1 marzo. Un emendamento presentato da Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in consiglio comunale, prevede di inserire lo stabile occupato di via Alessandria 12 nel piano vendite degli immobili di proprietà comunale. Se ne discuterà in Sala Rossa mercoledì 7 marzo.
27 febbraio. Ali, Mustapha e Abdulahi avevavano un appuntamento in questura per la notifica relativa alla richiesta di asilo, ma in realtà era una trappola. I tre abitanti della palazzina occupata dell’ex Moi sono stati tradotti in carcere dalla digos accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Secondo gli inquirenti avrebbero incitato la resistenza allo sgombero degli abitanti delle cantine, a fine novembre. Inoltre sono accusati anche di aver partecipato a un’incursione nell’ufficio, all’interno della palazzina, che si occupava dei progetti di ricollocamento. In quell’occasione era stato aggredito il project manager della Compagnia di San Paolo, Antonio Maspoli.

(Attenzione! Per motivi tecnici l’incontro è stato spostato al giorno successivo, ovvero venerdì 2 marzo)
A gennaio 2018 una nuova finanziaria varata dal governo porta a un innalzamento dell’Iva, alla creazione di nuove tasse e di conseguenza ad un aumento sensibile del costo della vita.
La voce degli sfruttati non si fa attendere e le periferie si infiammano, seguite anche dai grandi centri urbani. Prima l’entroterra, poi Tunisi e la costa, come nel 2011, come durante la rivoluzione dei “gelsomini”.
Ogni anno da quel 14 gennaio 2011, le strade della Tunisia si infiammano, quasi a indicare una promessa disattesa, a evidenziare la correlazione impossibile tra progresso democratico e progresso sociale.
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22 febbraio. È stata una serata movimentata quella scatenata dalle anime antifasciste accorse nel centro di Torino per assediare la convention di Simone Di Stefano, leader di CasaPound. A detta della stampa sei agenti sono rimasti feriti, mentre ci sono stati due fermi tra i manifestanti, poi rilasciati.
La polizia ha inseguito per tutta la serata il corteo, composto da circa 500 persone nelle vie del centro attorno all’Hotel NH, dove era in corso il comizio. Ci sono stati lanci di petardi e bottiglie a cui la polizia ha risposta con lacrimogeni, varie cariche di alleggerimento e spruzzi di idrante.
Vicino alla stazione di Porta Susa gli antifascisti hanno divelto le barriere e spezzato le lastre di pietra del pavimento. A quel punto la polizia ha deciso di disperdere il corteo con una prolungata carica che ha sospinto i manifestanti su corso Inghilterra fino ad arrivare in via Garibaldi dove il corteo si è ricompattato e ha proseguito per terminare in piazza Santa Giulia.
E mentre quelli del corteo si scontravano con gli agenti in via Colli, quelli di CasaPound frignavano con la polizia. «Li avete fatti arrivare troppo vicino. Sono a cinquanta metri da noi. Questa non è sicurezza».
22 febbraio. Perquisizioni preventive tra militanti di estrema destra e antagonisti torinesi in vista della presentazione del programma elettorale da parte del candidato premier di Casa Pound Simone Di Stefano. Un antifascista è stato tratto in arresto durante la perquisizione del suo appartamento perché trovato in possesso di un non meglio specificato spray. L’incontro avverrà questa sera alle 21:00 all’Hotel Nh su corso Vittorio Emanuele II. Gli antifascisti si ritroveranno invece alle ore 19 a Porta Nuova.
21 febbraio. Per chi è avvezzo passeggiare tra le periferie di Torino non sarà di certo un così traumatico cambiamento sapere che l’amministrazione taglierà l’8 % dei bilanci delle varie Circoscrizioni mettendo ancora più a repentaglio una serie di servizi minimi, quali ad esempio il taglio dell’erba nei vialetti e nei parchi della città. D’altronde se su corso Taranto, ad esempio, già l’anno scorso a giugno si poteva ancora camminare in mezzo alla savana per portare fuori il cane, adesso il safari potrà durare almeno fino a luglio o più in là.
21 febbraio. La Compagnia Oltre Dora dei carabinieri ha effettuato massicci controlli nella zona attorno al Ponte Mosca, fermando 40 persone e setacciando sei esercizi commerciali. Due bar in Lungo Dora Napoli sono stati costretti a sospendere l’attività per la presenza di lavoratori in nero.
21 febbraio. Una quindicina di leghisti si trovano in piazza Crispi e poi ai Giardini ex-Gft con le bandiere e la scorta della polizia per chiedere più sicurezza. A Barriera di Milano e Aurora non stupisce che certi politici passino in questo periodo per timbrare il cartellino pre-elettorale con la motivazione della sicurezza dei quartieri. Tra di loro, Tonelli, presidente del Sap e candidato del Carroccio, che lamenta a Torino la mancanza di 1400 unità di polizia, mentre i suoi colleghi Maccanti e Benvenuto sproloquiano con i giornalisti di clandestini e certezza della pena. Nessuno si avvicina al presidio leghista, ma in c.so Emilia un capannello di contestatori, che urlano loro quanto siano poco desiderati e quanto facciano schifo, viene tenuto a distanza dal dispositivo di polizia.

21 febbraio. A quanto pare le iniziative davanti alle mura di un carcere sono tornate di moda, non tanto tra chi le ha sempre portate avante, quanto sui tavoli delle procure. Così, dopo l’indagine sui fatti di capodanno, il PM Andrea Padalino ha deciso di calvalcare l’onda rispolverando un vecchio presidio del 2012 davanti le mura del carcere di Alessandria, distribuendo diversi avvisi di conclusione indagini preliminari a compagni di Torino e di altre città.
21 febbraio. Porta Palazzo cambierà a vista d’ochio, lo presagiscono gli enormi progetti di trasformazione che gravano sull’area. Non solo la recente notizia che il palazzinaro Molino ha comprato i palazzoni ATC su via Fiocchetto, ma ora la Gastameco, società del gruppo Finde esperta nel settore alberghiero, ha deciso di finanziare un progetto di ostello nell’ex caserma dei Vigili del Fuoco che sorge all’incrocio tra corso Regina Margherita e Piazza della Repubblica, già di proprietà Cassa Depositi e Prestiti. Nove milioni di euro per lanciare l’avventura dei “Combo Hostel”, che nell’ex-caserma prevederà 250 posti letto, ampi locali al piano terra per iniziative di attrazione turistica e culturale, un comparto ristorativo affidato a Slow Food e soprattutto “prezzi calmierati” che, stando all’esperienza già rodata di Bologna, per periodi medio lunghi si attesterebbe dai 200 ai 230 euro al mese per un posto in doppia. Insomma porte aperte per turisti e giovani studenti, che magari devono spendere giusto il tempo di un master o un corso di formazione e poi via, a discapito di una Porta Palazzo sempre più ripulita dalle scritte, dagli indesiderati e forse pure da un pezzo del mercato, a giudicare dai progetti in cantiere sulla parte del pesce.