Magistrali retrò

27 dicembre. Circa un centinaio di persone questa mattina ha manifestato davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, bloccando a tratti corso Vittorio Emanuele II. Il presidio è stato indetto dalla Cub per protestare contro la decisione del Consiglio di Stato di non ammettere nelle graduatorie ad esaurimento (Gae) tutti quegli insegnanti diplomati alle magistrali prima del 2001/2002, rivedendo così il primo parere favorevole del Tar. Ciò costringerà di fatto molti insegnanti assunti oramai a tempo indeterminato o già nelle graduatorie da anni, a perdere il posto o la speranza di assunzione.

Ritardo selettivo

two-dust-bowl-refugees.jpg

Riorganizzazioni e ristrutturazioni non si palesano solo quando l’occhio dello studioso riesce a indagarle, ma soprattutto quando incidono direttamente sul quotidiano di molti. Una suggestione arriva dal racconto della figlia adolescente di un’amica che non riesce mai ad arrivare in orario a scuola, non perchè non si sveglia in tempo ma perchè la linea 77 è battuta a una frequenza bassissima, circa un bus all’ora.

Ciò è la diretta conseguenza dell’introduzione del sistema Bip che ha creato dati per rendere più efficiente il sistema di trasporto pubblico torinese. Frequenze sempre più rade o soppressioni lungo le tratte dove i passeggeri non hanno l’abitudine di pagare, quindi fermate dell’autobus colme di gente in attesa in certi angoli della città.

Ciò accade nel medesimo periodo in cui la Gtt è al collasso, alla ricerca di investitori per non essere commissariata. Lo stesso momento in cui i lavoratori preoccupati delle sorti del proprio posto all’interno di un’azienda instabile si agitano e scioperano. Contemporaneamente al moltiplicarsi dell’offerta di sistemi di trasporto che si basano sull’utilizzo di applicazioni e della modalità sharing.

Per chi ha pochi soldi, zero documenti, a chi mancano strumenti smart e canali d’accesso ai servizi non rimane che attendere alla fermata dell’autobus e accumulare ritardi e disguidi nel procedere della giornata tanto da pensare, non a torto, che la città, la possibilità di attraversarla e la velocità nel farlo li siano negati.

Bonus in coda

21 dicembre. La vita continua a scorrere per quanto le maglie fitte e piene di scartoffie della burocrazia ne ostacolino costantemente il cammino. È il caso delle 4000 mamme, circa, che non hanno ancora avuto alcuna risposta alla loro richiesta di accedere agli 800 euro del “bonus mamma domani”, voluto dal governo Renzi, per far fronte alle prime spese per i propri neonati. Le procedure di smaltimento sarebbero dovute partire a inizio 2017 ma sono in realtà slittate a maggio, con i conseguenti esorbitanti ritardi.

Fenix sui muri

19 dicembre. Dopo lo sgombero del Fenix, occupato l’estate scorsa e posto sotto sequestro il 13 dicembre, durante la notte sono comparse alcune scritte sui muri di Palazzo Civico e dell’Urban Center: “La fenice tornerà a scrivere le pagine della autogestione”.

Da Caltanissetta a Parigi

 

centro-immigrati-pian-del-lago-caltanissetta-625x350.jpg

La rivolta del 13 novembre all’interno del Cpr di corso Brunelleschi aleggia ancora nell’aria: a ridosso del presidio davanti alle mura che si è tenuto sabato scorso, una perquisizione approfondita e preventiva ha interessato i reclusi dell’area rossa, dando tuttavia esito negativo. L’area rossa è stata riaperta da poco, dopo i lavori di ristrutturazione in cantiere oramai da mesi, portando la capienza del centro agli attuali 145 posti circa. E se non fosse per le due aree bruciate e distrutte durante l’ultima rivolta, la struttura sarebbe tornata a pieno regime come non lo era oramai da anni.

(more…)

Telt e Politecnico

19 dicembre. Un accordo tra il Politecnico di Torino e Telt, la scoietà italo-francese incaricata della costruzione della linea ad alta velocità Torino-Line, ha dato vita a un master in “Tunneling and tunnel boring machine”. Coinvolgerà dodici studenti per cinque anni, con studi direttamente sul campo ossia in cantiere.

Sgombero in piazza Madama

15 dicembre. Sgomberata una palazzina abusivamente occupata al civico numero 4 della piazza di San Salvario. Dopo il distacco di alcuni allacci abusivi di corrente elettrica e l’allontanamento delle persone presenti nello stabile, la proprietà provvede a murare gli ingressi e le finestre dei sei appartamenti.

Presidio di Natale

manif-presidio.jpg

Venerdì 15 dicembre – ORE 18,00 – DISCUSSIONE ALLE SERRANDE di Corso Giulio Cesare 45 con alcuni compagni greci che si organizzano e lottano contro i centri di detenzione ed espulsione ad Atene.

Sabato 16 dicembre – PRESIDIO AL CPR – ORE 15,00 – CORSO BRUNELLESCHI angolo VIA MONGINEVRO.

Fuoco ai Cpr, una cosa attuata e attuabile.

Supermercati antidegrado

14 dicembre. Guido Montanari si difende dalle accuse, rivolte alla giunta Appendino, di aver dato il via libera alla costruzione di sei supermercati per rimpinguare le casse comunali. Durante il consiglio aperto della Circoscrizione 6, in cui è stato presentato il progetto della nuova Ipercoop di via Botticelli, il vicesindaco ha spiegato la funzione antidegrado dei centri commerciali che sorgeranno in corso Vercelli, via Bologna e corso Traiano, attaccando invece quelli ereditati dalla precedente giunta Fassino.

Risposte

flying-calendar-bn.jpg

Giovedì scorso si è tenuta l’udienza di riesame riguardo la carcerazione di Beppe, accusato di non aver risposto ad un controllo di polizia nella casa in cui era detenuto agli arresti domiciliari e per questo rinchiuso successivamente nel carcere delle Vallette da ormai un paio di mesi. A inizio settimana è arrivata la risposta dei giudici che hanno rigettato la richiesta di modificare la misura custodiale in carcere con quella degli arresti domiciliari. Le motivazioni di tale rifiuto sono ancora ignote e verranno rese pubbliche tra qualche giorno. Quello che è certo invece è che ci vorrà altro tempo per portare di nuovo la sua situazione di fronte a un giudice e forse si dovrà aspettare il 26 di gennaio, giorno dell’inizio del processo.

Intanto sempre in questi giorni il Gip Pasquariello ha rigettato l’istanza di liberazione per gli arrestati di agosto costringendo Cam, Larry, Fran e Antonio ancora in casa e Beppe dietro le sbarre.

Nella notte di ieri un saluto rumoroso ha rotto il silenzio intorno al penitenziario torinese per ricordare a Beppe che non è solo e per portare solidarietà a tutti coloro che sono rinchiusi dentro quelle infami mura.

Rinnoviamo quindi l’invito a scrivere a Beppe:

Giuseppe De Salvatore

Via M. A. Aglietta n 35

 10151 Torino