliani. Una condizione che in mancanza di un accordo tra il governo italiano e il Brasile permette loro di evitare le espulsioni visti gli ostacoli che frappongono ai rimpatri una volta che vengono portati nei Cie”. “Mi auguro pertanto – conclude De Corato – che il ministro dell’Interno Maroni ottenga maggiore collaborazione da quel Paese come del resto dalla Cina, altro Paese che non collabora ai rimpatri”.

(Adnkronos)