Fiamme e sabbia
17 gennaio. Borzoli (Ge). Nella notte vengono sabotate due ruspe all’interno del cantiere del Terzo Valico. Una viene incendiata, alla seconda viene invece danneggiato il motore con la sabbia.
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17 gennaio. Borzoli (Ge). Nella notte vengono sabotate due ruspe all’interno del cantiere del Terzo Valico. Una viene incendiata, alla seconda viene invece danneggiato il motore con la sabbia.
31 dicembre. Giaglione. Dopo la cena al presidio di Venaus, alcune decine di no tav si dirige al cantiere di Chiomonte per salutare l’anno nuovo con slogan e una battitura alle recinzioni. Le forze dell’ordine rispondono con i gas lacrimogeni.
22 dicembre. Valpolcevera. Il giorno dopo la sentenza d’Appello per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò viene appeso uno striscione sui muri della centrale del latte da tempo inutilizzata, poco distante dai cantieri del Terzo Valico dell’Alta Velocità.
18 dicembre. Brescia. Una pentola a pressione contenente 8 kg di polvere nera esplode davanti all’ingresso della sede della Scuola Pol.G.A.I., la scuola di Polizia Giudiziaria, Amministrativa e Investigativa, danneggiando la porta. L’esplosione viene dedicata, tra gli altri, anche a Nicco e Chiara.
8 dicembre. Susa. Migliaia e migliaia di persone percorrono la strada che da Susa porta a Venaus nel decimo anniversario della ripresa dei territori in cui si sarebbe dovuto installare il cantiere del Tav. Lungo il percorso vengono calati diversi striscioni in solidarietà ai tanti NoTav inquisiti con un saluto caloroso ai sette indagati
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5 dicembre. Giaglione. Inizia con un aperitivo ai cancelli di Chiomonte e una passeggiata notturna verso la Clarea la cinque giorni di lotta e iniziative per il decimo anniversario della presa da parte dei NoTav del cantiere di Venaus. Da Giaglione sono quasi duecento le persone che si avviano sul sentiero per raggiungere le reti
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27 novembre. Torino. Nella notte, sulle vetrate della filiale della Banca San Paolo di corso Toscana, compare, a caratteri cubitali, la scritta «No Ta».
20 novembre. Chiomonte. Durante il consueto apericena del venerdì, una quarantina di No Tav si spostano dai cancelli della Centrale per raggiungere, attraverso i sentieri, le recinzioni del cantiere. Al lancio di petardoni e fuochi d’artificio da parte dei No Tav, le forze dell’ordine rispondono con idranti e gas lacrimogeni.
20 novembre. Trento. Una ventina di NoTav entrano all’interno degli uffici dell’assessorato provinciale all’ambiente e infrastrutture interrompendo un incontro tra gli assessori del Trentino, dell’Alto Adige e del Tirolo.
10 novembre. Pinerolo (To). Sulla facciata della sede del Pd, inaugurata da pochi giorni, compaiono le scritte: “No Tav” e “No sgomberi”.