Items tagged: la pentola bolle
12 settembre. La Fondazione Rebaudengo in via Modane ospita una mostra su “modelli utopistici di celle di reclusione”, ovviamente progettate da architetti di fama internazionale. Qualcuno ritiene la trovata poco spiritosa e nella notte verga sui muri della sede due scritte a caratteri cubitali: “Vergogna avvoltoi” e “Fuoco a tutte le galere”. La mattina dopo,
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30 agosto. In serata, ancora un presidio notturno e fulmineo sotto le mura del Cpt. Da fuori, battiture e fuochi artificiali; da dentro, grida, fortissime, più di ogni altra volta. I fuochi piacciono, evidentemente.
27 agosto. L’ufficio del CTS di corso S. Maurizio rimane chiuso. Non per la crisi del turismo, ma perché nella notte ignoti hanno lanciato alcune bottiglie molotov contro l’edificio, un tempo occupato e chiamato Fenix, provocando qualche danno a tetto, facciata e rete informatica. Vergate anche due scritte: “Merde” e “Fenix risorge”.
25 agosto. Ancora un presidio volante e rumoroso sotto le mura del Cpt. Come al solito, alle urla e ai fischi da fuori si sono unite le voci dei detenuti. “Libertà per tutti! Siamo con voi! ” “Grazie! Libertà!” …e poi via di corsa, senza fiato ma con il sorriso sul volto.
8 agosto. E-mail di minacce per il sindaco di Borgaro, firmata “N.S.B.” – sigla che secondo alcuni starebbe ad indicare Nucleo Sbandati Borgaro.
7 agosto. Tre operai – due tunisini e un marocchino – salgono sulla gru del cantiere nel quale lavorano e minacciano di gettarsi nel vuoto: non ricevono lo stipendio da tre mesi.
7 agosto. Nuova giornata sotto al Municipio per il Signor C., da venticinque anni in cerca di lavoro. Questa volta riesce a bloccare il traffico distendendosi sui binari del 4 e collassandovi. Ma quando arriva l’ambulanza lui si rifiuta si salirvi se non dopo lunghissime insistenze e ne ridiescende quasi subito urlando, tra gli applausi
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7 agosto. Pallide eco del dibattito teologico iniziato a Nanterre, Francia, nel lontano 1321, che vide impegnati il francescano Beringario da Perpignan, sostenitore della assoluta povertà di Cristo e i suoi Apostoli, e l’inquisitore domenicano Giovanni da Belna, che vi si opponeva strenuamente. A sette secoli di distanza, la polemica riprende vigore sui muri di
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6 agosto. Sono le sei di sera di una piovosa giornata di agosto quando i primi italiani antirazzisti cominciano ad arrivare alla stazione Ceres di Corso Giulio Cesare per il presidio in ricordo di Aiad Zakaria, ragazzino affogato nel Po per sfuggire alla Guardia di Finanza, solo una settimana prima.
5 agosto. Il signor C., disoccupato di lungo corso, si piazza per l’ennesima volta sotto al Municipio dove inscena una protesta contro il carovita e contro la (propria) disoccupazione. Alla fine, si prende a male parole con le Forze dell’Ordine che assistono alla scena – che non fa mai male.