20 novembre. Nel pomeriggio domenicale scandito da uno dei tanti eventi d’attrazione urbana, il TFF, fiumane di persone attraversano il centro e tra loro una cinquantina di carabinieri in alta uniforme, probabilmente appena usciti dall’accademia, s’apprestano a entrare in Piazza Castello. All’improvviso da qualche gruppetto sparuto all’interno della piazza e dalla fermata del tram là vicino si alza contro di loro una voce corale : “tout le monde déteste la police!”.
19 novembre. Ben dodici investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria della municipale hanno indagato sulla presenza di materiale rubato sui teli del mercato del sabato tra Canale Molassi, piazza San Pietro in Vincoli e strada del Fortino. Hanno ritrovato 500 oggetti che risultano taccheggiati, tra questi anche una sedia a rotelle di proprietà dell’Asl di Alba. L’operazione, coordinata dal pm Padalino, ha previsto il sequestro degli oggetti e l’arresto di sei ricettatori.

17 novembre. Gli studenti delle superiori hanno sfilato in corteo per le vie del centro della città. Si lamentano delle riforme nel mondo della scuola operate dal governo Renzi, soprattutto dell’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro. Prima di terminare davanti agli uffici del Miur, in Piazza Castello sono stati gettati contro Mcdonald’s sacchi di letame. Il gesto fa riferimento all’accordo siglato dal ministero con la multinazionale americana che ha dichiarato di poter far lavorare diecimila studenti all’anno.
17 novembre. La corte d’appello che doveva giudicare gli imputati del maxiprocesso Notav, per la resistenza del 27 giugno allo sgombero della Maddalena e per gli scontri con la polizia avvenuti il 3 luglio nel tentativo di riprenderla, ha confermato 38 condanne su 47. Alcune pene sono rimaste identiche rispetto alla sentenza di primo grado, altre sono state diminuite. A conclusione la gente riunita davanti al Tribunale ha occupato la strada e intonando cori si è diretta in corteo verso piazza Statuto e poi verso la stazione di Porta Susa.

Alle 5 e 45 due camionette di polizia stazionavano all’ingresso della casa occupata tra via Lanino e canale Molassi, in mezzo a Borgo Dora. Gli sbirri camminavano già sulle tegole e il tentativo degli occupanti di sbucare fuori dagli abbaini e resistere sul tetto è stato vano. La voce della presenza della polizia è rimbalzata, facendo accorrere una manciata di primi solidali che hanno tentato di infilarsi nel viottolo acciottolato per essere più vicini a ciò che stava accadendo, ma sono subito stati spintonati dai celerini oltre via Mameli, lontani dalla vista dell’uscio della casa. Altre camionette di polizia e carabinieri, auto di digossini e poliziotti in borghese sono arrivate presto a stabilire meglio l’assedio della via, bloccandone qualunque accesso. Intanto, man mano, il gruppetto accorso in supporto accresceva e da oltre lo sbarramento creato dagli sbirri è arrivata la notizia che tutti gli occupanti trovati in casa sono stati portati in questura, eccezione fatta per le mamme, le nonne e i bambini.
(more…)

Le alpi non sono sempre state passibili dello stesso sguardo. A partire dalla fine del XVIII secolo l’ambiente montano viene investito da un nuovo tipo di rappresentazione che coincide temporalmente con l’affermarsi dell’importanza dei contesti urbani. Da quel momento la montagna, prima vista come paesaggio disarmonico se non financo come ostacolo fisico, diventa meta turistica e oggetto del sapere geografico e successivamente di quello della pianificazione territoriale.
(more…)

Mercoledì 16 novembre alle ore 18,30, ci vediamo per una chiacchierata in preparazione del presidio alle Serrande della casa occupata di Corso Giulio Cesare 45; a seguire ci sarà un aperitivo e il racconto da parte di alcuni compagni dell’esperienza di lotta contro le frontiere a Como.
Invece domenica 20 novembre alle ore 15, 30 PRESIDIO CONTRO IL CIE in corso Brunelleschi all’angolo con via Monginevro.
Scarica e diffondi il manifesto

Nonostante i rinvii ottenuti durante la resistenza ad alcuni sfratti di questa settimana, l’uso dell’art.610 rimane una costante, gli ufficiali giudiziari non perdono il vizietto di sospendere la procedura in vista del futuro intervento a sorpresa della polizia. Eppure a volte un po’ di prontezza e buon udito possono riuscire a sventare questo pericolo, proprio come è successo questa mattina in corso Emilia.
(more…)
p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }

Nell’osservare il volume delle scartoffie che un ufficiale giudiziario dall’aria beota porta sottobraccio per le vie di Aurora, si direbbe che le procedure di sfratto non tendono a diminuire. Per lo meno è l’impressione che si potrebbe avere per i quartieri a nord di Torino, nonostante la statistica comunale dal 2015 segni una lieve flessione nelle procedure. Del resto dopo tutto il lavoro che hanno dovuto “svolgere” negli ultimi anni, a continuare a quel ritmo avrebbero svuotato interi isolati. Tuttavia, lasciando ai contabili della Sala Rossa dati e diagrammi, per ben due volte lunedì mattina dei picchetti sono riusciti a resistere allo sfratto, prima in via Cuneo e poi in corso Brescia.
(more…)
8 novembre. Nella notte sulla A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza dello svincolo per Sauze d’Oulx, ignoti hanno dato fuoco a dei pneumatici creando così una barriera che ha interrotto il traffico per un paio d’ore, danneggiando anche l’asfalto.