Colonizzatori
Posted by macerie on May 7, 2017
Una nuvola galleggiante di palloncini rossi indica il ritrovo di un presidio itinerante, si tratta di “Un’invasione di fotografi che catturerà il quartiere Aurora con uno sguardo pop” – recita l’indizione dell’iniziativa. Comincia così il Festival della cultura dal basso, che durerà fino al 14 di maggio, con l’obiettivo di far diventare le zone di Aurora, Porta Palazzo e Borgo Dora un distretto della cultura. Una serie di iniziative in programma o demandate all’intraprendenza di improvvisati “attivisti culturali”, che avrebbe lo scopo di promuovere i luoghi di questo quartiere in trasformazione. Un modus operandi non nuovo delle politiche urbane per rendere i quartieri appetibili e desiderabili ai nuovi investitori e abitanti venturi, ripulendo l’immaginario con pagliacciate apparentemente innocue, come un tour fotografico, dal conflitto e dalla violenza latente che questi processi di trasformazione portano con loro. Un quartiere bello, pacificato e come essi stessi ci suggeriscono da invadere.
Prima ancora che l’evento abbia inizio, una pattuglia presidia il punto di ritrovo, ai giardini Ex-Gft lato corso Vercelli, mentre una squadra di netturbini ripulisce la zona attorno. Una serie di coincidenze piuttosto insolite per una domenica mattina, segno forse che l’invasione ha inizio e si muove già su un terreno scosceso e tutt’altro che appianato.
A parte questo aneddoto la festa non tarda a scontrarsi con una realtà per nulla pacificata. Un gruppo di persone infatti ha deciso di rovinare gli scatti di questi fotografi; una contestazione fatta di cartelli che ricordano agli avventurieri che queste strade non sono un museo a cielo aperto fruibile a fascie orarie. Sono invece luoghi dove si vive quotidianamente sulla propria pelle gli effetti delle trasformazioni urbane, ma c’è chi prova a resistere. Dopo una calorosa accoglienza a spintoni da parte della Digos, già presente sul posto, compaiono immediatamente i lampeggianti di due camionette a sottolineare il carattere per nulla neutrale di questa iniziativa. Il gruppo di contestatori continua a seguire dalle vie laterali mentre i fotografi si spostano su via Cuneo, serrata dalla polizia schierata, per poi sbucare fuori su corso Emilia, decisi a virare verso il Balon e la Scuola Holden. Il gruppo di persone accorse a guastargli la festa si piazza sul ponte, incrociando il percorso dei palloncini rossi, costringendo così i baldi attivisti culturali a passare sul marciapiede scortati dalla polizia, con lo sguardo basso tra gli insulti.
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