Category: Diritto e rovescio
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18 aprile. Rivalta. Intorno alle 18.30 alcune persone forzano l’ingresso del comitato elettorale del candidato sindaco del PdL, strappano poster e bandiere del partito, rovesciano tavoli e sedie, distruggono il materiale elettorale, cospargono il pavimento di immondizia e se ne vanno.
12 aprile. Una settimana fa erano arrivati sotto uno stabile in centro città pensando fosse del loro padrone, ma non era la villa giusta. Ieri invece, gli operai della de Tomaso ci son riusciti. Urla, insulti, petardi e uno striscione affisso sul cancello della villetta di Gian Luca Rossignolo, amministratore delegato della fabbrica di Grugliasco.
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4 aprile. La “Giovane Italia” (l’organizzazione giovanile del Popolo della Libertà) scaccia dal chiosco dei giardini di Via Montanaro chi vi trovava riparo, cambia lucchetto, piazza un paio di tricolori a sventolare e indice una conferenza stampa. Nasce così, con la benedizione di Tricarico (PD) e Marrone (PdL), lo “Spazio sociale Giulio Cesare”, che ospiterà
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16 marzo. L’Alenia, dopo lo sconcerto degli ultimi giorni, rassicura i torinesi circa il velivolo militare che sorvola la città a velocità supersonica accompagnato da un boato infernale: non c’è da preoccuparsi, si tratta di voli di prova a bassa quota sulla città del caccia militare multiruolo Euro Fighter Typhoon.
12 marzo. Un agente della Ferdy Investigazioni di Fernando Mimmo ha intercettato una coppia di rumeni all’uscita dal discount “LD” di Via De Sanctis con qualche decina di euro in generi alimentari nascosta sotto le giacche. Come è politica aziendale, l’addetto alla sicurezza ha chiamato i Carabinieri, che hanno poi arrestato i due per furto.
9 marzo. Il Freccia Rossa per Roma delle 18.02 parte con mezz’ora di ritardo a causa di un improvviso blitz di una trentina di No Tav. Dopo quello della mattina degli studenti, è il secondo blocco in un giorno nella stazione di Torino Porta Nuova.
9 marzo. Gli studenti tornano in piazza per contestare i tagli all’istruzione. Ma non lasciano a casa le bandiere No Tav, ricordando i costi enormi per la realizzazione dell’opera. Occupano per mezzora i binari dell’Alta Velocità a Porta Nuova e proseguono in corteo fino all’arco del Valentino, causando disagi alla circolazione nel centro cittadino.
1 marzo. In serata la tangenziale viene bloccata a singhiozzo all’altezza di corso Francia. In contemporanea Anonymous oscura i siti del Comune di Torino, della Regione e della Provincia, e in via Verdi un centinaio di persone presidia la sede torinese della Rai, con bandiere contro il Tav e di un paio di partiti contro
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26 febbraio. Nel pomeriggio un centinaio di manifestanti No Tav occupa l’uscita dell’autostrada A32 all’altezza di Avigliana. Striscioni e volantini in solidarietà agli arrestati del 26 gennaio, ma assolutamente nessun disagio per la circolazione, perché i manifestanti dopo aver oscurato alcune telecamere tengono le sbarre alzate, permettendo per diversi minuti a tantissime autobili di uscire
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25 febbraio. Un gruppone di manifestanti di ritorno dal partecipatissimo corteo No Tav in Valsusa viene caricato dalla celere alla stazione di Torino Porta Nuova. I manifestanti rispondono tirando pietre e fumogeni.