29 aprile. Nei pressi di corso Giulio Cesare, un uomo di origini tunisine senza i documenti in regola oppone resistenza al controllo di polizia. Lancia pietre e una bottiglia contro la volante, danneggiandola, ma non riesce ad assicurarsi la fuga. Finisce in manette per resistenza, minacce, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

La settimana scorsa alla Scuola per benestanti scrittori di Baricco, l’Urban Center Metropolitano ha organizzato una serie di incontri per raccontare lo sviluppo urbano di Copenaghen, Rotterdam, Marsiglia e – il “caso” vuole – Lione, ricollegandolo a quello del capoluogo piemontese. Il titolo alquanto evocativo OLTRE IL CONFINE – Ritratti di 4 città europee per Torino, a richiamare la fluidità e la vicinanza prospettica delle metropoli all’avanguardia, ci fa rabbrividire. Tuttavia riteniamo sia sempre importante – stomaco permettendo – andare a buttare un orecchio per sentire dal vivo i discorsi sugli orizzonti strategici, effettivi o anche solo retorici, che governanti e padroni portano avanti sulla nostra pelle.
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26 aprile. All’apertura della filiale San Paolo di Corso Peschiera dopo il ponte del 25 aprile, i dipendenti hanno trovato il caveau svuotato, oltre ad alcune cassette di sicurezza aperte. I ladri pare siano entrati dal retro del palazzo, forando una parete, e siano riusciti ad aprire il caveau violando il codice di accesso, dopo aver oscurato le telecamere. L’entità del bottino è ancora da quantificare, ma a quanto pare l’ammanco ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro.
25 aprile. La mattina del giorno della Liberazione, i25 aprile, gli anarchici imbrattano il monumento ai partigiani: “Solidali con i rom sgomberati”
„l monumento ai partigiani di Barca situato su lungo Stura Lazio, all’angolo con via Settimo, appare ricoperto di scritte in solidarietà ai rom sgomberati dal campo che sorgeva poco più in là. Su di esso si legge “Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom. Comune nazista. 25 aprile sempre!”. Nella stessa notte, sono apparse delle scritte anche sulla sede di Fratelli d’Italia in Barriera di Milano (“Morte al fascio”) e sui muri della sede della Circoscrizione 1, che aveva dedicato il giorno della Liberazione ai marò sotto processo in India (“Marò assassini. Partigiani sempre, militari mai”).

24 aprile. In regime di semilibertà, un uomo non fa ritorno al carcere Lorusso e Cutugno. Il condannato per rapina e resistenza risulta così di fatto evaso.
23 aprile. Un detenuto de Le Vallette condannato all’ergastolo prende a pugni un ispettore del braccio sanitario in cui è recluso e poco dopo minaccia con un coltello rudimentale i secondini. Si placa solo dopo una trattativa con l’amministrazione carceraria, la quale lamenta una situazione ingestibile a causa dell’alta concentrazione di reclusi con problemi psichiatrici e sanitari.
23 aprile. Primo giorno di lavoro per i ventisette rifugiati che hanno aderito al progetto di messa a lavoro volontario e gratuito nato dall’intesa tra Comune e Amiat. Stamattina i ventisette ragazzi, per lo più nigeriani e pachistani, sono stati raggiunti dal sindaco Fassino e dal vicesindaco Tisi ai piedi del Monte dei Cappuccini, dove stavano lavorando, per i convenevoli di rito. Il progetto prevede sei ore di lavoro per dodici sabati consecutivi; i “netturbini volontari” si occuperanno di tenere puliti spazi e aree verdi in alcune zone della città. I torinesi potranno riconoscerli: indosseranno infatti una pettorina giallo-fluo con la scritta al centro che recita: “Grazie Torino”.
22 aprile. Alberto Morano, candidato sindaco di Lega e Fratelli d’Italia, sale con una comitiva di agenti della Digos, suoi militanti e giornalisti sul tram 4 per mettere in evidenza quanto i mezzi pubblici siano poco sicuri. Neanche il tempo di due fermate che vengono accontentati: al cameraman dell’iniziativa sparisce il portafoglio con documenti, carte di credito e bancomat.
21 aprile. In mattinata il noto ufficiale Casaretta si presenta scortato da Digos, proprietario e carabinieri al civico 19 di via Ceresole. Velocemente il gruppo entra in casa, priva l’inquilina del telefono e procede con lo sfratto. All’arrivo di qualche solidale vengono chiamati due blindati dei carabinieri a presidiare portone e via. La signora sfrattata viene scortata dalla Digos presso i servizi sociali che le propongono di cercarsi un albergo per un mese; il conto, forse e poi, lo pagheranno loro.
21 aprile. Un uomo di 72 anni in sedia a rotelle blocca per quasi un’ora la circolazione dei pullman e dei tram a Porta Palazzo. Stufo di aspettare invano un tram della linea 3 attrezzato per caricare la carrozzina si piazza sui binari davanti al mezzo e lo blocca fino a quando non riesce a parlare con un responsabile del Gruppo Torinese Trasporti. Mentre la squadra volanti della polizia tenta di mediare con l’uomo, dietro al primo si incolonnano diversi altri tram della linea 4.