Un piano niente male

Torino cronaca delira

Prima di smettere di ridere, pensate a questo: in un periodo di bassissima conflittualità all’interno del centro di corso Brunelleschi, la rivolta di Lampedusa e il trasferimento a Torino di una ventina di rivoltosi hanno provocato 1) la liberazione di tutte le donne recluse, 2) uno sciopero della fame degli uomini rimasti dentro, oltre a 3) una serie di iniziative di solidarietà dall’esterno. Niente di che – certo – rispetto al piano spifferato dai “servizi” di Torino Cronaca, o – per essere seri – rispetto alle attuali, enormi, esigenze sociali di liberazione. Ma nient’affatto male, per essere a Febbraio. Un buon punto di partenza per le lotte a venire.

Detto questo, potete dare un’occhiata

Buon divertimento.

Niente

24 febbraio. Inseguimento in centro. Di corsa un ragazzo del Mali, dietro la polizia, in mezzo un passante che cerca di agguantare il fuggitivo ma rimane – meritatamente – travolto. Niente droga, niente risse, niente di niente. Ma niente documenti: in galera per resistenza.

Voli

24 febbraio. Ancora un ponte aereo tra Lampedusa e Torino. Questa volta sono diciotto i tunisini trasferiti con il solito Md80 della Air Italy: scortati in volo da trenta poliziotti hanno trovato ad attenderli sulla pista un cordone di polizia e, una volta
identificati, sono stati caricati su di un pullman e – circondati da volanti e sirene spiegate – trasportati fino in corso Brunelleschi.


Il comandante Giuseppe Gentile, proprietario della Air Italy.

Blocco (in uscita)

 23 febbraio. Chiusa San Michele, Valsusa. Una settantina tra operai e impiegati della Cabind, saputo che l’azienda ha deciso di licenziarli tutti fra due mesi, si riunisce in assemblea nella sala mensa della piccola fabbrica. Dopo qualche ora di discussione, si decide come prima forma di mobilitazione il blocco delle merci in uscita: dai magazzini dell’azienda d’ora in avanti potranno uscire solo più camion vuoti. Per sostenere la lotta – che sarà lunga e dura – viene organizzato un presidio permanente di fronte allo stabilimento, notte e giorno, in via Torino 38.

Lampedusa, Torino… e Milano

Nelle parole di Fabio, del Comitato antirazzista milanese, l’estendersi delle fiamme di rivolta partite da Lampedusa fino a dentro al Cpt di via Corelli. E non solo. Da una diretta di Radio Blackout.

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/fabio-su-corelli.mp3]

Pietre

22 febbraio. Intorno alle quattro del pomeriggio cominciano a radunarsi sotto alle mura di Corso Brunelleschi un bel po’ di antirazzisti torinesi e tanti profughi della casa occupata di corso Peschiera. L’intenzione condivisa è di farsi sentire dai prigionieri – che fino al giorno precedente erano ancora massicciamente in sciopero della fame – e in particolar modo dai reduci della sommossa di Lampedusa. La musica a tutto volume si alterna agli interventi, le dirette di radio Blackout da dentro le gabbie si alternano ai fumogeni e ai petardi. Poi si decide di partire: la gente blocca la strada e comincia a sfilare lungo il perimetro del centro. Ma qualcuno si stacca dal corteo e – dai lati – comincia a battere con delle pietre contro tutto quello che può fare rumore: pali, cassonetti della spazzatura, segnali stradali. Altri li imitano: il rumore, ritmato, è sempre più forte. Intanto, i muri del centro si riempiono di scritte. Arrivati di fronte all’entrata del Cpt, il rumore è assordante – colpi di pietre ed urla: «Libertà!». Qualche uovo finisce sugli agenti schierati ai cancelli. Intanto, da dentro, i reclusi battono anche loro, rispondono e fanno casino, fino a che la polizia non entra nel recinto e – da oltre le gabbie – si fa vedere minacciosa, ben armata di scudi, caschi e manganelli. Incerti tra la paura e la rivolta aperta, i reclusi tentennano. Alla fine la tensione si allenta, e le guardie si allontanano dalle gabbie. Il corteo intanto è finito e si è trasformato di nuovo in presidio. Ancora pietre ritmate, ma a sfumare. Poi il silenzio: ci saranno altre occasioni.

Ascolta alcune delle testimonianze raccolte da Radio Blackout durante il presidio…
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/da-dentro-1.mp3]

…e il corteo.
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/da-dentro-2.mp3]

Come si chiudono i Cpt

Mentre guardi il video, ascolta la voce di uno dei protagonisti della rivolta di Lampedusa rinchiuso dentro al Cpt di Torino, intervistato da Radio Blackout:

[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/da-lampedusa.mp3]

Vernice rossa

21 febbraio. “La Croce Rossa gestisce i lager per migranti”, “Fuoco ai Cpt” sono alcune delle scritte comparse nella notte sui muri di 8 sedi della Croce Rossa a Torino, Settimo, Chivasso, Pino, Chieri, Moncalieri, Nichelino e Beinasco. A Moncalieri, alle scritte è stata aggiunta una secchiata di vernice rossa.

Cooperative rosse

20 febbraio. Sono le sette di sera e la gente si affretta a tornare a casa con le borse della spesa quando un manipolo di antirazzisti si ritrova di fronte all’ingresso dell’Ipercoop di via Livorno. All’interno del supermercato hanno già seminato tra le merci diverse migliaia di volantini che denunciano la gestione del lager di Lampedusa da parte del consorzio di cooperative rosse Legacoop. Non si capisce, urlano al megafono, se siano da considerarsi rosse per la vergogna di questa pesante responsabilità, o molto più semplicemente per il sangue dei tanti immigrati perseguitati sui quali guadagnano, nascondendosi dietro alla retorica dell’etica e dell’impegno sociale. Gli antirazzisti, in solidarietà con i reclusi nel CIE (ex-Cpt) di corso Brunelleschi in sciopero della fame, aprono due striscioni con su scritto: ‘Legacoop gestisce lager’ e ‘Non c’è lager dal volto umano’, e per un paio d’ore distribuiscono volantini agli attenti consumatori.

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Casino al Cpt

20 febbraio. Proteste al Cpt di Torino perché una donna, venuta da fuori Torino per portare un pacco di vestiti a un detenuto suo parente è stata allontanata – e pare anche in malo modo – dalle guardie del lager.

Ascolta una testimonianza da dentro…
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/casino-al-cpt.mp3]

…e da fuori
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/donna-malmenata.mp3]