Cascina Continassa
19 marzo. A un mese dallo sgombero della Cascina Continassa, gli zingari tornano ad occupare lo stabile abbandonato, su cui dovrebe sorgere un parco acquatico e un’arena concerti.
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19 marzo. A un mese dallo sgombero della Cascina Continassa, gli zingari tornano ad occupare lo stabile abbandonato, su cui dovrebe sorgere un parco acquatico e un’arena concerti.
19 marzo. Un torinese di 20 anni andava in giro con lo stemma dei carabinieri sul cruscotto, berretto, manette, distintivo d’oro ben in vista. Si teme truffasse anziani che ancora si ostinano a fidarsi della benemerita.
19 marzo. Caselle. I carabinieri fermano tre persone che distribuiscono volantini pubblicitari, un algerino di 33 anni, un tunisino di 29 e un moldavo di 22, clandestini. L’algerino viene arrestato, gli altri due vengono denunciati.
19 marzo. Due uomini armati di taglierino hanno rapinato la banca Unicredit di Piazza Sofia. Ricevuto il denaro, si sono dileguati.
19 marzo. Per una settimana il Wall Street, “bar dei peruviani” di via Garizio 29, non potrĂ vendere alcolici. Da tempo i residenti si lamentano per gli schiamazzi e qualche rissa. La titolare parla invece di “razzismo”.
19 marzo. Borgaro. Un autista di 40 anni ruba la Bmw del suo datore di lavoro e chiede un riscatto di 6mila euro.
19 marzo. Controlli antidroga tra via Cecchi e via Stradella, come richiesto da residenti e commercianti. Decine di spacciatori fermati
19 marzo. Controlli nelle soffitte abusive di Porta Palazzo per ordine del questore Berrettoni: identificati 16 extracomunitari, di cui 10 accompagnati all’ufficio immigrazione della questura.
18 marzo. Tredici indagati per intercettazioni abusive, undici abitazioni perquisite e diversi cellulari e computer sequestrati. Si tratta di persone che volevano tenere sotto controllo il partner utilizzando Polifemo, un software in grado di localizzare i cellulari, leggere sms ricevuti e inviati e conoscere i numeri contattati. Spie non si nasce, lo si diventa.
18 marzo. Chiuso un phone center in corso Giulio Cesare e denunciata la titolare: non identificava i clienti come richiede la legge. Ci ha pensato la polizia: 61 utenti identificati di cui 4 arrestati per non aver rispettato l’ordine di espulsione.