15 luglio. Nei giardini di via Osasco all’angolo con via Rivalta nel quartiere San Paolo a Torino, una donna nigeriana è stata picchiata da quattro pensionati italiani, al grido di «dovete andare via da qui! tornatevene nel vostro paese! e tu devi rinchiudere quel bastardo di tuo figlio in un manicomio! adesso chiamiamo i carabinieri e vi facciamo sbattere fuori da qui, fuori da questo paese». La donna si era avvicinata ai quattro per chiedere scusa per un sasso che suo figlio aveva gettato su di loro. Un ragazzo è intervenuto in difesa della donna, dicendo ai vecchi di smetterla, e di vergognarsi.
14 luglio. Un militare di 25 anni, elicotterista dello squadrone di Venaria, s’è spaccato le gambe in un incidente in tangenziale, quando l’autocisterna dell’Esercito che stava guidando si è ribaltata mentre imboccava lo svincolo di strada del Drosso. Non si lamentano vittime civili.
14 luglio. Una donna italiana di 41 anni è stata arrestata dai carabinieri per aver rubato 8 bottiglie di Vecchia romagna dal supermercato A&O di Venaria. Mentre un complice è riuscito a dileguarsi, la donna è stata presa 10 minuti dopo mentre aspettava l’autobus alla fermata.
14 luglio. Un presidio in solidarietà con gli arrestati per gli scontri del 19 maggio si è tenuto davanti al carcere delle Vallette, per chiederne la liberazione e per denunciare le condizioni di detenzione, loro e di tutti i detenuti.
14 luglio. Un panettiere di Venaria «rovinato dalle banche» ha atteso che la direttrice della filiale Unicredit di Settimo Torinese uscisse dall’agenzia e le ha sparato alle gambe, con una pistola ad aria compressa, provocandole ferite lievi. La donna, che gli aveva appena negato un prestito, ha dichiarato: «non pensavo di rischiare tanto a fare il mio dovere.» Ora sarà costretta a zoppicare, per qualche giorno.
14 luglio. «Caselli corrotto boia.» Questa la scritta vergata nella notte da ignoti sul muro perimetrale del tribunale di Torino, evidentemente in riferimento agli arresti preventivi di studenti e compagni all’inizio della settimana scorsa, per gli scontri in corso Marconi del 19 maggio.
14 luglio. Due mini-scioperi alla Fiat di Mirafiori. Per l’azienda, ha aderito solo il 39% dei lavoratori, ma poco importa. Perché sia al mattino che al pomeriggio tutte le linee si sono fermate per due ore, e migliaia di lavoratori sono usciti in corteo, bloccando il traffico. Al mattino han raggiunto corso Orbassano, e han provato ad entrare nel Motor Village, lo show-room dove la Fiat espone i suoi ultimi modelli. Digos e guardioni han provato a fermarli, senza risultati. Ci sono riusciti invece alcuni sindacalisti armati di megafono e buoni consigli. Invitando gli operai a non dimostrarsi “selvaggi”, han riportato la calma e ricondotto tutti in fabbrica. Al pomeriggio il corteo ha preso a sorpresa un’altra strada, andando verso gli uffici dei dirigenti in Piazza Caio Mario. Lì gli operai si son divisi in due grupponi e han bloccato contemporaneamente corso Agnelli e corso Unione Sovietica. Traffico in tilt e blocco delle linee dei tram 4 e 10. Anche questa volta ci hanno pensato i soliti sindacalisti ad addomesticare la folla, riportando tutti al lavoro. Proprio quando in tanti ci stavano prendendo gusto…
14 luglio. Gli abitanti del condominio in via Rosai 38, nel neo-quartiere Dora Parco, hanno deciso: ci vuole un muro per proteggerli. Hanno discusso, hanno lottato, si sono organizzati, hanno raccolto firme, hanno votato e, alla fine, la maggioranza ha vinto. Poi, stanchi di aspettare, sono passati alle vie di fatto: hanno preso la rete di un cantiere e hanno diviso il cortile. Ma da cosa si devono proteggere, gli abitanti del condominio in via Rosai 38? Dai bambini. Non da tutti i bambini, anche loro ne hanno, ma quelli vanno bene. Si devono difendere dai bambini del condominio vicino, al numero 44, con cui condividono il cortile. Guerra ai bambini? No, guerra di classe. Se date un’occhiata al registro catastale, al numero 38 vivono i proprietari, mentre al 44 vivono gli inquilini delle case popolari. I bambini, da una parte e dall’altra della rete, si stanno già organizzando per scavalcare.
13 luglio. Una ventiduenne rumena di Torino è stata arrestata dai carabinieri per aver rubato 120 euro di vestiti all’Auchan di Venaria.
13 luglio. Due rumeni sono stati arrestati alla Upim di via Roma per aver tentato di rubare 17 confezioni di profumi. I viglilantes che li hanno sorpesi hanno chiamato la polizia, che ne ha arrestato uno sul posto, e l’altro a casa, dopo che era riuscito a fuggire. Sono sospettati di aver messo a segno altri colpi, trafugando anche del pregiatissimo Chanel nº5.