24 ore sul tetto. La polizia toglie tegole e perquisisce i vicini
Posted by macerie on May 16, 2015
Mentre il presidio in piazza Sassari si sta pian piano facendo più numeroso e ci si prepara a partire in corteo, dal tetto di via Biella 21 arrivano alcune novità. Visibilmente scocciati per la magra figura fatta con il blitz di ieri e non sapendo bene che pesci pigliare, i digossini cominiciano a togliere un po’ di tegole dal tetto per innervosire i compagni che resistono ormai da 24 ore, continuando poi a minacciarli di arresto se non scenderanno a breve.
Contemporaneamente alcuni agenti in borghese stanno perquisendo gli appartamenti di fianco allo stabile occupato per cercar di scovare, tra i vicini, eventuali complici che hanno dato una mano a passare coperte, maglioni e cibo a chi resiste. Per lo stesso motivo un digossino staziona ormai in pianta stabile da alcune ore sul tetto di fianco per avvistare eventuali lanci di tabacco, biscotti o bottiglie d’acqua. Un’operazione riuscita, non c’è che dire, quella preparata in fretta e furia ieri mattina dalla questura torinese che pensava probabilmente di risolvere il problema con un operazione lampo e si trova invece non solo a militarizzare da ormai un giorno le strade del quartiere, ma anche a perquisire le case di alcuni dei suoi abitanti.
Leggi il volantino distribuito al presidio, e ascolta il punto della situazione, raccolto intorno alle dieci del mattino da Radio Blackout:
[audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/otto-sul-tetto_sabato-mattina.mp3]Aggiornamento ore 12 – Il corteo è partito da piazza Sassari e dopo aver percorso le strade del quartiere per parlare dello sgombero e della determinazione di chi resiste, si è fermato in punto in cui si riescono a vedere e salutare i compagni sul tetto. Per chi è in zona e vuole venire a sostenere chi resiste ci vediamo quindi all’angolo tra via Ciriè e via Biella.
Aggiornamento ore 16 – Dopo più di 24 ore, gli 8 compagni decidono di scendere dal tetto. Viste le ripetute minacce di arresto fatte dai digossini, inizialmente scendono solo 4 compagni che vengono portati in questura per essere identificati, gli altri 4 restano sul tetto così da sconsigliare alle forze dell’ordine di arrestare chi è già sceso. A far pressione fuori dalla casa ci sono poi numerosi solidali che da diverse ore percorrono le strade del quartiere con urla, slogan e interventi al megafono.
Quando i 4 compagni portati in questura vengono rilasciati dalle forze dell’ordine, anche i 4 rimasti sul tetto scendono e vengono portati via per essere identificati. Una volta che tutti sono fuori dalla Questura il presidio si scioglie. Alla prossima occupazione!
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Ancora sul tetto, un corteo, una caricae domani ancora un corteo