Una casa per tutti

6 luglio. In mattinata nove famiglie rumene occupano una casa abbandonata da molti anni in Aurora, proprio dietro a Porta Palazzo. Fino al giorno prima vivevano nel campo di Via Germagnano, in mezzo ai topi e al fango. (more…)

Schianti

Due sedicenni, il primo di luglio, arrivano sopra un motorino all’incrocio tra via Monginevro e via De Sanctis, tentano di svoltare e vengono travolti da una macchina della polizia che stava portando alle Vallette un neo-detenuto. Uno dei due ragazzi, Manuel, è senza casco e, dopo aver sbattuto la testa sul parabrezza della gazzella entra in coma. Morirà il giorno successivo. (more…)

Stronzi

5 luglio. Un migrante internato dentro al Cpt di corso Brunelleschi è in fila per farsi visitare dal medico. Alza lo sguardo da terra e incrocia quello di un poliziotto. «Cazzo guardi?» dice il poliziotto. Il migrante fa finta di niente, poi si scusa, poi dice al poliziotto di lasciarlo stare. Poi fa per entrare dal medico perché è il suo turno e, non appena volta le spalle, il poliziotto gli tira una sberla da dietro e lo spinge dentro.

Badanti

5 luglio. Una giovane peruviana, badante a Milano, è stata bloccata dai vigili di Porta Palazzo perché vendeva Dvd taroccati al mercato.

Caldo

4 luglio. Visita al Ferrante Aporti dopo la rivolta di tre giorni prima: «I ragazzi protestavano perché avevano troppo caldo. Cosa assolutamente vera, lì dentro è un forno, le camerate sono fatiscenti sovraffollate e i bagni sono luridi.» Un sovversivo? No, è una dichiarazione del fascistissimo Ghiglia. Un mistero? No, ha solo colto l’occasione per chiedere la costruzioni di nuove carceri, più moderne – e soprattutto più capienti.

Schiavi a Grugliasco

4 luglio. Blitz notturno al Centro agroalimentare torinese di Grugliasco, con cinque stranieri arrestati e tredici denunciati perché senza permesso di soggiorno. Dall’inizio dell’anno gli arresti sono stati ventuno e le denunce quarantotto. (more…)

Vallette

3 luglio. Un ergastolano di quarantun anni prova a suicidarsi alle Vallette, ficcando la testa in un sacchetto di plastica. Le guardie lo bloccano. È gravemente malato ma continuano a tenerlo in cella.

Volume

3 luglio. In un incontro con il prefetto, il sindaco di Collegno Silvana Accossato avrebbe chiesto lo sgombero degli occupanti del “Mezcal”, colpevoli di aver tenuto i volumi troppo altri durante un concerto di qualche sera prima.