Casa a punti

4 gennaio. Una delibera dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte centrale istituisce un «contratto a punti» con un punteggio base per gli assegnatari degli alloggi popolari, e la figura degli «accertatori», deputati a vigilare sul rispetto delle regole condominiali. Con la fine dei punti, dopo un  certo numero di sanzioni, termina ance il diritto a vivere nell’appartamento. Perché diventi operativa, c’è bisogno che la delibera venga inserita nella legge regionale sull’edilizia sociale.

Sullo sgombero dell’Asilo

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La notizia è apparsa nelle scorse settimane, a distanza di qualche giorno l’una dall’altra, da due quotidiani online torinesi. Il primo si occupa prevalentemente di cronaca cittadina, con quei toni scandalistici tanto cari alla nutrita schiera dei giornali reazionari; il secondo è invece una delle voci che, a sinistra, pungola chi governa, in cerca di qualche dialettica contraddizione e ben attenta però a non calcare troppo la mano.

Due degni rappresentati, insomma, di quella pluralità di interessi che spinge o si dichiara perlomeno favorevole allo sgombero dello stabile di via Alessandria 12.

Partendo dall’alto dell’attuale scena politica cittadina, troviamo la giunta Appendino che si sarà sicuramente legata al dito le critiche e contestazioni costanti ricevute dai compagni che frequentano l’Asilo e dalle persone sotto sfratto che si organizzano con loro. Un contrasto netto esplicitato sin da subito, senza quei tentativi di lisciare il pelo alla giunta pentastellata, abbozzati da altre realtà “di movimento” torinesi in maniera più o meno maldestra e strategica, per la sua contrarietà al Tav o per l’attenzione alle periferie sbandierata in campagna elettorale.

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2018 3.0

3 gennaio. Sono tornate a manifestare le maestre che rischiano l’esclusione dalle graduatorie a causa di una sentenza del Consiglio di Stato che estromette tutti e tutte le diplomate magistrali ante 2001/2002. La manifestazione si è poi trasformata in un blocco del traffico in pieno centro di circa trecento persone, su corso Vittorio Emanuele II, all’altezza dell’Ufficio Scolastico Regionale.

2018 2.0

2 gennaio. Un petardone è esploso nella notte tra l’uno e il due gennaio, sul cofano di una Mercedes parcheggiata vicino alla sede della Fiom-Cgil, in via Sagra di San Michele. Che sia opera di un burlone ostile ai macchinoni di lusso o di qualche lavoratore con l’orticaria per i sindacati, il gesto strappa un’altro piccolo sorriso per questo 2018.

2018 1.0

1 gennaio. Alcune macchine private dei civich di via Bologna, riconoscibili per il tagliando della Polizia Municipale, sono state danneggiate nella notte di capodanno. Le persone, probabilmente due, erano incappucciate e sono state riprese da una telecamera di servizio. Parabrezza infranti, righe sulla carrozzeria e qualche salto sul cofano per un inizio di anno gioioso e teppista.

2018 Buongiorno

1 gennaio. Dopo i bagordi più o meno festaioli della notte di capodanno una passante, attraversando le strade del proprio quartiere per salutare l’anno nuovo, nota all’incorcio tra corso Vercelli e via Emilia una lunga barricata di bike sharing. Mentre quei pesanti e male accozzati velocipedi arancioni, spuntati come funghi negli ultimi mesi, impedivano la circolazione alle macchine, qualche centinaio di metri più in là una banda di goffi e zelanti vigili prendevano misure e analizzavano la corretta strategia per rimettere in piedi un semaforo completamente sradicato, con palo annesso.

Buon capodanno … movimentato

31 dicembre. Il classico saluto di capodanno ai detenuti del carcere delle Vallette questa volta si è rivelato più movimentato del solito. Tra la sessantina di persone circa accorse per l’occasione, qualcuno ha pensato bene di concedersi una pausa dal consueto utilizzo verticale degli artifizi pirotecnici, provocando un po’ di scoppi e scintille colorate tra le gambe dei plotoni di celere schierati a difesa delle recinzioni. Qualche carica e qualche lancio di tutta risposta e, a quanto si legge dai giornali, una poliziotta della scientifica (di quelle in borghese sempre con la telecamera in mano, si può presumere) ferita da una bottiglia e ricoverata in ospedale. Una scena non così usuale che speriamo abbia strappato un inaspettato e meno annoiato sorriso ai detenuti accorsi alle finestre, a guardare e urlare.

Monossido in corso Brescia

28 dicembre. Una violenza silenziosa continua ad abbattersi su chi è costretto ai limiti della sopravvivenza, in alcuni pezzi di questa città. In corso Brescia tre donne e quattro bambine sono rimaste intossicate da una perdita di monossido di carbonio, probabilmente causata da un braciere usato per riscaldare di notte l’abitazione.

Housing inside

28 dicembre. Dopo i vetri rotti negli uffici del project manager e le sberle da lui prese direttamente sul campo, il quartetto a capo del progetto di gestione e sgombero dell’ex Moi ha espresso la volontà di riportare una parte delle persone già evacuate all’interno delle palazzine restrutturate. L’obiettivo sarebbe la sperimentazione di un “nuovo modello di housing sociale” direttamente all’interno del complesso olimpico.

Gtt: meno duecento

28 dicembre. Spuntano anche 200 esuberi nel piano industriale per salvare la Gtt e riportarla al pareggio di bilancio. Qualche giorno fa, in attesa della stesura ed approvazione definitiva, era stata paventata nel piano anche la possibilità di aumentare del 5% la spesa dei biglietti.