Epidemia

14 marzo. Piossasco. Inaugurata dal capogruppo fascista in Consiglio comunale la nuova sede di An. E’ in via Palestro 111.

Mercato immobiliare

13 marzo. Un giovane collegnese si finge intermediatore immobiliare e riesce farsi consegnare – dentro a un bar di corso Francia, a Torino – cinquantamila euro in contanti dai proprietari di una grande tenuta umbra. Poi qualcosa va storto e questo tentativo di critica pratica alla speculazione edilizia naufraga, tra avvocati che urlano, inseguimenti in motorino e banconote che svolazzano sui marciapiedi di Parella.

Residenze sabaude

13 marzo. L’apertura al pubblico della Reggia di Venaria ha finalmente rivelato una qualche utilità sociale. Nel giro di quattro giorni, difatti, la biglietteria è stata svaligiata due volte.

Niente fiori

13 marzo. I militari della Guardia di Finanza di Lanzo fermano ed espellono un venditore abusivo di fiori.

Sicurezza

13 marzo. A dimostrazione di come l’ossessione sicurezza giovi sia ai politici di destra che a quelli di sinistra, il Coordinamento Comitati Spontanei di Torino, capitanato dall’immarcescibile Carlo Verra, invita nello stesso dibattito Pietro Marcenaro – deputato del Pd – e Guido Crosetto – coordinatore di Forza Italia. A moderare la discussione il direttore di Torino Cronaca Beppe Fossati, e a giudicare gli intervenuti il Pm Andrea Padalino. Tutti barricati dentro al salone del Sermig di Ernesto Olivero, a Borgo Dora. Fuori dal salone schiere di celerini e nugoli di uomini della Digos, ad evitare che il dibattito prendesse pieghe inaspettate.

Vernice rossa

12 marzo. Nella notte, ignoti scagliano numerosi gavettoni di vernice rossa e diverse uova contro la sede della Camera di commercio di Torino.

Fino all’ultimo respiro

Dieci anni fa morivano Baleno e Sole.
Avevano scelto di scagliare la loro vita nell’uragano della guerra sociale, con l’imprudenza tipica degli amanti. L’hanno fatto fino all’ultimo respiro. Non avevano tempo di attendere, e il miraggio di società future non ha placato la loro urgenza di vita. Hanno scelto di andare a cercare il nemico, di stanarlo. L’hanno aspettato ai bordi scuri della strada, come ladri nella notte.
Questo ci portiamo dentro di loro.

Basta piagnistei. Non inghiottiremo altra paura. Basta con le “vittime della repressione”. Non ne possiamo più. Sole e Edo non sono “vittime di qualcosa di più grande di loro”, non più di quanto lo siamo tutti. Se Baleno, come Sole, ha scelto di evadere in questo modo, non togliamogli anche la dignità di quella scelta, per quanto tragica ci possa sembrare. Per quanto male faccia. E quanta paura. Già, perché in un mondo in cui tutto è preventivato quella scelta ci rende in ogni istante, in faccia alla buona o alla cattiva sorte, sempre e comunque padroni assoluti della nostra vita. E la libertà fa paura…

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In mezzo a una strada

11 marzo. Per evitare lo sfratto, una famiglia marocchina si barrica in casa e si incatena nell’alloggio popolare assegnato dal Comune. Secondo i servizi sociali non hanno più i requisiti per restare nella casa popolare in via Tunisi. Ci pensano i Carabinieri a sgomberare gli occupanti, lasciandoli in mezzo a una strada.

Lista infinita

11 marzo. Un operaio di 37 anni muore a Chivasso, colpito dal pistone di una pressa che stava riparando.