
Burgos, gennaio 2014: nel quartiere di Gamonal gli abitanti si ribellano alla costruzione di un nuovo boulevard che avrebbe trasformato la vita del quartiere, bloccano il cantiere e quando la polizia interviene seguono quattro giorni di scontri.
Parleremo con un compagno di Gamonal delle giornate di organizzazione assembleare e delle nottate a costruire barricate fintantoché l’amministrazione non ha dovuto abbandonare i lavori.
Lunedì 10 aprile alle ore 21
Presentazione della versione italiana dell’opuscolo “Gamonal: quartiere vivo,
quartiere combattivo” all’Asilo occupato di via Alessandria 12
Qui il manifesto da scaricare

5 aprile. Nel quartiere Aurora qualcuno approfitta della notte per imbrattare alcuni punti della riqualificazione del quartiere. Sui muri di quella che sarà “La scuola possibile”, sulle vetrate di un ufficio della SanPaolo, sui portoni dei nuovi palazzi residenziali di lusso, sulla facciata della Nuvola Lavazza e sullo IAAD, la vernice sporca e ricorda il ruolo di certi luoghi nella guerra ai poveri della zona.
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L’insofferenza sommersa contro la reclusione si fa strisciante e ogni tanto prova a venir fuori tra i reclusi di corso Brunelleschi, a volte canalizzandosi verso l’autolesionismo personale, a volte trovando sfogo in modalità ragionate collettivamente.
Lunedì sera un ragazzo dell’area gialla, allo stremo della sopportazione per la prigionia, ha provato a impiccarsi ma i compagni di camera lo hanno tirato giù impedendogli di togliersi la vita. Un’altra goccia in un vaso già sufficientemente pieno che ha fatto prendere la decisione a tutti i ragazzi detenuti nel Centro torinese di iniziare lo sciopero della fame. Così martedi c’è stato il rifiuto totale della sbobba solitamente servita e a mezzanotte tutti i reclusi sono usciti dalle aree minacciando i lavoranti della struttura di bruciare i materassi.
Una volta nel cortile per due ore hanno tenuto una battitura contro le inferriate all’urlo di libertà e la polizia non si è fatta vedere.
Uno degli obiettivi era quello di farsi sentire da chi abita nei palazzi vicini, che qualcuno si rendesse conto di vivere fianco a fianco a una prigione come quella. L’effetto sortito tra i “vicini di casa” non è stato però quello immaginato: qualche residente si è lamentato con le forze dell’ordine della situazione di disagio per il quartiere, qualcun altro ha chiamato i giornalisti per esprimere il suo stupore rispetto a questa protesta notturna.
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5 aprile. Un Daspo della durata di otto anni è stato disposto contro un ultrà della Juventus appartenente al gruppo Viking. Il provvedimento è legato a una denuncia per istigazione a delinquere presentata dalla Digos. L’ultrà sarebbe l’autore di numerosi post apparsi su Facebook con offese e insulti verso le forze dell’ordine, i cui agenti vengono a volte indicati con fotografie e generalità complete.
4 aprile. In seguito a ripetute segnalazioni dell’Enel su anomali consumi di corrente nella zona di Gerbole, tra Rivalta e Orbassano, i carabinieri della locale stazione hanno rilevato degli allacci abusivi in una villetta. Oltre a rimuoverli e denunciare il proprietario, gli uomini dell’Arma hanno sequestrato 34 elettrodomestici tra frigoriferi, asciugacapelli, frullatori, computer etc. A richiederlo espressamente il pm Antonio Rinaudo, titolare dell’indagine, che ritiene questi oggetti “pertinenti al reato” e di importante “valore probatorio”.
2 aprile. Con l’inizio del nuovo anno scolastico verranno aperte a Torino due nuove scuole private per ricchi. La “Scuola Possibile” con una retta di 8.000 euro l’anno avrà sede nel Basic Village in Aurora, mentre la “World international school” che può costare dai 10.090 a 13.640 euro aprirà all’interno del villaggio Juventus alla Continassa.
Entrambe si propongono di scompaginare il tradizionale metodo di insegnamento e i programmi della didattica in uso nelle scuole pubbliche a colpi di nuove tecnologie e approcci “creativi”, ed entrambe hanno tra gli obiettivi quello ambizioso di formare i figli di imprenditori, dirigenti e manager per essere “i nuovi leader etici del ventunesimo secolo”.
I reclusi di tutte le aree del Cpr di Torino hanno cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la reclusione e le pessime condizioni della struttura.
31 marzo. Controlli a tappeto attorno a via Montanaro da parte degli agenti del commissariato Barriera Milano, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine, dell’Immigrazione, delle Unità Cinofile e della Polizia Amministrativa. Controllati 2 locali commerciali cui sono state elevate multe di 30mila e 3mila euro. Identificate 30 persone di cui 4, immigrati, sono stati portati preso gli Uffici Immigrazione della Questura perchè privi di documenti, dopo gli accertamenti 2 sono stati rilasciati e gli altri colpiti invece da un provvedimento di espulsione. I controlli delle forze dell’ordine si sono poi diretti verso uno stabile in cui sono stati sgomberati due appartamenti occupati e denunciate due persone per invasione di terreni o edifici. Fermati infine due marocchini trovati in possesso di hashish e cocaina, uno è stato denunciato a piede libero mentre l’altro è stato arrestato.
30 marzo. Dopo il presidio davanti all’assessorato del lavoro in concomitanza con il tavolo tra la ditta tedesca, i rappresentanti dell’azienda sanitaria pubblica e i sindacati, le addette alle pulizie hanno deciso di scioperare. La posizione della Dussmann è incontrovertibile; la protesta contro i tagli degli orari di lavoro e degli stipendi interessa tutti i lavoratori degli ospedali della Città della Salute e dell’Asl To1, per ora solo alle Molinette hanno incrociato le braccia. Lo sciopero delle 380 addette alle pulizie ha mandato in tilt il servizio di nettezza, la consegna dei farmaci e della biancheria. Il personale ospedaliero ha cercato di tamponare i disguidi creati dalla protesta, mentre l’azienda ha spedito personale sostitutivo per ripristinare il servizio.
30 marzo. In mattinata, su un tram della linea 9, un ragazzo sprovvisto di biglietto ha mandato il controllore all’ospedale. Rivelatosi senza valido titolo di viaggio il passegero ha fornito false generalità, risultate incongrue al controllo, allora, ha aggredito l’uomo della Gtt. Il ragazzo è riuscito a scendere dal mezzo e ad allontanarsi velocemente, rendendo vano l’intervento dei colleghi del controllore. Il bigliettaio, invece, è stato portato all’ospedale Maria Vittoria.