25 agosto. L’incasso giornaliero dell’ingrosso ortofrutticolo è stato estorto a un’impiegata che si recava a versarlo in un ufficio Intesa Sanpaolo. È stata avvicinata con la scusa di un’informazione da un uomo con casco bianco e pettorina gialla che le ha poi puntato una pistola per farsi dare la borsa.
25 agosto. Compare anche Torino nella lista delle città più pericolose d’Europa, stilata dal sito di informazione wordatlas.com. L’analisi è avvenuta utilizzando Numbeo, un database che raccoglie dati riguardo al costo della vita, la criminalità, l’inquinamento e molto altro, in tutti i paesi del mondo. Al terzo posto, subito dopo Rostov sul Don (Russia) e Bari, Torino spiccherebbe non solo per la criminalità diffusa ma anche per il rischio di ‘disordini civili’ causato dalla presenza di numerosi gruppi ‘anti-establishment’. Un’ipotesi che troverebbe conferma anche nelle analisi dello statunitense OSAC (Overseas Security Advisory Council).

Un articolo del 1964 sulla Stampa Sera ipotizzava per Torino una nuova veste da accompagnare al milennio in arrivo. Stazioni interplanetarie, colline artificiali e un’estetica futuristica che non ha poi visto realizzazione. Stiamo parlando di un periodo in cui la FIAT era al suo massimo produttivo e in cui tutte le vie della città erano contornate da muri di fabbriche grandi e piccole, eppure in questa rappresentazione d’antan non c’è traccia alcuna dell’attività manifatturiera, di un qualche lascito architettonico del “periodo d’oro” della città industriale. Si parla piuttosto di uno spazio funzionale a banche, uffici, zone residenziali, locali per il divertimento diurno e notturno.
Dunque se la raffigurazione qui sopra, nonostante i grattacieli dei padroni sorti negli ultimi anni, ci risulta estranea, il succo della predizione lo è meno. È vero, negli ultimi vent’anni tante sono state le rimodulazioni urbanistiche, dalle nuove direttrici infrastrutturali della mobilità agli immensi vuoti industriali riconvertiti in attività commerciali o in sedi aziendali. Tuttavia la percezione visiva non si è presentata agli abitanti del capoluogo sabaudo come uno shock huxleyano, ma come un restyling di quelle bellezze che già la città aveva in potenza. Questa percezione non svela però la violenza alla quale i processi di riqualificazione si sono accompagnati: dallo svuotamento in massa delle fabbriche nel colpo di coda tra il 2008 e il 2010, passando per i costi immobiliari sempre più alti nei pezzi di città in via di gentrificazione, fino allo sfruttamento sempre più pervasivo e intenso nei nuovi poli logistici e commerciali.
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Non siamo stati certo lesti – è un’ammissione di colpa – a fare un resoconto di ciò che è avvenuto nel Cie torinese in questo agosto. Se per molti è il mese più tedioso da trascorrere nel capoluogo sabaudo, non altrettanto vale per i reclusi del centro d’identificazione ed espulsione che alla placida noia estiva preferiscono il “farsi sentire” in più modi.
E sì, vuoi il caldo afoso dentro alla struttura con le condizioni igieniche che peggiorano, vuoi la voglia di movimento che l’estate porta con sé, la pazienza finisce a ragione molto prima. Siccome le azioni di riottosità sono state tante negli ultimi venti giorni, come anche quelle preventive e di contenimento delle forze dell’ordine, ve le proponiamo sotto forma di cronologia.
Per iniziare il 31 luglio arriva un aggiornamento: tutti i reclusi dell’area blu vengono spostati nella gialla, appena riaperta. Niente di così inaspettato, i lavori di ristrutturazione dentro al Cie continuano lentamente ma senza lunghe soste, disturbati di tanto in tanto dalle rivolte individuali o di gruppo. Per un’area appena rimessa a nuovo, altre passano sotto il solerte lavoro di muratori, elettricisti e idraulici per allargare nuovamente la disponibilità dei posti, attualmente settanta. A essere aggiustate in queste settimane sono l’area blu e l’area rossa.
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19 agosto. Questa mattina ventinove richiedenti asilo da tempo accampati sulle rive della Stura, nell’ex “Tossic Park”, sono stati sgomberati dalla polizia municipale e portati nel centro della Croce Rossa di Settimo Torinese. Il primo ragazzo si era accampato circa otto mesi fa. Sono quasi tutti di origine pakistana. La presidente della circoscrizione 6, Carlotta Salerno, da tempo segnalava la situazione al sindaco Appendino che alla fine ha deciso di intervenire.
18 agosto. In mattinata camionette della polizia e agenti della Digos hanno serrato le vie attorno a via Millio mentre gli agenti della narcotici sono entrati all’interno del CSOA Gabrio. Sono state sequestrate le piante di marjuana del centro e il materiale per l’autocoltivazione. Durante l’operazione sono state sfondate tutte le porte e un muro dell’ex scuola media.
10 Agosto. Nel momento in cui l’amministrazione penitenziaria del carcere delle Vallette ha lasciato inascoltate le richieste di un recluso, quest’ultimo è salito sul tetto del padiglione A per protestare. Il ragazzo ha utilizzato un’antenna per distruggere i faretti d’illuminazione della struttura.
28 luglio. Nei giorni scorsi una villa in strada della Barberina, Barriera di Milano alta, è stata svaligiata per una refurtiva del valore di centomila euro. Si tratta della casa dei proprietari, nonchè sede amministrativa, della Torino Giochi una società che distribuisce slot machine e videolottery. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti chi è entrato furtivamente avrebbe anche messo fuori uso l’antifurto, girato le telecamere e fatto sparire i nastri delle registrazioni.
27 luglio. Poco prima delle ore otto, sul bus 49, mentre percorre la tratta su via Bologna, i controllori Gtt invitano una donna cinese sprovvista di valido titolo di viaggio a scendere per poter compilare la multa. Un uomo di mezz’età inizia a protestare contro il lavoro svolto dagli uomini del controllo. La discussione si esacerba fino a che l’uomo in polemica sferza un colpo all’ufficiale e dice: “Oggi doveva andare così”.
26 luglio. Un rider assunto da Foodora, azienda berlinese attiva in città nel servizio della consegna di cibo gourmet a domicilio attraverso fattorini in bici e scooter, è stato licenziato. Nei giorni seguenti cartelli pubblicitari della ditta sui bus, per le strade, alle fermate dei mezzi pubblici sono stati rinvenuti distrutti o danneggiati in varia maniera.