Servizi congiunti
6 aprile. I vigili urbani del “servizio congiunto Pianezza-Alpignano” arrestano una giovane nigeriana per non aver ottemperato ad un ordine di espulsione.
6 aprile. I vigili urbani del “servizio congiunto Pianezza-Alpignano” arrestano una giovane nigeriana per non aver ottemperato ad un ordine di espulsione.
6 aprile. Gli agenti di Barriera Nizza fermano un giovanotto in strada a San Salvario; lo perquisiscono e gli trovano un bel pezzo di fumo. Sono fieri i poliziotti: anche se solitario, uno spacciatore arrestato in più fa statistica. Peccato che il bel pezzo di fumo, analizzato dai loro colleghi della scientifica, si sia rivelato cartone pressato.
All’alba di sabato 5 aprile un incendio ha gravemente danneggiato il Castello di Moncalieri, sede tra l’altro del comando del battaglione Piemonte dei carabinieri. Ma niente paura, l’incendio ha colpito l’ala sbagliata, e tutti i militari sono rimasti illesi. Merito certo del loro proverbiale acume: secondo Raphael Zanotti, inviato della Stampa, “i carabinieri del Battaglione Piemonte si sono accorti dell’incendio dalle fiamme”. Secondo indiscrezioni non confermate, pare che ci i avrebbero messo un po’ a capire che era inutile prendere a secchiate i loro berretti, e questo spiegherebbe i ritardi dei soccorsi.
Da parte sua, il colonnello Pierfranco Diana, comandante del battaglione, ci tiene ad elogiare l’encomiabile comportamento tenuto dai suoi uomini: “Li ho visti sfidare il pericolo, tra fumo e rischi di crolli, mettendo in salvo arredi, mobili, quadri di inestimabile valore. Con sangue freddo hanno eseguito alla perfezione gli ordini ma anche mettendo parecchio spirito di iniziativa.” Spirito di iniziativa… quadri di inestimabile valore…. quasi quasi viene in mente la storia del maresciallo Arciere e di un altro castello, la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Ma questa – come si dice – è un’altra storia…
Nel frattempo, è scoppiata la polemica sui controlli antifumo, che non sarebbero scattati. La cosa più intelligente l’ha detta Johnny, “ragazzo col piercing”, intervistato dalla Stampa: “Nel Castello di Moncalieri abitano i carabinieri da una vita. Vengono a controllare se abbiamo del fumo e poi si lasciano bruciare il castello sotto il naso.” In effetti, tutta questa storia puzza di bruciato.
6 aprile. Alessandria. Nella notte tra sabato e domenica, incendiate due auto della famiglia di Angela Luongo, segretaria della Lega Nord in Val Cerrina e candidata al Senato. Sempre dai giornali si apprende che a marzo il cofano di un automobile di un militante della Lega era stato rigato con “frasi ingiuriose”.
6 aprile. Due marocchini di 24 e 27 anni aggrediscono i carabinieri che volevano sequestrar loro felpe, borse e scarpe contraffatte.
5 aprile. Un magazzino dismesso in strada delle Ghiacciaie, usato come rifugio da alcuni stranieri, va a fuoco nella notte. Secondo la polizia potrebbe trattarsi di un incendio doloso.
5 aprile. Dopo tre giorni di permanenza in strada del Portone, dodici caravan di evangelisti spagnoli vengono accompagnati fuori città dalle pattuglie del nucleo nomadi dei vigili urbani. Alberto Ravello, consigliere comunale di AN, chiede più controlli e propone la costruzione di un “recinto”.
5 aprile. Una ventina di venditori di scarpe di via Cottolengo vengono ammanettati e portati via dai carabinieri durante un’operazione anti-contraffazione. Non si registra nessuna reazione di protesta.
5 aprile. Rissa al mercato di Porta Palazzo tra un gruppo di massaie magrebine e alcuni ambulanti italiani a causa, pare, di una cassetta della frutta lasciata in mezzo ai piedi. Compiaciuto, il quotidiano Torino Cronaca titola: “Guerra tra marocchini e italiani” e “Negozianti aggrediti”.
4 aprile. I militanti dell’UDC di Grugliasco si dimenticano le serrande della sede aperte e, la mattina dopo, si ritrovano la scritta: «1 voto per la pedofilia – 1 voto per il paradiso fiscale – 1 voto per la chiesa».