29 maggio. Comizio elettorale in piazza della Repubblica del ministro La Russa. La piazza è ripulita, gli abusivi costretti a nascondersi qualche ora, tutta la polizia politica della provincia è sguinzagliata alla ricerca di sovversivi e contestatori. Puntuali i sovversivi si fanno vedere, e distribuiscono volantini ai passanti. Circondati, ovviamente. Nonostante questa blindatura, qualche frequentatore del mercato riesce ad avvicinarsi comunque al ministro, e ad insultarlo. E già, perché il fascista La Russa non sta sulle palle solo ai controllatissimi sovversivi: e la digos, poverina, non può certo controllare tutti i passanti. Leggi i volantini distribuiti, in italiano ed in arabo. (more…)
28 maggio. I quattro antirazzisti arrestati il martedì precedente con l’accusa di aver gettato dei volantini dentro alla sede di Largo Saluzzo della Lega Nord vengono scarcerati, ma sono obbligati a firmare in questura due volte alla settimana.
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27 maggio. Serata di merda per i ragazzi di Borgo Dora che sono soliti bersi una birra prima di cena nei dintorni del ponte Carpanini. L’esercito è schierato, i vigili urbani e i poliziotti circondano il ponte. In mezzo camminano sette leghisti con tanto di fazzoletto verde al collo: tra i sette militanti sono stati notati Roberto Zenga, consigliere di circoscrizione, e un pittbull marrone del quale non è stato possibile scoprire il nome. Va in scena una ronda padana, insomma – altro che birra e chiacchiere prima di cena. Scocciato per la confusione, per la forzata assenza dei propri amici senza documenti e della birra, uno dei ragazzi del ponte chiede spiegazioni ad un agente della Digos che cammina là attorno facendo finta di niente. E questo, imbarazzato, gli risponde: “stanno solo girando un film”.
26 maggio. Quando, in tarda serata, si sparge la voce del fermo dei sette compagni a San Salvario un gruppone di solidali si radunano in corso Brescia all’angolo con corso Giulio Cesare ed improvvisano un blocco stradale con uno striscione e con dei bidoni della spazzatura rovesciati. Poi cominciano a correre e bloccano altre due strade, sempre rovesciando bidoni in mezzo alla via e scandendo slogan antirazzisti. Poco dopo qualche decina di persone – tra italiani del quartiere, militanti dei “Comitati spontanei”, e rappresentanti locali dei partiti di centro-destra – scendono in strada inferociti e se la prendono con un gruppo di compagni che staziona di fronte alla casa occupata posizionata proprio nell’epicentro del casino.
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26 maggio. Nel pomeriggio qualcuno entra rumorosamente nell’ufficio rapporti sociali della Lega Nord di largo Saluzzo, a San Salvario, e getta in aria dei volantini. Dopo una mezz’oretta, un poco più in là, sette compagni vengono fermati dalla polizia e portati in questura: quattro di loro saranno trasferiti alle Vallette in nottata, accusati di aver preso parte all’iniziativa. Nello stesso pomeriggio, dall’altra parte della città, crolla la vetrina di un’altra sede della Lega, quella di via Cenischia. Mai abbastanza sotto attacco, i leghisti riceveranno la solidarietà del Sindaco e di qualche Ministro.

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26 maggio. I due antirazzisti arrestati il sabato precendente con l’accusa di aver ribaltato un banchetto de La destra in mezzo a Porta Palazzo vengono rilasciati, ma sono obbligati a firmare quotidianamente in questura. (more…)
Udienza di convalida, in mattinata, per Fabio e per Marco, i due redattori di Radio Blackout arrestati sabato mattina dopo che un gazebo de “La destra” piazzato a Porta Palazzo aveva dato il giro. Il giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere subito e si è preso tempo fino a domani mattina per decidere della loro sorte.
Ma sappiamo che i due sono allegri: uno dei tanti solidali presenti stamattina è riuscito a dribblare la Digos dentro ai corridoi dei piani alti del Palagiustizia ed è riuscito a vederli, anche se sarebbe vietatissimo. Ha portato loro i saluti nostri, quelli del mercato, quelli di tanti compagni da fuori che ci hanno chiesto e hanno voluto sapere. E i saluti, anche, dei tanti senza-documenti che ci sono stati vicini in questi giorni. Fuori dal tribunale, una quarantina di persone, ad aspettarli.
Qualche notizia in più, intanto, sulla giornata di domenica. A quanto riportavano le pagine locali de “La Repubblica” stamattina, nella nottata, in mezzo alle strade di Porta Palazzo sono bruciati dei cassonetti della monnezza, mentre uno striscione invitava i razzisti a starsene lontani dal quartiere. E nel pomeriggio, invece, un “corso di politica” che si teneva nella sede provinciale della Lega Nord di via Poggio è stato bruscamente interrotto da un gruppo di ragazzi che ha bersagliato l’edificio di bottiglie e di spazzatura. Come a dire: ogni momento può essere buono, per rompere l’anima ai razzisti.
Ascolta la diretta dal presidio raccolta da Radio Onda d’Urto di Brescia:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/2009-05-25-13-02_simone-approfondimenti.mp3]
25 maggio. Manovre tra i quadri della Lega Nord. A Druento, a guidare i Giovani Padani d’ora in poi ci penserà una donna: Sara Zambaia, di 21 anni.
25 maggio. Una bomba carta esplode dentro al vano motore del furgone di un residente arabo di corso Principe Oddone. Secondo alcune voci del quartiere potrebbe trattarsi di un attacco razzista.
25 maggio. Il centro storico di Caselle è troppo piccolo per passeggiarci se non hai i documenti e sei scuro di pelle. A farne le spese un ragazzo del Togo, portato da Caselle alle Vallette.