Items tagged: la pentola bolle

Determinazione

27 ottobre. Un giovane ruandese tenta di impedire il proprio arresto morsicando la mano di uno dei due poliziotti che gli erano addosso e la guancia dell’altro – fino a staccargli la carne.

Sputi

23 ottobre. Schiamazzi notturni al ponte Carpanini. Arriva una volante, gli agenti scendono dall’auto e provano ad identificare un ragazzo. Dalla piazza, però, arriva gente in suo aiuto e sono sputi e schiaffi contro i poliziotti, che riescono ad avere la meglio solo grazie ai rinforzi giunti dalla centrale. Alla fine, verranno fermati un giovanissimo
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Obiettivo farmaspia

23 ottobre. In via Garibaldi 26 c’è la farmacia Bosio. Nobile ingresso, testone di Galeno con tanto di scritta in greco, bei lampadari. La Bosio è una delle 15 farmaspie pioniere, dove dal 1° ottobre si raccolgono le informazioni su poveri, mendicanti, rom, posteggiatori abusivi, senza casa. Nel pomeriggio un gruppetto di antirazzisti si raduna
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Una domenica sportiva

Scarica la prima pagina della gazzetta Ascolta un’intervista a Radio Blackout [audio:http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/via_cottolengo_intervista.mp3]

Che liberazione!

19 ottobre. Questa mattina a Porta palazzo via Cottolengo era di nuovo deserta, di nuovo blindata da un centinaio tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani in tuta. Meno di domenica scorsa, ma i furgoni erano gli stessi, e ugualmente minacciosi, e spaventosi. Gente ce n’era, e anche tanta, forse, però così dispersa in una piazza
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Aspirazioni

23 settembre. Alcune agenzie di stampa si premurano di segnalare di come le pareti di molte banche cittadine siano colme di scritte minacciose. Tra queste: «Brucio le banche» e «Fuoco alle banche».

Baseball

17 settembre. Un uomo ha aspettato per ore l’assessore alla casa Roberto Tricarico, in compagnia di una mazza da baseball: voleva una casa popolare. L’assessore, chissà come mai, non s’è fatto vedere. Stufo di attendere, l’uomo se n’è andato.

La frattura

La lotta, al di là dell’obiettivo specifico che si persegue e dei nemici che di volta in volta si combattono, è anche un modo di vivere la città, un modo per attraversarla, un modo per conoscerla. Anzi, potremmo dire che la lotta è il solo modo per conoscere veramente una città. Chi non lotta rischia
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