Al mercato di Porta Palazzo
6 aprile. Due marocchini di 24 e 27 anni aggrediscono i carabinieri che volevano sequestrar loro felpe, borse e scarpe contraffatte.
6 aprile. Due marocchini di 24 e 27 anni aggrediscono i carabinieri che volevano sequestrar loro felpe, borse e scarpe contraffatte.
5 aprile. Un magazzino dismesso in strada delle Ghiacciaie, usato come rifugio da alcuni stranieri, va a fuoco nella notte. Secondo la polizia potrebbe trattarsi di un incendio doloso.
5 aprile. Dopo tre giorni di permanenza in strada del Portone, dodici caravan di evangelisti spagnoli vengono accompagnati fuori città dalle pattuglie del nucleo nomadi dei vigili urbani. Alberto Ravello, consigliere comunale di AN, chiede più controlli e propone la costruzione di un “recinto”.
5 aprile. Una ventina di venditori di scarpe di via Cottolengo vengono ammanettati e portati via dai carabinieri durante un’operazione anti-contraffazione. Non si registra nessuna reazione di protesta.
5 aprile. Rissa al mercato di Porta Palazzo tra un gruppo di massaie magrebine e alcuni ambulanti italiani a causa, pare, di una cassetta della frutta lasciata in mezzo ai piedi. Compiaciuto, il quotidiano Torino Cronaca titola: “Guerra tra marocchini e italiani” e “Negozianti aggrediti”.
Una giovane mamma di 21 anni viene stuprata nella metropolitana mentre corre all’ospedale dal figlioletto nato prematuro. Le reazioni sono rabbiose, la campagna elettorale si infiamma. La destra convoca una manifestazione davanti alla stazione in cui chiede di espellere tutti i membri dell’etnia dello stupratore e castrarli chimicamente, durante il corteo alcuni immigrati vengono malmenati.
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4 aprile. Due bosniache arrestate al Bennet di Settimo per un furto di generi alimentari.
4 aprile. Sgomberata a Grugliasco, a due passi dal centro commerciale Le Gru, una cascina diroccata occupata da cinque famiglie rom. Gli adulti sono stati denunciati per invasione di edificio e furto di energia elettrica. Dai giornali si apprende che a breve inizieranno i lavori di riqualificazione dell’area.
2 aprile. L’abitudine di bere abbondantemente, qualche volta, la si paga cara. C’è chi rompe con tutti e rimane solo, c’è chi finisce all’ospedale e chi invece in mezzo alla strada. Differente la sorte di un trentenne marocchino residente a Collegno. Fornito di regolare permesso di soggiorno, incensurato, aveva solo collezionato una lunga serie di
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2 aprile. Cinquantuno arresti in tre giorni. Questi i risultati di una “offensiva” congiunta di tutte le compagnie di carabinieri della provincia.