Saluti e scioperi

4 giugno. Una trentina di solidali si trovano sotto alle mura del Cie per un veloce saluto ai reclusi. Tra di loro c’è Montassar in sciopero della fame da diverse settimane. È  stato portato all’ospedale ma nonostante le gravi condizioni da ieri è di nuovo chiuso in corso Brunelleschi, prima in una cella di sicurezza e poi in una stanza d’isolamento; per questo ha deciso di iniziare anche lo sciopero della sete.

Salvini a Porta Palazzo

1 giugno. Il leader della Lega Nord, in città per sostenere il candidato sindaco Alberto Morano, viene contestato con lancio di pomodori e altri prodotti ortofrutticoli avariati quando si ferma in Piazza della Repubblica per il suo discorso elettorale.

Applicazioni

31 maggio. Nella notte il muro della Scuola di Applicazione dell’esercito in corso Matteotti viene imbrattato con una scritta di diversi metri asserente “ASSASSINI”.

Solidarietà di quartiere

31 maggio. In Falchera, sul margine di Torino nord, è successo che alla minaccia di sgombero da parte della polizia di un appartamento Atc occupato è accorso un centinaio di persone del vicinato a interrompere l’esecuzione. È da poco che una famiglia numerosa è entrata, per poter viverci, nell’alloggio in via delle Querce, vuoto da tempo e depennato dalle liste di assegnazione. A fine mattinata la famiglia rimane, per ora tranquilla, all’interno della casa, la polizia abbandona il luogo, mentre il procedimento di sgombero sarà portato avanti da vigili e Atc.

Messaggi senza bollo

30 maggio. Nella notte sui muri dell’ufficio postale di via Gaidano compaiono alcune scritte che ricordano il ruolo che Poste Italiane, attraverso la compagnia aerea Mistrail Air, hanno nell’espulsione dei senza-documenti: “complici delle deportazioni, no alle frontiere”.

La storia di Montassar

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Vi proponiamo la storia di Montassar, ragazzo tunisino che fino a qualche settimana fa era in attesa del rinnovo dei documenti di permanenza in Italia. Proprio in questo periodo di sospensione è stato portato al Cie dopo aver aiutato due ragazzi durante un’aggressione.

Ecco l’intervento di sua moglie Loredana andato in onda durante la mattinata informativa di Radio Blackout che racconta lo sciopero della fame, l’isolamento e le condizioni del suo compagno (e di tutti i reclusi) dentro il centro per senza-documenti torinese.

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Panni e scritte

30 maggio. Nella notte le serrature delle Lavanderie Alberti, che gestiscono il lavaggio dei panni del Centro di corso Brunelleschi, sono andate fuori uso e sulle serrande è comparsa la scritta ”COMPLICI DEI CIE”.

Sulla messa al bando

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Passata quasi una settimana dalla notifica di dodici divieti di dimora nel Comune di Torino ad altrettanti compagni, la solidarietà inizia a muoversi e stringersi intorno ai messi al bando.

Ascoltiamo gli interventi radiofonici di due di loro per avere qualche dettaglio in più sulla vicenda così da poter puntare i piedi non accettando più misure cautelari che stravolgano le nostre vite.

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Sciopero dei netturbini

30 maggio.  Dopo alcune giornate di sciopero, centinaia di lavoratori delle aziende pubbliche e private che si occupano della nettezza urbana sono scesi in piazza  per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti, ormai scaduti da 28 mesi. I manifestanti si sono recati di fronte al palazzo del Comune, lì hanno rovesciato bidoni della spazzatura e bloccato il traffico. Oltre alla richiesta di rinnovo dell’accordo lavorativo, i netturbini chiedono il mantenimento del contratto unico collettivo e maggiori assicurazioni sulla salvaguardia dei posti di lavoro.