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30 luglio. Nel pomeriggio, la prima e la quarta commissione del Consiglio comunale torinese stanno per discutere la proposta del fascista Ravello e del leghista Carossa di estendere a Torino il rilievo delle impronte digitali ai bambini rom. (more…)

Guastatori

30 luglio. Saranno del 132mo reggimento del Genio guastatori, tutti reduci di missioni all’estero, i 150 soldati occuperanno Torino nei prossimi giorni. A quanto pare, presidieranno il Cpt, la Sinagoga, la sede della Croce Rossa di Settimo e quella di Torino (per difenderle, a quando dicono i giornali, dai “raid vandalici degli anarchici”), e poi pattuglieranno il Parco Stura. Ancora non si sa se i consigli di Davide Balena sulla dislocazione del resto della truppa saranno accolti o meno.

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Balene grigioverdi

Ragù zigano

29 luglio. Scomparse tre delle cinque papere comunali che vivevano nello stagno del parco Colonnetti, a Mirafiori Sud. Voci di quartiere dicono siano finite arrosto, pranzo domenicale per pensionati in tempi di crisi. Ma Alberto Acquaviva, consigliere di An della decima circoscrizione, non ci mette molto ad avvelenare il clima di questa storia che sembra uscita dalla penna di Italo Calvino ed insinua sulle gazzette locali che a mangiare le papere siano stati alcuni Rom accampati da tempo in zona.

Balene grigioverdi

Chi di voi, nelle prossime settimane, si ritrovasse con una pallottola conficcata nella coscia, magari sparata da un reduce dell’Iraq che ha scambiato il Valentino con Nassiriya, sappia che potrà portare le proprie rimostranze a Davide Balena, che potete ammirare in foto qui dabbasso.
Appassionato di Risiko, studente di Scienze politiche, coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia, capogruppo alla quinta circoscrizione nonché responsabile degli Enti Locali per lo stesso partito, Davide Balena ha promosso una decina di ordini del giorno in differenti Consigli di circoscrizione nei quali suggerisce a ministero e prefettura la miglior dislocazione delle truppe quando queste entreranno in città: oltreché al Cpt e alla Sinagoga, lui vedrebbe bene i genieri a scavar trincee al Parco Stura e al Valentino, i granatieri a pattugliare i portici di via Nizza e di via Terni, i lagunari a scandagliare i fondali dei Murazzi, e poi gli alpini di guardia in via Berthollet e in piazza Bengasi. Ah!, dimenticavamo. Cavalli di Frisia, sacchi di sabbia e torrette per isolare il Lidl di via Aosta, unica vera e radicale minaccia alla Civiltà occidentale.

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I-Pod

28 luglio. Prende un I-Pod dagli scaffali, toglie la placchetta antitacchegio, e poi va alle casse dove, però, viene intercettato dalla vigilanza. Riesce a divincolarsi, ma fuori lo aspettano già i carabinieri. All’Auchan di Venaria.

Fonderie

28 luglio. I vigili urbani riescono a sgomberare le ultime famiglie dal campo alle spalle delle fonderie Lingotto, a Moncalieri.

Maiali

27 luglio. Un giorno di sciopero della fame in Corso Brunelleschi, per protestare contro le continue vessazioni “alimentari” cui vengono sottoposti i detenuti. Spesso, difatti, i detenuti musulmani devono insistere per non avere carne di maiale nel piatto e altrettanto spesso vengono derisi dai crocerossini di servizio al Centro. La scintilla è la sera precedente, quando, per l’ennesima volta, le pietanze fornite sono solo a base di maiale e – contemporaneamente – la Croce rossa si rifiuta di curare adeguatamente un detenuto che ha la febbre alta: tutti gettano i piatti per terra e avvertono gli antirazzisti fuori. Nel giro di qualche ora il centralino del Cpt viene sommerso di telefonate di protesta. Così, nel pomeriggio, l’ammalato viene curato e un ispettore visita i reclusi per informarsi sulla situazione dei pasti. In serata lo sciopero della fame rientra.

In pasto ai pesci

25 luglio. Annusato il puzzo sempre più acuto di fascismo che permea l’aria delle nostre città il capo-bottegaio dei comitati spontanei torinesi, Carlo Verra, indossa la divisa e gioca al rialzo. Chiede, nell’ordine, che il sindaco utilizzi i suoi nuovi poteri intensificando le retate, che il governo costruisca nuove carceri, altri Cpt e, soprattutto, che i respingimenti dei clandestini avvengano direttamente al largo, tra le onde del mediterraneo.

Precari

25 luglio. Naturalmente ostili alle occupazioni precarie e sottopagate due rumeni si recano in una agenzia interinale di Leinì e ne escono senza lavoro, ma con un cellulare e un orologio che non avevano all’entrata. I carabinieri ne arrestano uno, l’altro riesce a dileguarsi.

Panico in questura

25 luglio. Se ne va il questore Stefano Berrettoni, trasferito a dirigere il servizi centrali anti droga al Viminale. Non è una promozione, ma neanche una punizione, questo trasferimento improvviso e in sordina. (more…)