Colonna di fumo

13 luglio. Attratti da una colonna di fumo che si levava da dentro le mura del Cpt, quattro anarchici vengono fermati da una agitata pattuglia della polizia in via Maria Mazzarello. I quattro – tre ragazzi e una giovane donna vengono inoltre denunciati come i presunti autori di alcune scritte vergate sulle mura del lager: «Questo è un lager della Croce Rossa» e «Rivoltelle ai rivoltosi».

Basta firme

29 maggio. Il giudice decide di revocare le misura cautelari contro i tre amanti della libertà sotto processo per aver occupato la sede della Croce Rossa di Torino. Dopo oltre cinque mesi dai fatti due di loro erano ancora costretti a firmare in questura quattro volte alla settimana, il terzo una volta sola. Ora non più.

Aperitivo a Santena

12 maggio. Santena. Durante l’aperitivo organizzato dalla croce rossa italiana, una decina di persone ha allestito un contro aperitivo sotto lo striscione: “La croce rossa gestisce i nuovi lager”. Il banchetto è stato quasi subito sgomberato da due pattuglie del carabinieri coadiuvati da un vigile di sinistra, dal sindaco, dalla moglie del sindaco, da una crocerossina in lacrime, da un sedicente appartenente alle forze dell’ordine e da alcuni malavitosi locali. A questo punto i contestatori si sono trattenuti ancora per un’ora nella piazza volantinando e parlando con volontari della croce rossa e passanti.

Interrotta cerimonia Cri ad Asti

6 maggio. Durante la giornata nazionale della Croce Rossa ad Asti un gruppo di persone, ha interrotto la presentazione dei nuovi mezzi srotolando uno striscione che riportava la scritta: “LA CROCE ROSSA GESTISCE I NUOVI LAGER” e distribuendo volantini, in presenza del Sindaco, del prefetto e delle varie autorità civili e militari della Croce Rossa. Hanno ricordato la responsabilità della Cri nella gestione del lager per migranti, come quello di corso Brunelleschi a Torino.

Presidio al Balon

16 dicembre. Presidio al Balon in solidarietà ai tre occupanti della croce rossa.

Nous ne supportons plus

Nous ne supportons plus de vivre dans une ville qui héberge un lager.
Nous ne supportons plus de voir des gens poursuivis dans les rues, enfermés et déportés parce qu’ils n’ont pas de papiers.
Nous ne supportons plus que ceux qui luttent contre des infâmies énormes telles que les Centri di Permanenza Temporanea puissent être incarcérés et jugés – comme c’est arrivé à plusieurs anarchistes de Lecce, qui après plus d’un an de prison sont en résidence surveillée depuis cinq mois.
Nous ne supportons plus ceux qui disent d’attendre, que tout se règlera, ceux qui nous promettent qu’après demain, grâce à la gauche au pouvoir…
Nous ne pouvons plus attendre : c’est pour ça que nous occupons aujourd’hui les locaux de la Croix Rouge.
Nous resterons enfermés ici tant que la direction régionale de la Croix Rouge ne s’engagera pas formellement et par écrit à renoncer à la gestion du lager de Corso
Brunelleschi.
Aucun pas en arrière.
Fermer les CPT est possible, immédiatement.

Les occupants
Torino, 15 décembre 2006

We cannot stand anymore

We cannot stand anymore to live in a town which hosts a lager.
We cannot stand anymore to see people chased in the streets, locked down and deported because they do not have their papers.
We cannot stand anymore that those who fight against huge infamies like Centri di Permanenza Temporanea could be arrested and prosecuted – as it happened to some anarchists from Lecce, who are taken into home custody after more than one year in jail.
We cannot stand anymore those who are telling us to wait, that everything will be better, those who promise that tomorrow, with the Left government…
We cannot wait anymore: so today we are occupying the regional office of the Red Cross.
We will be staying in here until the Red Cross Regional Board will formally and officially give up managing the lager in Corso Brunelleschi.

Not a step behind.
Closing CPT’s is possible, now.

The occupants
Turin, December 15, 2006

Occupata la Croce Rossa

15 dicembre. Tre amanti della libertà si barricano all’interno della sede della croce rossa italiana in via Bologna 71, dichiando che non se ne andranno finché la Cri non rinuncerà a gestire il lager di corso Brunelleschi. Una quindicina di solidali si raduna all’esterno dell’edificio volantinando ed esponendo striscioni contro la Cri e contro i Cpt. Nessun responsabile dell’organizzazione si degna di rispondere, e dopo due ore la polizia sfonda la porta ed arresta i tre occupanti, con l’accusa di violenza privata ed occupazione.

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