Items tagged: guerra ai proletari
Chi di voi, nelle prossime settimane, si ritrovasse con una pallottola conficcata nella coscia, magari sparata da un reduce dell’Iraq che ha scambiato il Valentino con Nassiriya, sappia che potrà portare le proprie rimostranze a Davide Balena, che potete ammirare in foto qui dabbasso. Appassionato di Risiko, studente di Scienze politiche, coordinatore regionale dei giovani
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28 luglio. Prende un I-Pod dagli scaffali, toglie la placchetta antitacchegio, e poi va alle casse dove, però, viene intercettato dalla vigilanza. Riesce a divincolarsi, ma fuori lo aspettano già i carabinieri. All’Auchan di Venaria.
28 luglio. I vigili urbani riescono a sgomberare le ultime famiglie dal campo alle spalle delle fonderie Lingotto, a Moncalieri.
27 luglio. Un giorno di sciopero della fame in Corso Brunelleschi, per protestare contro le continue vessazioni “alimentari” cui vengono sottoposti i detenuti. Spesso, difatti, i detenuti musulmani devono insistere per non avere carne di maiale nel piatto e altrettanto spesso vengono derisi dai crocerossini di servizio al Centro. La scintilla è la sera precedente,
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25 luglio. Annusato il puzzo sempre più acuto di fascismo che permea l’aria delle nostre città il capo-bottegaio dei comitati spontanei torinesi, Carlo Verra, indossa la divisa e gioca al rialzo. Chiede, nell’ordine, che il sindaco utilizzi i suoi nuovi poteri intensificando le retate, che il governo costruisca nuove carceri, altri Cpt e, soprattutto, che
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25 luglio. Naturalmente ostili alle occupazioni precarie e sottopagate due rumeni si recano in una agenzia interinale di Leinì e ne escono senza lavoro, ma con un cellulare e un orologio che non avevano all’entrata. I carabinieri ne arrestano uno, l’altro riesce a dileguarsi.
23 luglio. Una novità nel panorama repressivo metropolitano: i poliziotti in bicicletta. Pedalano in borghese, nelle zone più affollate di gente dove gli inseguimenti a piedi o in auto sono difficoltosi.
23 luglio. Giornata di retate per i poliziotti dei commissariati Torino Centro e Dora Vanchiglia. Rastrellamenti a Porta Palazzo, in via Garibaldi, a Porta Nuova e a Porta Susa, blitz sugli autobus e nei negozi degli stranieri. A dirigere le operazioni Gianmaria Sertorio e Stefania Carolla, in sostituzione del vicequestore Michelangelo Gobbi – del quale
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22 luglio. Retata ai giardinetti di piazza Carlo Felice: gli agenti bloccano gli accessi per due ore e chiedono i documenti a tutti gli stranieri presenti. Poi si spostano a Porta Susa e rastrellano i dintorni – fino a piazza Statuto. In totale controllano un centinaio di persone e due le portano in commissariato.
22 luglio. In mattinata, un gruppo di ragazzi della sinistra cittadina si piazzano alla fermata degli autobus di fronte a Porta Nuova e illustrano ai passanti il proprio dissenso nei confronti «dell’ondata di razzismo e xenofobia che sta abbruttendo di giorno in giorno la coscienza civile di questo paese».