Category: Diritto e rovescio

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Incidenti

24 febbraio. Un gruppo di studenti parte in corteo dalla residenza occupata di via Verdi 15 per chiedere in municipio notizie del fantomatico tesoretto olimpico, ma nel cortile interno vengono respinti dai vigili urbani e ne nasce un parapiglia. Cinque vigili contusi negli scontri, più due feriti in un incidente automobilistico mentre portavano i colleghi
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Bloccare conviene

15 febbraio. Duecento operai di Chivasso bloccano per una buona mezz’ora le uscite dell’autostrada Torino-Milano, per protestare preventivamente contro le misure di austerity minacciate dal Governo. Terminato il blocco, i manifestanti sfilano in corteo per le vie di Chivasso.

L’ennesimo raid

15 febbraio. All’alba 40 carabinieri della compagnia Oltredora di Torino, con l’appoggio  di un elicottero, diversi vigili urbani e un cane antidroga, rastrellano un condominio in via Maria Ausiliatrice a Torino, identificando le 120 persone che ci vivono. Non si registrano arresti.

Spazzatura

15 febbraio. Nella notte la sede della Lega Nord di via Cenischia a Torino viene imbrattata da vernice rossa, scritte inneggianti alla rivolta greca, e un bel cumulo di spazzatura

In frantumi

15 febbraio. In solidarietà con gli arrestati No Tav, nella notte ignoti danneggiano la vetrata di un ufficio del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria in via Brindisi.

A casa

13 febbraio. Il Tribunale del Riesame di Torino dispone gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni per altri sei No Tav arrestati il 26 gennaio. Si tratta di Tobia, Samuele, Gabriela, Jacopo, Giuseppe e Lorenzo. In carcere restano dunque in otto. Qui trovate i loro nomi e i recapiti.

Legge Reale

13 febbraio. Su richiesta del pubblico ministero Roberto Sparagna, il giudice del Tribunale di Torino Alessandra Pfiffner condanna 26 giovani a 8 mesi di carcere per aver manifestato a volto coperto da kefie, sciarpe e fazzoletti al corteo contro il G8 universitario del 19 maggio 2009.

Hacker

10 febbraio. Il sito internet del carcere di Torino viene attaccato dagli hacker di Anonymous, che pubblicano sulla sua homepage un lungo comunicato di solidarietà agli arrestati dell’operazione del 26 gennaio contro il movimento No Tav, e a tutti i prigionieri delle Vallette, costretti a un regime di privazioni e miseria durissime.

Caselli non si presenta

9 febbraio. Una cinquantina di No Tav si raduna davanti alla libreria “La Torre di Abele” per aspettare il Parruccone Capo Giancarlo Caselli, grande mente dietro l’inchiesta del 26 gennaio. Traffico bloccato, fumogeni e interventi al megafono. Ma la salma non si presenta, così i manifestanti partono in corteo fino a Piazza Castello. Per chi
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La dispersione

9 febbraio. Il Tribunale del Riesame scarcera altri due No Tav arrestati il 26 gennaio, Federico e Zeno. Contemporaneamente, l’Amministrazione Penitenziaria ne trasferisce cinque in altrettanti carceri piemontesi. Qui trovate i nomi e gli indirizzi. Al momento, sembra che alle Vallette siano rimasti in tre: Giuseppe, Alessio e Gabriela.