Classifiche

4 novembre. Sembra essere “le Gru” di Grugliasco il centro commerciale che fa più vittime: nella sola giornata di ieri tre suoi clienti sono finiti in carcere per aver cercato di portarsi a casa dei vestiti senza pagarli ed altri due, minorenni, sono stati “solo” denunciati a piede libero.

Studiare fa male

4 novembre. Durante la notte precedente alla festa delle forze armate, ignoti imbrattano con vernice rossa la sede della Scuola di applicazioni militari a Torino, lasciando sul muro la scritta “scuola di assassini”, per ricordare chi e che cosa studia lì dentro, e per terra alcuni manichini insanguinati, per ricordare gli effetti nefasti di certi studi.

Leggi l’articolo di Epolis sulla vicenda.

Vecchia scuola

Abbiamo ricevuto questo comunicato da un Liceo occupato a Milano, e ci siamo commossi. Non certo perché sia la prima occupazione di questo movimento, ma perché ci risulta essere la prima occupazione vera, cioé completamente autogestita dagli studenti, senza gli insegnanti. Chi vuole, lo può volantinare nella propria scuola, o nella prima scuola che incontra per strada.

Il liceo artistico Caravaggio il giorno 3 novembre 2008 occupa l’istituto scolastico per i seguenti motivi:

1. contro la legge Gelmini e la legge finanziara Tremonti, che a causa della crisi economica del paese, taglierà i fondi alla scuola pubblica privandoci di accedere ad un’istruzione libera, gratuita e ricca di contenuti;

2. contro la militarizzazione della città (in particolare di via Padova dato che la nostra scuola si trova proprio lì!);

3. contro ogni forma di razzismo fomentata dall’attuale governo;

4. dare più valore all’arte che verrà duramente penalizzata dalla riforma scolastica in quanto verranno tagliate le ore di indirizzo (da 40 ore a settimana a 32).

Attualmente l’occupazione procede senza la partecipazione degli insegnanti, la scuola è nelle mani degli studenti. Domani si svolgeranno attività artistiche, verranno proiettati film a tema con le varie assemblee. Cercheremo comunque una cooperazione con i docenti interessati alle attivita dell’occupazione.

Gli occupanti del Liceo Artistico “Caravaggio”, Milano.

E se non ci credete, ascoltate un’intervista con un’occupante, in diretta da Radio Blackout
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/liceo_caravaggio.mp3]

33

3 novembre. Retata dei vigili sulla linea 33. Vittima un clandestino centroafricano, tradotto in carcere.

Ostinazione

2 novembre. Piove, e le guardie presidiano di nuovo via Cottolengo. Due condizioni assai sfavorevoli per allestire un mercatino abusivo. Come se non bastasse, gli avvoltoi di The Gate vanno dagli ambulanti impauriti per cercare di convincerli ad andare a nascondersi in via Lanino, dove non passa nessuno. Alla fine, qualcuno prende coraggio e si mette in piazza della Repubblica, dietro la fermata del 3, dove il via vai di persone è più fitto. La polizia, fissa in punta a via Cottolengo, gli volta le spalle e fa finta di niente, sperando che nessuno se ne accorga.

Fuori programma

1 novembre. Anche se è sabato, il mercato di Porta Palazzo non c’è (pare che oggi si festeggino tutti i santi). Qualche abusivo vorrebbe riempire il vuoto con la sua bancarella, ma purtroppo via Cottolengo è tutt’altro che deserta: la occupano poliziotti, vigili e alpini. Verso mezzogiorno salta fuori il solito pallone, ma dopo due calci viene sequestrato da un solerte poliziotto. Con la polizia non si gioca, certo, e nessuno ha mai sostenuto il contrario. Spunta fuori un altro pallone, e la partita riprende. La polizia lascia libera via Cottolengo, ma ormai è troppo tardi per mettere su un mercato. Pazienza, l’importante è liberare un angolo di piazza.

Occhio per occhio

1 novembre. Improvviso slancio creativo della redazione di Torino Cronaca. Il giornale prima pubblica le foto di alcuni degli antirazzisti che frequentano abitualmente il mercato domenicale di via Cottolengo, scattate di nascosto da dietro le persiane socchiuse da qualche coraggioso residente. Dopo qualche giorno quelle stesse foto – condite di velate minacce – tappezzano il quartiere e il foglio razzista raccoglie i proclami di due abitanti della zona, che – a nome di tutto il quartiere – giurano vendetta contro “chi protegge i criminali”. Torino Cronaca si compiace di aver creato questa notizia e spara il solito titolo: “La piazza si ribella: fuori gli squatter, non vi vogliamo”. Il foglio di Beppe Fossati, ovviamente, si dimentica di far notare che, ora come ora, a fronte dei due suoi scarsini “amici reporter” che urlano alla rivolta “anti-anarchici” sono centinaia gli abitanti del quartiere che frequentano il mercato di via Cottolengo – quando la polizia e i razzisti lo permettono, ovviamente.

Leggi l’articolo di Torino Cronaca del 28 ottobre

Leggi l’articolo di Torino Cronaca del 1 Novembre

Leggi l’articolo del Giornale del Piemonte del 1 Novembre

Autostrada

31 ottobre. L’autostrada Torino-Milano rimane paralizzata per qualche ora, occupata all’altezza di Chivasso dagli operai della Dayco, che hanno appena appreso che l’azienda vorrebbe chiudere i battenti.

Sabbia

Le frontiere sono linee invisibili che puoi valicare con un passo. Poggi il piede e sei un altro – o sei morto.
Le frontiere sono linee. Invisibili, soprattutto se tracciate in mezzo ad un deserto. Ma c’è un di qua e un di là anche tra un granello di sabbia e quello che gli sta accanto.
A vigilare sui granelli di sabbia libici, e sui passi che li scavalcano, ci penserà una grande azienda italiana: la Finmeccanica. Se le aziende avessero una coscienza, la coscienza di Finmeccanica sarebbe già nera d’inferno ancor prima di iniziare a progettare il sistema di controllo elettronico che impedirà agli scampati dei disastri centroafricani di cercare sorte migliore verso il mediterraneo – respingendoli in mezzo al deserto. Ma le aziende una coscienza non ce l’hanno, e non ce l’avranno mai.
Come sempre, allora, tocca a noi.

Ascolta Gabriele del Grande, del sito Fortress Europe, che illustra ai microfoni di Radio Black-Out il testo dell’accordo tra Italia e Libia.
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/frontiere-invisibili.mp3]

Per saperne di più sul rapporto tra la sabbia del deserto libico, Porta Palazzo e il giudice Padalino, leggi anche:
Gheddafi, Lampedusa, Porta Palazzo
Ostacoli

Centri commerciali

31 ottobre. Un giovane rumeno finisce alle Vallette con l’accusa di aver rubato una maglia nel Centro commerciale Biellascarpe di Chivasso, ed altre due invece vengono denunciate per un furto di cosmetici alle Gru di Grugliasco.