Aurora quartiere smart vol.4 – faglie

 

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In Aurora quartiere smart vol.3 – nuvole tetre, abbiamo parlato di Largo Brescia come una di quelle zone di frattura in cui le nuove politiche della città prevedono l’installazione di poli produttivi, nella fattispecie la Lavazza, in grado di ricompattare le funzioni economiche di  sfruttamento urbano e gli attori sociali ad esse legate lungo direttrici di sviluppo territoriale ben determinate.

Queste direttrici non rispettano quella che si pensa essere la forza centrifuga che dal centro s’irradia per cerchi concentrici al resto della città, alle periferie, ma si stagliano lungo i quartieri a seconda dell’interesse differenziato che questi ricoprono all’interno di un nuovo assetto flessibile di pianificazione urbana, quello che cerca di reimpostare la vita sociale e la sua valorizzazione creando in primis il suo substrato materiale. In questa visione del capitalismo contemporaneo la creazione dell’offerta (termine usato nella sua accezione di mercato) di occasioni di vita differenziate, miste, tra le quali scegliere il proprio percorso di produzione e di consumo, si fonda sulla struttura della “rete”, non solo relazionale ma anche spaziale, con i giusti collegamenti infrastrutturali e, non meno importante, immaginifici tra pezzi di città.

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Senza mezzi

23 gennaio.  I lavoratori Gtt incrociano le braccia per ventiquattro ore per protestare contro la mancata assunzione di cento autisti e trentacinque operai prevista da un accordo pregresso con l’azienda che si è invece poi appellata alla legge Madia riuscendo a bloccarne l’iter.

Mentre pochi mezzi pubblici circolano per la città, pur nel rispetto delle prescrizioni sulle fasce orarie garantite, sotto Palazzo Civico i lavoratori assieme alle sigle autonome Faisa, Fast e l’Ug danno vita a un presidio di protesta per chiedere all’amministrazione il rispetto degli accordi. Durante il presidio alcuni pullman che ancora circolano per la via vengono bloccati e gli autisti sono invitati ad unirsi allo sciopero.

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Comitati versus Suk

22 gennaio. Qualche decina di persone, per lo più facenti parte di comitati di quartiere come “Quadrilatero Aurora” e “Aurora e Legalità”, si ritrovano all’angolo tra via Aosta e Lungo Dora Firenze per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di insediare il cosiddetto Suk nel terreno lì dietro, proprietà della Città Metropolitana. Adriana Romeo, rappresentante del gruppo di associazioni e commercianti, dice che sono pronti alla monitorazione continua contro situazioni di illegalità o abusivismo. Invece Luca Deri, presidente democratico della Circoscrizione, afferma di essere scontento per le disattese promesse di riqualificazione dell’area di Ponte Mosca.

Blitz al campo rom

14 gennaio. I poliziotti del commissariato di Madonna di Campagna assieme alla Polizia Municipale hanno fatto incursione nel campo rom di via Germagnano. Hanno sequestrato 5 abitazioni dismesse, espulso due uomini, arrestato una ragazza rivelatasi destinataria di un ordine di carcerazione, spedito un ragazzino in comunità poiché individuato come autore di lanci di pietre in tangenziale e furti d’automobili.

Il bobby

14 gennaio. La giunta Appendino fa scendere in piazza i vigili per un servizio di sicurezza e di prossimità. La funzione della presenza capillare nelle piazze e nei luoghi d’aggregazione di unità speciali di civich dovrebbe elevare i livelli di vigilanza e controllo. Per svolgere questa mansione i vigili sono stati individuati su base volontaria, selezionati per motivazione e capacità comunicative.

Mc Fit

14 gennaio. Viene inaugurata una palestra di 1900 metri quadri, su tre piani negli spazi dell’ex Gft, all’angolo tra corso Giulio Cesare e corso Brescia, aperta e gestita da una multinazionale tedesca. Con un investimento di 2 milioni di euro la palestra è stata arredata in maniera eccentrica, con dettagli orientaleggianti e graffiti di writers torinesi, ed è stata dotata di attrezzature fitness all’avanguardia. La palestra in Aurora è già la seconda in funzione in città e ne apriranno altre due, entrambe in aree periferiche: “scegliere le zone meno facili della città” è il marchio di fabbrica della Mc Fit. La scelta è piaciuta all’assessore allo sport Roberto Finardi, mentre Patrizia Alessi è soddisfatta poiché i clochard e i tossici sono stati allontanati dal porticato.

Qualcuno degno di nota

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Nonostante il freddo pungente gli sfratti non si fermano e così anche i picchetti che si organizzano per resistervi, provando a tener testa alle rigidità invernali. Tra quelli avvenuti nelle prime settimane di gennaio vorremmo raccontarvene uno nello specifico, non perché sia stato particolarmente significativo rispetto ad altri nel suo svolgersi ma piuttosto perché ci siamo imbattuti in un proprietario degno di menzione: il signor Remo Ghirardi.

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Sentieri di sfruttamento

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Dietro ogni cartolina si celano quei colpi di piccone e scalpello che trasformano una materia informe o oramai obsoleta in un quadretto armonico, dove ogni elemento sembra superare le rigidità e le repulsioni reciproche. E’ in quest’ottica che va letto il progetto di ricerca e promozione culturale ad opera della Compagnia di SanPaolo denominato “Torino e le Alpi”, così come la narrazione elaborata dall’associazione Dislivelli alle origini del progetto. Uno degli obiettivi propagandati sarebbe quello di intrecciare il profitto derivante da un nuovo “turismo sostenibile” con il lavoro gratuito o sottopagato dei richiedenti asilo, dislocati nei vari centri di seconda accoglienza dei comuni alpini. (more…)

Vasi comunicanti

11 gennaio. L’anno 2016 si è concluso con tre settimane di cassa integrazione per i lavoratori della Maserati di Grugliasco, e così inizia anche quello nuovo: a partire dal 6 Febbraio gli operai saranno di nuovo a casa. Si aggiungono a 600 lavoratori del reparto presse di Mirafiori per cui la cassa integrazione scadrà a fine febbraio, e ai 214 del settore costruzione stampi per i quali durerà fino al 5 marzo. Il volume delle produzioni è da tempo ridotto, nello stabilimento di Grugliasco è passato da 36 mila vetture a poco più di 23 mila nel periodo dal 2014 al 2016. I sindacalisti puntano il dito verso gli ultimi investimenti Fiat-Chrysler diretti oltre oceano, verso le città dell’automobile statunitensi, dove il mercato è più importante e remunerativo.

Bambini tutelati, stipendi pignorati

11 gennaio. Aumentano di mille le famiglie che non pagano più la retta della mensa nelle scuole della città. Nell’anno 2014-2015 i casi di morosità erano 10.258, durante l’anno appena passato se ne contano invece 11.151. A preoccupare Federica Patti, assessore ai Servizi educativi, è come recuperare il denaro non versato dai morosi che nel 2015-16 hanno creato un buco di 6,5 milioni di euro. Il sistema di recupero del comune è rigoroso: attraverso il borsellino elettronico introdotto nel 2013 i morosi ricevono un avviso a inizio anno scolastico che, se rimane inascoltato, diventa un’ingiunzione di pagamento. Il servizio di riscossione è affidato alla società Soris, che provvede a fermi amministrativi delle auto, al pignoramento del quinto dello stipendio se il pagamento del debito ritarda. La Patti non esclude modifiche sul sistema di recupero crediti in futuro, però tranquillizza dichiarando che gli scolari saranno tutelati e non saranno esclusi dal servizio, come invece succede a Novara e a Trofarello.