No Tav, No Tap, No PD
18 febbraio, Lecce. Nella notte ignoti imbrattano la sede del Partito Democratico con vernice e scritte come «No Tav», «No Tap» e «Compagni liberi»
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18 febbraio, Lecce. Nella notte ignoti imbrattano la sede del Partito Democratico con vernice e scritte come «No Tav», «No Tap» e «Compagni liberi»
18 febbraio. Venezia. Visita No Tav in alcune filiali della Cassa di Risparmio di Venezia, banca del gruppo Intesa San Paolo, in solidarietà con i quattro arrestati. Intrattenendosi con i dipendenti agli sportelli e provocando lunghe code, i solidali hanno costretto alcune filiali a chiudere anticipatamente.
17 febbraio. Bergamo. Sui muri del sottopasso della stazione ferroviaria compaiono grandi scritte in solidarietà con i quattro arrestati.
15 febbraio, Ferrara. Un presidio contro l’isolamento di Claudio nel carcere di Ferrara si trasforma in un piccolo corteo spontaneo che blocca il traffico vicino al centro della città, aperto dagli striscioni «Claudio fuori dall’isolamento, La lotta no tav non si isola e non si arresta, Libertà per Claudio, Mattia, Nico e Chiara» e «Solidarietà
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14 febbraio. Saronno. Nella notte vengono appesi diversi striscioni all’uscita dell’autostrada Como-Chiasso in solidarietà ai NoTav arrestati: «Nico, Claudio, Chiara, Mattia liberi. Terrorista è lo Stato»e «Terrorista è lo Stato. NoTav liberi, liberi tutti».
12 febbraio. Roma. Ignoti solidali con i No Tav prigionieri, indignati in particolar modo per l’isolamento di Claudio, bloccano il Frecciarossa per Napoli delle 18.27 in partenza dalla stazione Tiburtina, gettandogli della catramina sul lunotto ed esponendo lo strioscione: «No Tav liberi Terrorista è lo Stato».
11 febbraio. Lyon. Nella notte le vetrine del negozio SNCF (le ferrovie francesi) di Rue des Frères Lumières sono andate in frantumi. A fianco, una scritta in solidarietà ai No Tav arrestati.
11 febbraio. Lugo. I muri e il portone della sede cittadina del PD vengono riempiti di scritte in solidarietà agli arrestati e sulle responsabilità del partito nella costruzione della linea ad Alta Velocità («Claudio, Mattia, Chiara, Niccolò liberi», «i veri terroristi siete voi», «complici di devastazione e saccheggio in Valsusa»).
10 febbraio. Torino. Nella notte sui muri del Politecnico in corso Mediterraneo compaiono diverse scritte in solidarietà con i quattro arrestati: si va dal tormentone «Padalino terrorista è tua madre!» al classico «Chiara, Claudio, Mattia e Nicco liberi subito» passando per «500 indagati No Tav, ma Padalino siamo ancora qua».
9 febbraio. Alessandria. Qualche decina di solidali si reca fuori dal carcere nel pomeriggio tardo. Tra grida, cori ed interventi al microfono si salutano i detenuti ed in particolare Mattia e Nicco. La risposta è vivace e si riescono anche a distinguere le voci dei due compagni. Dopo un’ora di caloroso baccano, mentre esplode un
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