Dita

Posted by macerie on July 11, 2008

11 luglio. Nel pomeriggio, una trentina di antirazzisti si raccoglie di fronte all’ufficio rapporti sociali della Lega Nord di largo Saluzzo.
La piazzetta è già colma di camionette della polizia e di carabinieri in assetto da battaglia, insieme allo stato maggiore della Digos torinese. Incuranti del pericolo, gli antirazzisti tirano fuori dalle borse lo striscione che segue:

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Dopo un attimo di smarrimento, il vicequestore Petronzi si ricorda che il Maroni in questione, da qualche mese, è il suo principale e quindi ordina ai suoi sottoposti di sequestrare su due piedi la tela irriverente. Inferiori in numero, gli antirazzisti non riescono a difendere lo striscione ma partono immediatamente al contrattacco: hanno le tasche gonfie di questi piccoli volantini

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appena usciti dalla loro stamperia clandestina. Ne consegnano una copia a Petronzi – perché la faccia arrivare direttamente al ministro – una copia Carossa ed una copia a testa ad altri tre leghisti presenti sul posto. Le altre duemiladuecentoquarantacinque finiranno nel giro di poche ore affisse sui muri della piazza e del quartiere.
Cresciuti notevolmente in numero, gli antirazzisti rimangono nella piazza, dove banchettano, tengono una affollata e appassionata assemblea e guardano insieme due documentari sullo sterminio nazista degli zingari.

Leggi la locandina dell’iniziativa

leggi l’articolo di Epolis sull’iniziativa

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