Perché ce l’hai con me?

28 dicembre. Un operatore della Croce Rossa di ritorno dal centro per senza fissa dimora di piazza Massaua viene circondato da un gruppo di circa dieci persone in zona Porta Palazzo. I dieci, a detta dell’operatore visibilmente ubriachi, bloccano l’auto di servizio sul quale sta viaggiando e la danneggiano scagliandole addosso persino una bicicletta. Il comitato torinese della Croce Rossa afferma che si tratta di un vero e proprio agguato anche se non riesce a immaginare il motivo di tale aggressione. La squadra mobile della polizia di Torino, intanto, svolge accertamenti.

Finanziamenti

27 dicembre. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano per le periferie della giunta Appendino stanziando 18 milioni di euro per gli interventi previsti dal progetto AxTO.  Questi milioni sono solo una parte dei 41 che verranno investiti, attraverso una collaborazione tra pubblico e privato, nelle zone marginali della città compiendo quella che, con vanto, viene declamata un’operazione di agopuntura urbana.

Senza casa non ci sto

23 dicembre. Diverse famiglie che negli scorsi mesi avevano occupato alcuni appartamenti Atc tra Falchera e Barriera di Milano, bloccano per qualche minuto la rotonda con la sfinge, all’ingresso dell’autostrada di Torino nord. Striscioni, cori, fumogeni e petardi per protestare contro gli sgomberi che da gennaio dovrebbero interessare le case Atc occupate. Lunedì le famiglie assieme al sindacato Asia-Usb si erano sedute al tavolo con Comune e Atc per capire se ci fosse qualche soluzione per risolvere il problema abitativo; alla richiesta di lasciare gli alloggi in attesa di avere le risposte per l’emergenza abitativa gli occupanti avevano ribattuto con un corteo che aveva bloccato per circa due ore i tram alla Falchera.

Lì sì, qui no

22 dicembre. La Città Metropolitana riunita in consiglio ha deciso che il suq, il cosiddetto mercato del libero scambio della domenica, non potrà essere traslocato nell’area del ponte Mosca. L’assemblea ha approvato la mozione presentata da alcuni consiglieri del Pd che nega il comodato d’uso sui terreni dell’ex Provincia dove da inizio gennaio il Comune di Torino avrebbe voluto spostare il mercato.

Partnership

22 dicembre. Le istituzioni della Città Metropolitana hanno intenzione di elaborare un “patto di inclusione” rivolto agli abitanti dell’Ex Moi, con l’obiettivo di ospitare le persone che attualmente ci vivono in delle strutture più piccole e diffuse, proposte dalla Diocesi e dalla Compagnia di San Paolo.  Il progetto prevede in primis il censimento totale degli abitanti, mentre la gestione verrà affidata a un gruppo di Project Management nel quale verranno coinvolti anche dei rappresentanti dei rifugiati dell’Ex Moi.

Le possibilità di una retta

22 dicembre. All’interno del Basic Village di via Foggia, su idea della direttrice dello IAAD Laura Milani, nascerà “La scuola possibile”. Si tratta di un istituto elementare privato dove, in linea con le tendenze avanguardiste della social innovation, i bambini sperimenteranno tempi, moduli didattici, compiti e rapporti con gli insegnanti differenti rispetto al norma scolastica. La retta annuale per iscriversi ammonterà a circa settemila euro.

Padalino e compagnia cantante

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L’udienza del Riesame dell’operazione del 29 novembre si è svolta stamane mentre fuori si teneva un presidio solidale. Sul marciapiede di fronte al tribunale si è accalcato un folto gruppo di persone: qualche occupante della casa dove vivono alcuni degli arrestati, solidali ancora più motivati dal fresco aggravamento delle misure, qualche partecipante dell’assemblea contro gli sfratti e alcuni compagni da fuori città. Attendendo la fine dell’udienza, non solo per scaldare i piedi intirizziti, i presidianti si sono mossi in un piccolo corteo attorno all’isolato del Palagiustizia. Srotolato uno striscione che recitava “Meglio senza salario che Ufficiale Giudiziario”, il gruppo si è fermato davanti all’Ufficio Notifiche Esecuzione e Protesti, il luogo da cui partono gli ordini di sfratto e i funzionari addetti all’esecuzione. Come se non bastasse gli ufficiali giudiziari sono anche responsabili di vari riconoscimenti all’interno delle indagini che stanno colpendo chi resiste agli sfratti, è il caso delle identificazioni dell’ufficiale Giuseppe D’Angella in occasione degli ultimi arresti.

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Sulle bacheche del Palagiustizia

14 dicembre. Nelle bacheche, all’ingresso di svariate aule, nelle scale e nel parcheggio del Palagiustizia sono comparsi diversi manifesti che prendevano di mira il lavoro del Pm Andrea Padalino e del Gip Loretta Bianco, ricordando come “Alcuni pubblici ministeri insieme ad alcuni gip hanno fatto dell’utilizzo di misure cautelari basate su inchieste inconsistenti lo strumento per reprimere qualunque forma di conflitto sociale”.

A Le Vallette

Abbiamo avuto conferma che i compagni si trovano tutti, perlomeno per ora, nel carcere torinese.

Un’altra notizia è che Silvia, in carcere dal 29 novembre, è in procinto di essere trasferita ai domiciliari, mentre Antonio continua a stare al Lorusso e Cutugno perché dal tribunale fanno storie: la casa in cui dovrebbe andare per la custodia cautelare non sarebbe idonea.

Una bega che dovrebbe però risolversi a breve. Intanto per scrivere a lui e agli altri, ecco come fare:

Antonio Pittalis – Lorenzo Salvato – Giacomo Paolucci – Manuela Mauriello – Gabrio Gallocchio 

 Casa Circondariale Lorusso e Cutugno

 Via Maria Adelaide Aglietta, 35, 10151 Torino